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Pierluigi Scotto, allenatore, Castiadas
«Il mercato non è facile, la società mi è vicina e vuole rinforzare la squadra»

Castiadas, la missione di Scotto: «Dobbiamo maturare in fretta e avere fame sennò non si ottiene niente. Voglio intensità e coraggio»

Sperava in una vittoria sul campo del La Palma e ora conta di farla domenica prossima in casa contro l'Atletico Uri. Pierluigi Scotto sta cercando di rimettere in moto il Castiadas che a Cagliari si è presentato con diverse defezioni (gli addii di Deliperi, Sias, Festa e Usai) e che contro la finalista di Coppa Italia conta di avere una rosa rinforzata. «Purtroppo contro il La Palma abbiamo sprecato tanto - dice il tecnico sassarese da un mese sulla panchina dei biancoverdi - non abbiamo chiuso la partita per delle imprecisioni dovute anche alla giovane età, Piras e Porru sono del '98 e non possiamo pensare che possano loro risolverci i problemi, magari lo potessero fare, in ogni caso hanno disputato una buona gara. Borrtozu? Non stava bene ed è uscito, per noi è un giocatore importantissimo, se sta bene certe occasioni le avrebbe concretizzate. Purtroppo ogni settimana da noi vediamo delle defezioni importanti». Scotto spiega perché il Castiadas sia andato meglio nella seconda parte del match: «Nel primo tempo eravamo contratti e con la fretta di verticalizzare, che viene male se la squadra avversaria è dietro la linea della palla. Nella ripresa abbiamo fatto una grande gara, lo spirito è quello giusto, alla ricerca della vittoria senza accontentarsi mai, ciò che sto cercando di far capire ai ragazzi». Si intravvede la mano di Scotto? «Un po' si è vista ma c'è tanto da lavorare. Io vado alla ricerca dell'intensità, credo in un calcio dove sei aggressivo e devi togliere tempi e spazi all'avversario, che poi si può esaltare con la qualità di un giocatore come Carrus che ha illuminato la scena. Ma poi va concretizzato il lavoro fatto perché se non fai gol poi diventa dura».

IL MERCATO. L'ex tecnico di Olbia e Latte Dolce si aspetta dei nuovi arrivi: «La finestra di mercato di dicembre non è facile, non puoi prendere quello che vorresti o comunque non è facile che il giocatore si liberi. È tosta trovare gli elementi adatti al mio tipo di calcio, cercheremo di fare del nostro meglio, la società mi è vicina e vuole migliorare la squadra secondo i miei intendimenti». Il Castiadas sperava di poter competere col Tortolì, ora farà corsa per i playoff. «Si era partiti con obiettivi completamente diversi - osserva Scotto - e c'è un po' di rammarico e delusione ma io devo tramutare tutto questo in entusiasmo. Dobbiamo maturare in fretta e capire che nel calcio non bisogna mai accontentarsi, Castiadas è un posto bellissimo ma disincantato, bisogna creare pressioni perché nel calcio bisogna avere fame sennò non si ottiene niente». Contro l'Atletico Uri che Castiadas si vedrà? «Mi auguro sia quello del secondo tempo del La Palma, al di là degli uomini conta l'atteggiamento, lo spirito giusto, ci sono delle qualità nella squadra e sta a me trovare la chiave per tirare fuori il coraggio, la voglia e la fame».

 

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2016/2017
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11 Andata