Il La Palma torna a casa solo con un punto, tris del Carloforte e aggancio al terzo posto
Cinquina dell'Arbus, vetta al sicuro e traguardo sempre più vicino ma la San Marco non molla: Gonnosfanadiga preso a pallate
L'Arbus si avvicina ulteriormente al traguardo inseguito ormai per tutta la stagione: il bello e largo 5 a 2 rifilato in casa ai danni del Seulo permette agli uomini di mister Agus di mantenere la vetta e il vantaggio dalla San Marco, che non fallisce l'appuntamento con la vittoria nella sfida interna contro il Gonnosfanadiga, demolito con un sontuoso 8 a 0. Tra le prime due della classe, un divario minimo, tre lunghezze appena, che lascia tutto ancora apertissimo, ma con 90' in meno davanti la sensazione è che i granata abbiano ben salda in pugno la situazione.
Discorso apertissimo invece per la lotta al terzo posto, l'ultimo utile per accedere agli spareggi play-off: il La Palma torna dalla delicatissima trasferta di Arborea soltanto con un punto, mentre il Carloforte regola in casa con un netto 3 a 0 il Selargius e fa registrare l'aggancio gli uomini di Madau: le ultime due uscite diventano, a questo punto, fondamentali.
In coda, importante il successo del Vecchio Borgo Sant'Elia, 2 a 1 all'Andromeda, finisce invece in parità, a reti bianche, il derby di Quartu, con il Sant'Elena che sta meglio dei cugini dall'alto dei suoi 31 punti, con un vantaggio di tre lunghezze sulla zona play-out. Vince, con un tennistico 6 a 4, il Siliqua di Corsini in casa del Barisardo, con i campidanesi che schizzano a quota 32.
Missione compiuta, a pieni voti tra l'altro, per l'Arbus, che batte il Seulo e mette a segno il successo numero 19 in stagione per un girone di ritorno da urlo: la capolista cerca di mettere subito in discesa il proprio pomeriggio con una partenza veemente, il Seulo limita i danni sulle incursioni dei vari Paulis e Flumini, in forma smagliante, con Turnu che si salva anche grazie ad un pizzico di fortuna e alla traversa. Al 20', arriva il gol che sblocca il punteggio: Paulis serve un assist d'oro per Atzori che non può sbagliare. Gli ospiti non ci stanno e dimostrano sin da subito di non voler giocare il ruolo della vittima sacrificale: la reazione passa per i piedi di Boi e Murgia, ma il gol non arriva; discorso diverso invece per i locali, che raddoppiano con Festa, liberato alla conclusione vincente dall'intelligente tocco di Flumini. Alla mezz'ora c'è gloria anche per lo stesso Flumini, che porta a tre le reti in favore dei suoi, mettendo così, già nei primi 45', una seria ipoteca sul risultato finale. Nella ripresa però il Seulo cerca in tutti i modi di rientrare in partita, ancora con Diop e con uno scatenato Boi, ma Toro conferma di attraversare un momento di forma clamoroso. Il numero uno di casa non può nulla però, siamo al 20', sulla rasoiata di Boi, che accorcia. A quel punto l'Arbus riprende a macinare il proprio gioco e alla mezz'ora ripristina le distanze, sempre con Atzori. Poco dopo, ciliegina sulla torta piazzata magistralmente da Paulis (nella foto), tra i migliori in campo. Il match non offre più nulla di interessante, a parte la seconda rete di Boi, che consolida il secondo posto in classifica capo-cannonieri, a tre reti da Atzeni.
Giornata praticamente perfetta anche per la San Marco Assemini che rispetta alla grande il pronostico della vigilia e travolge letteralmente il malcapitato Gonnosfanadiga con un sontuoso 8 a 0: gara senza storia, con i bianco-verdi che dovranno cercare altrove i punti utili per la permanenza in Promozione. Per i ragazzi di Pani invece, il secondo posto è ormai una certezza, grazie al concomitante pareggio del La Palma, scivolato a -7, ma rimangono vive le speranze per un clamoroso sorpasso al vertice, anche se le chance, è giusto ammetterlo, non sono proprio tantissime. I leoni hanno comunque il dovere di provarci sino alla fine, e la prestazione sfornata ieri lascia pochi dubbi sul fatto che Daddi e soci ci credono ancora, come è giusto che sia. Pronti via e i locali passano in vantaggio grazie al gol siglato da Tosi, di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Il Gonnos però si rimette in piedi immediatamente e si presenta con estrema pericolosità dalle parti di Daddi, prima con Vaccargiu, poi con bomber Tomasi, sfortunatissimo, poi ancora con Piras, su punizione, che chiama agli straordinari il portiere di casa. La San Marco, come già successo abbondantemente in questa stagione, sa aspettare il momento giusto per colpire: al 10' Littera innesca l'inserimento di Fanni che prende la mira e non lascia scampo a Galliano. La partita è piacevole, con diversi capovolgimenti di fronte: ci prova Pilleri, replica sull'altro fronte affidata al solito Tomasi, ma il bomber non riesce a beffare Daddi. I locali, quando attaccano, risultato sempre pericolosissimi: Fanni ancora alla conclusione, con il portiere ospite chiamato al miracolo per tenere a galla i suoi. Tomasi cerca di dare la scossa ai suoi, ma pecca ancora sul piano della fortuna al momento della conclusione. Va decisamente meglio, subito dopo, a Cordeddu, che serve il tris. A quel punto, la San Marco inserisce il turbo: ci prova ancora Tosi, con un'azione simile a quella del vantaggio, al 35' Fanni realizza la sua personalissima doppietta con una fucilata dalla lunga distanza che termina la sua corsa all'incrocio dei pali.
