Salta al contenuto principale
Eccellenza
Il capitano a 360°: compagni, avversari, tifosi

Deliperi celebra la Torres in serie D: «Numeri eccezionali, non abbiamo lasciato niente agli avversari»

Numeri da record e promozione in serie D al primo match ball. La Torres ha portato a termine la missione con quattro giornate d'anticipo, era tra le favorite ma non si pensava potesse accompagnare il trionfo con un ruolino di marcia che ha stroncato la resistenza degli avversari, prima su tutte l'Olbia. Il capitano rossoblù Simone Deliperi celebra la grandissima stagione dei sassaresi: «È stata senz'altro un'impresa proprio per le dimensioni che ha assunto la vittoria del campionato. I numeri parlano chiaro, non abbiamo lasciato niente agli avversari, sono numeri eccezionali che si commentano da soli 81 punti su 90, abbiamo vinto in casa 15 partite su 15, tre gol subiti, miglior difesa, 1 sola sconfitta e siamo imbattuti da 28 gare. Questo è un campionato che comunque entrerà nella storia della Torres benché il club abbia fatto campionati più importanti in serie C1 ma per l'Eccellenza c'era un gruppo di giocatori fuori dal normale». 

 

Deliperi può ora dire di aver mantenuto la promessa

Sì, avevo detto che tornavo alla Torres per riportarla in serie D, ci sono riuscito anche se con un anno di ritardo. Per me è una soddisfazione incredibile anche se da fuori può sembrare sia stato tutto facile. Tutti aspettavano la Torres, tutti sapevano di incontrare una squadra importante, vado orgoglioso di ciò che abbiamo fatto

Un trionfo con una rosa non ampia ma con dei giovani di valore

È stato l'anno della Torres, siamo stati un po' fortunati anche se la fortuna te la devi cercare. I giovani sono di qualità ma il gruppo era ristretto, a volte eravamo pure contati anche se abbiamo avuto pochi infortuni e, quando stava fuori uno, l'altro recuperava, facilitati dal fatto che in squadra avevamo giocatori come Tedde che in qualsiasi ruolo giochi fa sempre la differenza. La nostra paura era che a lungo andare la rosa più ampia dell'Olbia potesse fare la differenza ma, alla fine, la differenza l'ha fatta la fame della squadra e la voglia di arrivare. Infatti, molti compagni recuperavano una settimana prima dagli infortuni

C'è una o più partite chiave per la vittoria del campionato?

Sono stati due i momenti cruciali. Il primo è nei tre giorni che hanno separato la sconfitta di Castiadas e la vittoria contro l'Olbia. Contro i sarrabesi avevamo perso 3-2 una partita incredibile con due tiri e mezzo mentre noi avevamo creato tantissime occasioni colpito pali e traverse, se non avessimo poi fatto quei tre punti chissà cosa avremmo fatto. Il secondo momento è stato la gara di ritorno a Olbia, loro potevano tornare sotto a -4 mentre battendoli lì siamo andati a +10 quando mancavano 14 partite al termine del campionato.

La Torres ha la miglior difesa perché concede poco agli avversari, perciò Deliperi fa parate sempre determinanti

È sempre difficile farsi trovare pronti in quelle poche volte che vieni chiamato in causa. Ricordo di aver fatto parate decisive contro il Pula, l'Alghero e il Taloro in gare nelle quali avevamo sbagliato tanti gol. Ho la soddisfazione di aver parato due rigori su due, che diventano quattro su cinque negli ultimi due anni nei quali abbiamo avuto anche la miglior difesa. Ad ogni modo i meriti devono essere divisi con il resto dei miei compagni

Il gol subito a Termoli in Coppa Italia forse è stato accompagnato da critiche eccessive?

