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Francesco Loi, Ivan Cirinà
I tecnici a confronto sulla supersfida di Oristano

Coppa Italia, c'è Tortolì-Atletico Uri. Loi: «Vogliamo il trofeo, daremo il massimo». Cirinà: «Loro fortissimi ma in finale può succedere il miracolo»

Per una è già un traguardo storico, per l'altra lo diventerà vincendo il trofeo. Atletico Uri e Tortolì si contenderanno la Coppa Italia, per i sassaresi è la prima finale al secondo anno di partecipazione al campionato di Eccellenza, per gli ogliastrini è il secondo tentativo dopo quello andato a vuoto nel 2011 contro il Taloro Gavoi. Ad introdurre la grande sfida di mercoledì a Sa Rodia (fischio d'inizio alle ore 15) ci sono i tecnici Ivan Cirinà (Atletico Uri) e Francesco Loi (Tortolì) che si sono incontrati in campionato lo scorso 30 ottobre con i rossoblù ogliastrini vincenti per 4-0 coi giallorossi per tre quarti di gara in dieci uomini.

 

L'ultimo turno di campionato vi accomuna per aver pareggiato entrambe 2-2

IC «Abbiamo sviluppato tantissimo gioco come contro il La Palma, nel primo tempo ci siamo divertiti e abbiamo divertito, non sfruttiamo al massimo le occasioni che creiamo ma ci sta. Poi, dopo la rimonta di due gol del Taloro, sul finale di gara siamo andati ancora molto bene. Di contro, e mi dispiace, non è la prima volta che non raccogliamo quanto seminato, nonostante avessimo contro un avversario che in trasferta veniva da buoni risultati e sta facendo un grandissimo campionato. La vittoria ci poteva dare maggior tranquillità, a quota 29, più vicini alla zona playoff»

FL «È stata una partita anomala, per 50' siamo rimasti in dieci con l'espulsione di Mattia Lai arrivata con due cartellini gialli in 5' che, a voler essere benevolo, ce ne poteva stare uno e anche forzato. Sull'1-1 e l'uomo in meno abbiamo fatto un gran partita, creando 5 palle gol pulite coi giocatori soli davanti al portiere avversario. Il Ghilarza ha cercato di sfruttare la superiorità numerica chiudendoci nella nostra metà campo e il loro 2-2 è arrivato su azione di calcio d'angolo un po' fortunoso con un tiro deviato. Abbiamo preso un punto fuori casa che è sempre positivo, potevamo perderne due punti nei confronti della seconda e, invece, ne abbiamo guadagnato uno»

Come ci arrivate alla finalissima dal punto di vista psico-fisico?

IC «Abbiamo recuperato tutti e ho l'opportunità di fare delle scelte, ci rendiamo sempre più conto del gioco bello che sappiamo sviluppare e che ci riescono le cose che proviamo in settimana. Siamo una squadra a trazione anteriore e dobbiamo migliorare la fase offensiva di conseguenza dietro fatichiamo perché qualche gol di troppo lo prendiamo»

FL «All'allenamento del lunedì al campo c'erano tutti e 24 i giocatori, direi perfetto. Fisicamente stiamo bene, si è visto come abbiamo retto con l'uomo in meno in un campo reso pesante dalle piogge. Avevamo fuori mezza squadra, Nieddu e Cocco squalificati, Loi e Doddo a riposo, Gutierrez, Lepore, D'Agostino hanno fatto una ventina di minuti. Ho la possibilità di avere ricambi buoni e non è un problema far ruotare i giocatori, poi siamo abituati a giocare ogni tre giorni»

Come affronterete la gara?

IC «Spero che la gara in campionato ci sia servita da lezione. Giocheremo ben sapendo l'enorme qualità dell'avversario ma anche quali sono i nostri punti di forza da poter mettere in pratica. Ho giocatori intelligenti ed esperti, che hanno fatto finali e gestito gare di questa importanza. Rispettiamo l'avversario, sono i più forti perché lo dicono i numeri della stagione ma le finali sono un discorso a parte e tutto può succedere»

FL «La stiamo preparando nel miglior modo possibili, è per noi un obiettivo molto importante e giocheremo al massimo delle nostre possibilità. Cercheremo di dare tutto, ci teniamo tanto ad alzare il trofeo. Avrò solo l'imbarazzo della scelta, questa è una gara che tutti vogliono giocare perciò io con il mio staff dovremo essere bravi a prendere le decisioni giuste»

Cosa significa personalmente vincere il trofeo e come influirà per il resto della stagione un'eventuale vittoria?