La ripresa si apre con il secondo gol messo a segno da Cordeddu; la San Marco non rallenta e continua a spingere forte: Mura colpisce una clamorosa traversa direttamente su calcio di punizione, sulla palla vagante Mastromarino manca la deviazione vincente per un soffio. Alla mezz'ora, inizia il personalissimo show di Farci, che chiude il confronto mettendo in vetrina una sontuosa tripletta.
Terza uscita di fila senza vittorie per il La Palma, che si deve accontentare di un pareggio dalla delicatissima trasferta in casa dell'Arborea e subisce l'aggancio al terzo posto del Carloforte: morale della favola, i ragazzi di Madau non possono più permettersi passi falsi se non vogliono rovinare quanto di buono fatto sino ad ora. Di fronte, un cliente scomodissimo come i giallo-blu, pronti a giocarsi tutte le carte residue nella corsa ai play-off, con il pareggio che in sostanza, non serve a nessuno. Eppure la gara si mette subito in discesa per Firinu e soci: Cossu serve Davide Piras che non ci pensa due volte e calcia verso la porta difesa da Sanna con la palla che termina in fondo al sacco. Il La Palma non si scompone e inizia a macinare il proprio gioco, ma quando l'Arborea si presenta in area fa male: ci prova Marco Atzeni, con una conclusione al volo da fuori area, poi alla mezz'ora è il turno di Nicola Atzori, protagonista di una bella percussione sulla fascia, assist al centro per Davide Piras che però non ne approfitta, sciupando tutto da ottima posizione. In mezzo, il tentativo di Denotti, che calcia però con poca convinzione. La ripresa si mantiene pimpante: primo squillo di Sarigu, ma Carta controlla senza problemi; l'Arborea sfiora il raddoppio ancora sull'asse Cossu – Piras, ma la conclusione di quest'ultimo si perde sul fondo. Gli attacchi del La Palma salgono di intensità: Ugas conquista lo spazio sufficiente per liberare il tiro, con la palla che termina sul palo; sul proseguo dell'azione, ci prova anche Sarigu, ma Atzori salva i suoi in extremis. Al 31' però, gli sforzi degli ospiti vengono premiati: Ligas si incunea in profondità e supera Carta con un bel tocco morbido. L'Arborea replica subito con Loru, l'ultima occasione della sfida capita ancora sui piedi di Ligas, ma Carta è attento ed evita la beffa ai suoi.
Chi ne approfitta è il Carloforte, che doma il Selargius con un netto 3 a 0 e aggancia il terzo posto in classifica: una rincorsa che ha del clamoroso, con i tabarchini che sono riusciti a rientrare prepotentemente in corsa quando tutto sembrava ormai perduto. I padroni di casa confermano, sin dalle prime battute, di attraversare un momento estremamente positivo: Lazzaro e Bodano si affacciano pericolosamente dalle parti di De Salvi, che comunque si dimostra reattivo. Il Selargius ci prova con Pandori, ma il punteggio rimane bloccato sino allo scadere del primo tempo, con una conclusione dalla lunga distanza di Bodano che vale per il vantaggio. Ad inizio ripresa, pronti via e Lazzaro trova il raddoppio con un piazzato a giro da applausi; gara messa ormai in archivio, con lo stesso Lazzaro che nel finale trova la sua personalissima doppietta. Selargini ancora in ballo in ottica salvezza, ma i tre punti di vantaggio nei confronti del Vecchio Borgo per il momento sono una discreta assicurazione.
Giornata positiva anche per l'Idolo, che in casa si prende tre punti pesantissimi in chiave salvezza nel confronto, tutt'altro che facile con il Carbonia: i minerari non hanno più nulla da chiedere al torneo ma non sono in vena di sconti, nonostante le tante assenze ed una formazione piena zeppa di giovanissimi. Il confronto viaggia sui binari dell'equilibrio sino alla mezz'ora, quando Giolitti, dagli undici metri, trasforma il calcio di rigore del vantaggio, con la complicità di Galizia che devia in maniera decisiva la sfera con la schiena dopo che la stessa aveva incocciato sul palo.
