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CR Sardegna in subbuglio dopo la nomina del commissario Cosentino (presidente Lnd), il consigliere Ruggeri: «È un sopruso, le società hanno bisogno di una guida sintonizzata sulle loro problematiche»
Il direttivo decade e salta la reggenza di Balloi

CR Sardegna in subbuglio dopo la nomina del commissario Cosentino (presidente Lnd), il consigliere Ruggeri: «È un sopruso, le società hanno bisogno di una guida sintonizzata sulle loro problematiche»

Lunedì 18 luglio 2016 è un giorno a suo modo storico per il calcio sardo. Probabilmente non l’ultimo. Come un fulmine al ciel sereno, intorno alle ore 17, compare nel sito del Comitato Regionale Sardegna il Comunicato Ufficiale n.4 della stagione sportiva 2016-17, contenente una disposizione che lascia tutti spiazzati: Il prof. Antonio Cosentino assumerà le funzioni di Commissario Straordinario e sarà coadiuvato dal Consigliere Federale L.N.D., area centro, il dr. Giuseppe Caridi, in qualità di Vice Commissario Straordinario”.

Una mossa che va in contrasto con il Regolamento L.N.D. che guida gli effetti delle dimissioni dell’ex presidente della Figc sarda Andrea Delpin. Secondo l’art. 14 (b) dello stesso regolamento, infatti, “in caso di vacanza della carica di Presidente del Comitato o di impedimento definitivo che determina la decadenza dalla carica medesima, il Vice Presidente Vicario sostituisce il Presidente a tutti gli effetti, anche ai fini della partecipazione alle riunioni del Consiglio Direttivo della Lega, e provvede alla convocazione dell'Assemblea per procedere a nuove elezioni entro il termine massimo di novanta giorni dall’evento”.

Così è accadutoil Vice Presidente Vicario Elio Silvano Balloi ha sostituito il presidente dimissionario Delpin e avrebbe dovuto avere 90 giorni di tempo per provvedere alla convocazione dell’Assemblea per procedere a nuove elezioni. Balloi però in carica dura soltanto una settimana perché arrivano una dopo l’altra le dimissioni di quattro consiglieri, prima Roberto Desini e Alberto Carta, poi Gianni Cadoni e Alessandro Piras, un numero sufficiente per far giungere alla decadenza del Consiglio Direttivo in base a quanto stabilito dall’art. 14 comma 7:In caso di vacanza della carica della maggioranza dei Consiglieri eletti, si verifica la decadenza immediata del Consiglio Direttivo”Ma lo stesso comma specifica che “l'ordinaria amministrazione è affidata ad un Reggente nominato dal Consiglio Direttivo della Lega, il quale provvede alla convocazione dell'Assemblea per procedere a nuove elezioni entro il termine di novanta giorni dall’evento.

I consiglieri dimissionari: Gianni Cadoni, Roberto Desini, Alberto Carta e Alessandro Piras

Venerdì 15 luglio il Vice Presidente Vicario Balloi raggiunge Campobasso per l’inaugurazione della nuova sede del CR Molise e nell’occasione comunica al presidente della Lnd Antonio Cosentino di aver ricevuto le dimissioni dei quattro consiglieri e di aspettarsi che vengano affidati a lui (in quanto Vice Presidente Vicario) o ad un altro esponente navigato del Comitato Regionale il ruolo e le funzioni del Commissario Straordinario: una scelta doverosa in considerazione della tipica impellenza di inizio stagione legata a tesseramenti, modifica o conferma della regola sui fuoriquota, ripescaggi, composizione di gironi e calendari e concessioni di dilazioni per l'iscrizione ai campionati. Normale amministrazione che tuttavia necessità di un’approfondita conoscenza del territorio e delle sue peculiari problematiche. Tra l’altro era già in previsione per oggi martedì 19 luglio una riunione del Consiglio Direttivo che avrebbe dovuto vedere al tavolo tutti i consiglieri e aveva un ordine del giorno già delineato che ruotava attorno ai temi più indifferibili in vista della nuova stagione sportiva.

