BOSA-SORSO le videointerviste ai protagonisti
"Credi per primo in te stesso, perché nessuno lo farà per te", il Bosa lo ha fatto
C'è un po' di tutto nella favola del Bosa che approda in Eccellenza. Dal ripescaggio insperato, ai dubbi e le fatiche del girone A di Promozione, il dazio da pagare, le distanze chilometriche dalla Planargia al Campidano, all'Iglesiente, all'Ogliastra, al Sarcidano. I relativi costi. La magia di Pier Mario Mocci, preparatore dei portieri, che ha plasmato Pietro Morittu e Vittorio Simula. Applicando col primo i dettami canoistici, mutuando dalla prima disciplina praticata dal n.1 rossoblù, il rigore della costanza. Sfruttando, del secondo, l'agilità da fantino nel trascorso sportivo "cavalleggero" del portierino di Suni.
Da una rosa ambiziosa, che timidamente si affacciava alla categoria, senza il favore dei più, con l'incognita fuoriquota, e i nasi storti di chi presagiva un percorso tortuoso e una discesa rapida in Prima Categoria. I rossoblù di Marco Naitana, giovanissimo presidente, hanno spazzato via ogni dubbio. Indipendentemente dalla conquista dell'Eccellenza, diretta conseguenza di un cammino deciso e lineare. I Bosani, sornioni, hanno capito il loro spessore nella gara di ottobre a Arbus, quando sotto di due gol avevano rimontato la allora capolista del girone A, sfiorando in 9 la vittoria con Nino Pinna, e con Roberto Carboni in versione Mel Gibson in "The Patriot" con la benda sanguinanente sul capo. Da quel viaggio in Campidano, i tecnici Salvatore Carboni e Renzo Puggioni sono ritornati sulle rive del Temo, più consapevoli del valore sul quale nelle sere d'estate avevano lavorato duramente. Supportati da un paese incredulo, ma sempre più coinvolto, i rossoblù si sono presi anche la Coppa Italia di Promozione. Sfruttando i calci piazzati dell'espertissimo Antonio Mattiello, colonna insormontabile della difesa rossoblù, e preziosissimo in fase realizzattiva.
Hanno vinto una bella sfida, hanno inanellato punti su punti, approfittando di un girone, il cui lento andamento sembrava sempre pronto ad aspettarli, a dare loro l'ennesima chance. Aiutati che Dio t'aiuta, direbbe qualcuno dalle torri del Castello dei Malaspina. L'unica paura tra il 13 e il 20 marzo, giorni privi di Salvatore Carboni. Due sconfitte, una in casa contro il Carloforte (che si è salvato la settimana scorsa nel playout contro il Girasole). Poi un filotto di tre vittorie. La decisiva, quella contro la diretta concorrente Monteponi, battuta al campo Italia, ormai abituato alla impresa dei suoi. Ma mai pago. Domenica i bosani erano ancora la, con mezza Sorso che si è riversata in Planargia. Sulle rive del Temo è finalmente tornato il gran calcio, è riapparsa l'Eccellenza. Domani, mercoledì 11 maggio, Carboni e soci si giocheranno anche la Supercoppa contro il Ghilarza. Il trofeo conteso tra la detentrice della Coppa Italia di Eccellenza e quella della Coppa Italia di Promozione. Alle ore 18 al campo Italia, cioè in casa della squadra della categoria inferiore, Bosa sferrerà l'attacco al "Triplete". Mai smettere di sognare. Perché; "Credi per primo in te stesso, perché nessuno lo farà per te", come recitava la T-shirt celebrativa indossata a fine gara domenica scorsa. E come in lacrime ha lasciato intendere il suo più rappresentativo giocatore, Salvatore Carboni.
Ecco in sintesi le videoemozioni del dopogara Bosa-Sorso:
- Marco Naitana, Presidente Bosa
"Abbiamo fatto un percorso epocale, contro ogni pronostico, mi auguro che anche il Sorso venga con noi in Eccellenza"
- Piero Pischedda, centrocampista del Bosa
"Ancora non mi sembra vero, man mano che si andava avanti ci credevamo sempre di più" Salvatore Carboni, Tecnico e Attaccante del Bosa
" E' la doppietta più bella della mia carriera da calciatore" Antonio Mattiello, difensore Bosa
"Noi senior siamo la spina dorsale di questa squadra, è d'obbligo aiutare i più giovani a crescere" Marco e Paolo Carboni, speciale tifosi del Bosa
"Siamo originari di Bosa, i fratelli Carboni sono nostri cugini, sarebbe bello un domani imparare da loro giocandoci assieme" Antonio Mastinu, Centrocampista Bosa
"Con mio fedale Pietro diamo il massimo in allenamento, fuoriquota o no, quello che viene viene, e son contento" Marco Leoncini tecnico del Sorso " Complimenti al Bosa, ha meritato questo successo"