IC «Io una finale l'ho persa contro la Torres di Giorico e mi piacerebbe provare il gusto della vittoria. Per me e il mio staff sarebbe la gratificazione degli sforzi fatti da tutti da agosto in poi. Abbiamo fatto 5 gare in più rispetto a molte altre avversarie in campionato, abbiamo affrontato ed eliminato squadre forti come Calangianus e Tonara. Vincere sarebbe il coronamento di una stagione faticosa e un miracolo per un paese come Uri e una società che si affaccia al secondo anno di Eccellenza della sua storia. Se dovessimo vincere gli obiettivi cambierebbero, non avendo una rosa ampissima per giocare su due fronti. Questo non vuol dire che si lasci da parte la voglia di arrivare più in alto in classifica ma il dispendio di energia diventerebbe forte con i turni infrasettimanali considerato che dopo la finale avremo mercoledì prossimo anche il recupero a Tonara. Spero ci sia un esito positivo domani per poi ragionare sul resto della stagione, abbiamo tanti giovani da far giocare e far fare esperienza»

FL «Come allenatore l'obiettivo è vincere sempre qualcosa, la Coppa Italia è un traguardo importante sia perché porti a casa un titolo regionale e poi perché ti permette di confrontare con squadre del resto d'Italia, che è la la cosa più bella. Sul prosieguo della stagione influirà relativamente sul nostro campionato perché, finora, i turni infrasettimanali di Coppa non hanno mai pesato sulla gara successiva della domenica. È chiaro che chi vince la finale è disposto a perdere qualcosa in in campionato, le fasi nazionali per forza di cose ti portano a perdere qualcosa ma tutto dipende dalla mentalità e dalla condizione atletica. D'altronde mancano due mesi alla fine del campionato, quello che si doveva fare a livello atletico si è fatto e lo si è fatto molto bene, lo dicono i risultati che, a oggi, credo non siano discutibili da altri»

Quali sono i punti di forza del vostro avversario

IC «Mi viene più facile elencare i punti deboli, che sono molto di meno e quasi prossimi allo zero. Direi che esperienza, forza fisica, tecnica, tattica e uno staff tecnico molto competente ed intelligente accompagnano questo Tortolì. I risultati si vedono, non è un caso avere tutti quei punti di vantaggio. Quel che dovremo evitare sono i calci piazzati, un altro punto forte a loro favore, sarebbe poi scontato dire che Nieddu si sta affermando bomber implacabile da tanti anni e che questa stagione è un coronamento di una carriera importante. Hanno anche i giovani molto bravi come Cocco, Piroddi, Lai e Doddo, sono uno squadrone, domenica ha fatto turnover panchina eppure la squadra ha disputato un'ottima gara tanta, la rassomiglio alla Torres di Giorico che incontrai col Taloro nella finale a Macomer»

FL «Sono quelli di una squadra partita per essere protagonista dopo un'annata importante culminata con la finale playoff regionale. Ha cambiato molto poco e, nel momento in cui troverà maggior continuità e un po' più di fortuna nell'avere meno assenze, diventerà una squadra di primissima fascia. Per me era ed è una delle più forti del campionato ma quest'anno ce ne sono tante forti e stare tra le prime 5 non è semplice, questo vuol dire che il livello è salito tantissimo. Ha giocatori importanti in tutti i reparti, Tedde, Piras sono giocatori di grande esperienza, così come El Kamch, Puddu, Sini, Delogu, Chelo e lo stesso Fadda è un '95 con tanti campionati di Eccellenza sulle spalle e playoff regionali e nazionali giocati col Fertilia. Viene descritta come squadra molto giovane ma nell'asse centrale ha tanta esperienza, i sette grandi sono di primissima fascia e i fuoriquota sono molto interessanti»

La miglior qualità del collega

IC «Francesco è molto intelligente, umile e sa il fatto suo. I risultati che sta conseguendo in questi anni dimostrano che conosce il calcio regionale molto bene, poi c'è un aspetto che va sottolineato sia quando guidava il Lanusei che ora il Tortolì: da come festeggiano i gol e le vittorie il gruppo è la loro forza. è una squadra che sa soffrire e riesce sempre a riprendere gare anche molto complicate. questa non è una cosa che si sviluppa naturalmente ma dipende da cosa trasmette l'allenatore ai propri giocatori»

FL «Ivan ha fatto e sta facendo bene da tanti anni in Eccellenza, con le sue squadre ha navigato sempre nell'alta classifica. Prepara molto bene le partite e conosce bene gli avversari, è supportato da uno staff importante, è uno degli allenatori in odore di salto di categoria, perciò fli auguro di provare un'esperienza in serie D. Credo sia anche un suo obiettivo, d'altronde in Promozione ha fatto bene alla guida dell'Usinese, in Eccellenza ha portato il Taloro a disputare i playoff che è il massimo traguardo raggiunto dal club gavoese, col Ploaghe ha conquistato i playoff con una squadra molto forte a livello di organico ma con dei problemi societari che ha limitata tutto l'anno il loro andamento»

Chi o cosa deciderà la sfida? 

IC «Secondo me sarà decisiva una giocata individuale. Come lo è stato in campionato con l'invenzione di Nieddu, il gol di Gutierrez o l'azione di Cocco. Sicuramente entrambe sappiamo come tatticamente si può sviluppare il gioco, dovremo perciò saranno importanti i duelli individuali, loro sono bravi nell'uno conto uno, hanno quei tipi di giocatori ma anche noi abbiamo giocatori di livello»

FL «Le finali sono partite diverse da come te le immagini il giorno prima. Può essere decisa da qualsiasi episodio in positivo o in negativo. Sai di giocare sapendo che non hai mai una controprova e che se fai un minimo errore rischi di perdere senza poter recuperare. La possono decidere il loro modo di essere aggressivi, la loro freschezza e rapidità davanti e l'esperienza in mezzo al campo, da parte nostra può essere decisiva la mentalità e la forza del gruppo»

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2016/2017
Tags:
Coppa Italia finale