Le dimissioni dei quattro consiglieri (Cadoni, Piras, Desini e Carta) portano il calcio sardo ad un bivio. Gli altri quattro consiglieri non dimissionari, lo stesso Silvano Balloi, Francesco Fele, Paolo Manca e Alberto Ruggeri, restano inevitabilmente spiazzati in quanto consapevoli che il momento critico poteva essere superato solo ed esclusivamente con un’unità di intenti indiscutibile. “Le società - dichiara Alberto Ruggeri - hanno il diritto di ricevere dal Comitato Regionale, nei tempi e nei modi consoni all’occasione, tutte le comunicazioni che riguardano l’individuazione di chi sarà preposto a gestire quelle risorse economiche rappresentate nient’altro da quei contributi che le stesse società versano al Comitato di appartenenza con l’insita necessità che vengano gestite con oculatezza e nel rispetto di una programmazione attenta e virtuosa. Il commissariamento imposto con le modalità cui abbiamo assistito è di fatto un sopruso. I quattro consiglieri dimissionari, per aver ottenuto quella carica, hanno ricevuto i voti delle società e soprattutto un mandato. 

I consiglieri rimasti in carica prima del commissariamento: Chicco Ruggeri, Checco Fele, Silvano Balloni e Paolo Manca

Di conseguenza le società dovrebbero rivolgersi a loro per conoscere le motivazioni, che nel comunicato non sono presenti, e nondimeno i riflessi della decisione che ha portato il Comitato Regionale ad avere una guida che non è sintonizzata con la nostre specifiche problematiche e che loro stessi, in quanto consiglieri, dovrebbero essere certamente in grado di elencare. Se questa decisione che arriva dall’alto non verrà rivista, saranno le stesse società ad accollarsi l’ingente spesa legata all'incarico dei commissari Cosentino e Caridi: il loro peso politico ed economico al momento è destinato a gravare totalmente sulla schiena del movimento dilettantistico isolano già in difficoltà. Il gesto dei quattro consiglieri dimissionari ha un peso specifico determinante ma sono sicuro che Desini, Carta, Cadoni e Piras saranno i primi a presentarsi a nuove elezioni”.

PROSPETTIVE CHE MATURANO IN SEGUITO ALLA NOMINA DI COSENTINO COMMISSARIO

Il Comunicato Ufficiale n.4 del Comitato Regionale sardo “dispone il commissariamento a decorrere dalla data odierna (18 luglio 2016) e fino al 18 gennaio 2017”. Ciò comporta l’imposizione di una guida non individuata all’interno di un Consiglio Direttivo che ha invece nel tempo maturato un quadro chiaro delle esigenze dell’intero movimento. La nomina di Cosentino e Caridi escluderebbe in automatico un’intima conoscenza delle società, le vere padrone del Comitato Regionale sardo cui oltre 350 presidenti (a loro volta facendosi carico delle aspettative dei propri collaboratori e tesserati) si affidano ciecamente. La conseguente mancanza di un interlocutore di fiducia capace di saper cogliere le esigenze strettamente legate al corretto svolgimento delle competizioni stagionali, e la palese sottovalutazione delle specifiche peculiarità territoriali possono quindi sfociare nel probabile slittamento di decisioni preponderanti in merito alle problematiche tipiche di inizio stagione. Con la nomina del commissario Cosentino potrebbero venire meno tutte quelle risposte che le società dilettantistiche sarde meritano di ricevere dal proprio Comitato Regionale. Società che probabilmente si aspettavano di essere messe a conoscenza in tempo reale di tutti i fatti che stanno segnando l’alba della stagione sportiva 2016-17, direttamente da chi è depositario di un mandato e di specifiche responsabilità. Il limite temporale attuale del commissariamento segna la sua scadenza tra 6 mesi (giorni in cui l’informazione sarà monopolizzata dall’imminente rinnovo della carica di presidente federale di Tavecchio) ben due mesi oltre novembre nel quale avremmo dovuto assistere alle elezioni presidenziali post Delpin: la L.N.D. aggiunge impegni a quelli già gravosi e inderogabili assunti da tempo: quale formula troveranno per garantire alle società sarde l’attenzione che meritano?

In questo articolo
Argomenti:
Stagione:
2015/2016