Il Carbonia però sta bene e lo conferma in campo, con Foddi che trova il pari direttamente su calcio da fermo. Nella ripresa la partita vive di continui capovolgimenti di fronte, con diverse occasioni da una parte e dall'altra: decide la rete di Jurado, al 25', che permette a mister Piras di affrontare con il pieno di serenità gli ultimi 180' della stagione.
Colpaccio esterno del Siliqua, che si aggiudica per 6 a 4 il confronto ad altissima tensione in casa del Barisardo e decreta, tra l'altro, la retrocessione degli ogliastrini di Cannas, attualmente ultimi in classifica inchiodati a 20 punti. I locali si giocano il tutto per tutto e passano in vantaggi per prmi con Boi, ma Atzeni impatta. Il momento decisivo dell'incontro arriva nel finale di tempo: prima il calcio di rigore trasformato da Amorati per il primo vantaggio ospite, poi le due espulsioni di Pistis e Magari che complicano molto più del necessario il pomeriggio dei bianco-azzurri. Ad inizio ripresa, Munzittu sferra quello che sembra essere il colpo di grazia, che vale per il 3 a 1; eppure, la caparbietà del Barisardo è encomiabile: Staffa, dagli undici metri, e Ferreli rimettono tutto in equilibrio, ma non basta, perchè i campidanesi sfruttano al massimo la doppia superiorità numerica con Serafini e Amorati, a segno per altre due volte. Nel finale, Boi rende la sconfitta meno amara per i suoi.
Tre punti pesantissimi anche per il Vecchio Borgo Sant'Elia, che si aggiudica di misura, con il punteggio di 2 a 1, il match interno contro l'Andromeda: i tre punti in palio servivano più ai cagliaritani, ovviamente, impegnatissimi per conservare il quartultimo posto in classifica, rispetto ai giallo-neri, che viaggiano in zona di sicurezza, con cinque lunghezze di vantaggio. Il Vecchio Borgo macina gioco sin dalle prime battute, ma la difesa ospite regge bene all'urto; l'Andromeda non disdegna neppure pericolose sortite in avanti, con Demuro che saggia i riflessi di Granata. Dall'altra parte, occasionissima per Floris, che lascia partire una bellissima conclusione di prima intenzione da pochi passi da Angioni, che salva i suoi rifugiandosi in corner. A dieci dal riposo, il punteggio finalmente si sblocca con Erriu che spedisce, con una zampata al volo, la palla alle spalle dell'estremo difensore di casa. Il gol galvanizza gli ospiti, che sfiorano addirittura il raddoppio, prima con Demuro e poi con lo scatenatissimo Congiu. Nella ripresa il Sant'Elia deve per forza di cose dare una netta sterzata alla gara: la prestazione continua ad essere più che ottima, ma è al momento della conclusione che i ragazzi di Murgia non raccolgono quanto dovrebberop: per Murgia e Floris arrivano solo un palo a testa. Al 65' però, il pareggio: sugli sviluppi di una punizione di Pibiri, la palla arriva a Ferraraccio che in acrobazia mette a segno il pareggio. I cagliaritani sentono profumo di vittoria: ci prova Floris, ma a siglare il punto del definitivo sorpasso è Pibiri, allo scadere, con una violenta punizione.
C'era grandissima attesa per il derby tra Quartu 2000 e Sant'Elena: in palio tre punti pesantissimi in chiave salvezza ma al termine dei novanta minuti ne viene fuori un pareggio a reti bianche che se può andare bene per Piras e soci, che mantengono così tre punti di vantaggio sulla zona calda, non può assolutamente bastare per gli uomini di Puddu, inchiodati al penultimo posto, seppur a due lunghezze dagli spareggi play-out. La prima occasione del match già al 6', con Carta che colpisce un clamoroso palo sugli sviluppi di un calcio di punizione. Dall'altra parte, ghiottissima occasione per Scalas, che non riesce ad approfittare da ottima posizione. La partita vive di sporadici capovolgimenti di fronte: alla mezz'ora, Mainas interviene per controllare un tiro di Rotaru; dall'altra parte, Aramu fa tranquillamente il suo dovere sul tentativo su punizione di Dessì. La ripresa è godibile: botta e risposta tra Marongiu, che ci prova su punizione, e Cossu, con palla alta di poco sopra la traversa della porta difesa da Mainas. Sempre su calcio piazzato, ci prova anche Dessì, ma senza esiti. Poco dopo è il turno di Meloni, in bella acrobazia, ma la palla si perde sul fondo. Il Sant'Elena replica con Perinozzi, bravo Mainas ad opporsi in tuffo alla conclusione dell'avversario. Le due difese si confermano ermetiche: il Quartu 2000 si fa vivo con Meloni e Medda ma lo 0 a 0 non si schioda.