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Castiadas lo stop brucia, Asunis: «Tornati sulla terra ma sapremo ripartire subito»
Il portiere: Col Lanusei ci sta perdere, non così

Castiadas lo stop brucia, Asunis: «Tornati sulla terra ma sapremo ripartire subito»

Il 3-0 fa male, non solo alle statistiche. Il Castiadas perde lo scontro diretto col Lanusei, interrompendo la striscia immacolata di vittorie del girone di ritorno (6 di fila) e la lunga imbattibilità che durava da tre mesi (12 risultati utili), cioè da quel 9 novembre 2014 quando i sarrabesi cedettero al Latte Dolce a 5' dalla fine.

Andrea Asunis (Castiadas) con il capitano Emiliano MelisA Sassari in porta c'era ancora Alessandro Arrus, passato poi al Muravera che ora affianca in vetta i cugini biancoverdi, mentre l'ultima sconfitta di Andrea Asunis risale a fine ottobre in quel di Gavoi. «Col Taloro meritammo la sconfitta, così come è capitato col Lanusei - dice il portiere classe 1990 - ora dobbiamo archiviare questo 3-0 subito e ripartire come abbiamo fatto tre mesi fa». L'estremo difensore cagliaritano, reduce da tre campionati con l'Orrolese, con tanto di promozione dalla Prima categoria, prova a spiegare il perché della sconfitta: «Abbiamo preso tre gol nello stesso modo ed eravamo un po' alti con la difesa ma, nel complesso, siamo stati lontani dal nostro abituale rendimento. Col Lanusei ci sta anche perdere visto il loro valore ma non va bene il modo in cui è maturata questa sconfitta». E a nulla valgono le recriminazioni: «C'era un rigore ad inizio partita su Frau, sullo 0-0, così come Mesina avrebbe potuto riaprire la gara nei primi minuti della ripresa ma, ad onor del vero, il Lanusei avrebbe potuto segnare altri gol». Al 1' Asunis ha salvato su Bazzoni lanciato a rete proprio come nelle altre tre occasioni in cui ha fatto gol: «La prima gliel'ho presa, nelle altre ho potuto fare poco. Non è stato facile neanche l'intervento nella ripresa sul colpo di testa di Viani ma lì eravamo già sotto 3-0».

 

 

Il portiere, che già nel 2009/10 ottenne la promozione in serie D col Castiadas dopo gli spareggi playoff, è deluso per la sconfitta ma vuole cogliere gli aspetti positivi: «Abbiamo perso giocando un po' tutti sottotono, credo non capiterà più una gara del genere. E poi ci servirà per tornare sulla terra o restare sulla terra, perché quando vinci spesso poi pensi di essere invincibile. Invece questo è un campionato bello ed equilibrato, nel quale puoi battere tutti e perdere contro tutti se non affronti le gare al massimo. Mancano 10 giornate e c'è ancora tanto di dire con 30 punti in palio, abbiamo diversi scontri diretti da giocare con Muravera, Latte Dolce e San Teodoro ma anche partite complicate come quella di domenica a Ghilarza, contro un avversario che ha giocatori di spessore e vuole evitare i playout, o lo stesso Taloro, che in questo girone di ritorno non ha ancora perso». Per il Castiadas è importante poter giocare gli impegni sfruttando al massimo la rosa che ha a disposizione. «Col Lanusei ci mancavano Sarritzu e Martinez - ricorda il portiere cresciuto nell'Atletico e con una mezza stagione all'Arzachena - giocatori che possono cambiare sempre il verso di una partita, speriamo di poterli avere già a Ghilarza visto che mancherà per squalifica Usai».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2014/2015
Tags:
Sardegna