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Cordeddu spinge il Sant'Elia: «Salvarci ci darà la stessa gioia di un campionato vinto»
Per l'ala due gol all'Anzio: «Belli e importanti»

Cordeddu spinge il Sant'Elia: «Salvarci ci darà la stessa gioia di un campionato vinto»

Una domenica di gloria e dolore. Mattia Cordeddu ha segnato la doppietta che ha steso definitivamente l'Anziolavinio ed è uscito nel finale di gara per una lussazione alla spalla. Il 23enne cagliaritano è uno dei punti fermi del Progetto Sant’Elia che ha iniziato la difficile rincorsa dall'ultimo posto in classifica. «Salvarci ci darà la stessa gioia di un campionato vinto», dice l'ex esterno della Villacidrese cresciuto nell’Atletico Cagliari col quale ha esordito in serie D a 16 anni.

 

Mattia, una doppietta bella e importante

«Sì, sono molto soddisfatto, ho provato una bellissima sensazione perché con i due gol ho contribuito alla vittoria e sono stati i primi fatti in casa. In precedenza avevo segnato a Selargius»

Quale sceglieresti tra i due gol di domenica?

«Il primo, perché la palla era in movimento e c'era vento, colpirla di prima intenzione e tenerla bassa non era facile»

L'esultanza di Mattia CordedduEra il gol del 3-1, lì si è chiusa la partita anche perché mancavano poco più di dieci minuti

«Sì, loro erano con l'uomo in meno e contro vento, vedevo che non ce la facevano più, poi il 4-1 ha chiuso definitivamente i conti»

Poi però sei uscito per infortunio

«Purtroppo ho un problema alla spalla, basta poco perché esca. Domenica, dopo aver fatto un dribbling l'avversario mi ha tirato il braccio e ho sentito dolore. Credo comunque di recuperare per la gara col Pomigliano»

Un brutto cliente, ha fatto 8 punti in 4 partite

«È un avversario tosto, ricordo che all'andata ci aveva messo in difficoltà. Ma andiamo a giocarcela con la massima carica, ci servono i tre punti»

Ce la farete ad ottenere la salvezza?

«Dobbiamo fare almeno altre sette vittorie, sarà dura e lo sappiamo ma i traguardi che raggiungi con più fatica sono quelli più gratificanti»

Intanto, dopo aver battuto l'Anzio, il Sant’Elia non più ultimo in classifica

«Per il gioco che esprimiamo non siamo una squadra da ultimi posti in classifica e nelle ultime uscite, specie contro Porto Torres e Budoni, meritavamo sicuramente qualcosa di più perché abbiamo giocato molto bene»

Contro il Porto Torres ha giocato anche terzino

«C'erano tante assenze, loro hanno esterni veloci e l’unico che poteva adattarsi per qualità e corsa ero io»

Quattro anni alla Villacidrese con Bernardo Mereu e ora di nuovo assieme. In cosa è cambiato il mister?

«Lottare per la salvezza non è facile ma lui è sempre lo stesso, paziente e disponibile ma anche esigente. Giustamente pretende da tutti il massimo dell'applicazione negli allenamenti e che si scende in campo per dare il cento per cento»

In questa stagione di tanti cambi in panchina, cosa vi sta dando in più Mereu rispetto ai precedenti allenatori?

«Pani e Affuso sono validi allenatori, Mereu ci ha dato quell’identità che prima non avevamo»

Il presidente Cardia ha svelato il motto del gruppo, "uno per tutti e tutti per uno"

«Il gruppo c’era anche prima, aveva solo bisogno di tempo per assestarsi perché arrivava un giocatore nuovo ogni due giorni e qualche altro andava via. Infortuni permettendo siamo al completo, nonostante la posizione in classifica la società ci permette di lavorare tranquilli sotto tutti gli aspetti e questo significa tanto per noi»

Ti sei mai pentito di aver scelto il Sant’Elia?

«No affatto. All’inizio pensavo che potessimo lottare per un obiettivo diverso dalla salvezza, circolavano grandi nomi e il gruppo mi piaceva. Poi le cose non sono andate per il verso giusto e ora lottiamo per un altro obiettivo con un gruppo che finalmente si è compattato al meglio»

Un pensiero al professionismo?

«Mi piacerebbe ritornarci ma la visibilità in Sardegna non è tanta e poi bisogna aggiungere che disputare un campionato da non protagonisti rende le cose più difficili»

In questo articolo
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2011/2012
Tags:
3 Ritorno
Girone G
Intervista