Noi abbiamo un tipo di gioco che mi porta a stazionare spesso al limite dell'area, mister Giorico ha visto che coi piedi me la cavo e mi vuole sempre alto, i miei compagni dicono spesso: “Il nostro regista sta in porta”. A Termoli i giornalisti hanno parlato di un eurogol, qui invece che era una mia cappellata, io dico che quello è stato un grande gol, come ho visto fare soltanto a Mascara o Quagliarella in serie A. Io gioco alto e continuerò a farlo, qualcuno si è dimenticato che facendo così a Rieti ci siamo qualificati perché da un mio rilancio da centrocampo è nato il gol decisivo

L'episodio del rigore calciato fuori dal giocatore del Termoli?

Se fosse stato decisivo penso che avrebbe calciato per fare gol, lui comunque è stato onesto con l'arbitro ammettendo che non ci fosse rigore ma l'arbitro non l'ha ascoltato. Ha fatto comunque un bel gesto perché altri avrebbero provato a segnare

I bomber Sanna e Falchi, all'inizio stentavano e poi sono stati i trascinatori con 16 gol a testa

Di sicuro siamo stati più fortunati dell'Olbia che non ha avuto un altro bomber al fianco di Siazzu altrimenti il campionato sarebbe stato ancora in gioco, mi sembra poi che proprio quando Siazzu non ha fatto gol l'Olbia non abbia vinto. Invece Sanna e Falchi si alternavano per essere decisivi, oltre al fatto che siamo andati in gol con centrocampisti e difensori

La Torres che torna in serie D che campionato farà?

Spero proprio che non ci si fermi qui, ma che sia l'inizio di una nuova ripartenza, abbiamo tifosi esigenti ai quali l'Eccellenza stava stretta mentre ora faremo un campionato nazionale con trasferte nella Penisola dove ti confronti con realtà importanti. Penso che sia più facile vincere subito, l'entusiasmo spesso fa la differenza. Ricordo il Trapani neopromosso in serie D, fece i playoff e venne ripescato ora sta lottando per andare in serie B

Con i giovani siete a posto

Abbiamo fuoriquota pronti per la serie D, dobbiamo magari trovare alternative di pari valore, poi c'è un gruppo di giocatori come Tedde, Falchi, Sanna, Idda tra i 24 e i 28 anni che hanno tanto da dare in un campionato più importante. Alla Torres c'è la base ora si spera che qualcuno dia una mano al presidente Lorenzoni e che non venga lasciato solo

Avete ricevuto i complimenti dall'Olbia?

Ho letto qualche parola sui giornali da parte del presidente Scanu e dell'allenatore Cerbone. Penso comunque che abbiano più da rosicare che da farci i complimenti, l’Olbia in effetti credeva nella vittoria del campionato, ha una società e un'organizzazione superiore alla nostra ma la differenza l'hanno fatta senz'altro i nostri tifosi

Un pubblico che non ha mai abbondanato la Torres

Infatti meritano un dieci e non solo per ciò che hanno fatto quest'anno, sono sempre stati vicini alla squadra anche dopo la ripartenza in Promozione con presenze medie altissime per questi livelli. Senza contare tutte le ingiustizie che hanno subito, quando gli è stata tolta la possibilità di fare festa in trasferta per degli errori compiuti in passato che mi risulta abbiano commesso anche altre tifoserie. Però accade che venga enfatizzato sempre un loro gesto e la stampa, specie quella sassarese, abbia aiutato poco i nostri tifosi che avrebbero meritato più elogi

Qual è la squadra che vi ha impegnato di più in campionato?

Uno potrebbe pensare all'Olbia ma sia all'andata che al ritorno non ricordo un loro tiro in porta. Abbiamo sofferto di più col Taloro in casa nostra, nella finale di Coppa Italia e nel loro campo che è rimasto imbattuto, poi a Pula e anche l'Alghero ci ha dato del filo da torcere sia all'andata che al ritorno. C'è da dire che gare facili non ne sono esistite, le vincevamo perché abbiamo giocatori di livello troppo superiore

Il momento più brutto di Deliperi è stato nel dopogara di Olbia con l’aggressione di Siazzu?

In quel momento era brutto, ora invece è bellissimo perché ho vinto sul campo in quell'occasione e ora anche il campionato. Penso che quel gesto non si vedrà più in campo e anche quando capiterà di rigiocare contro non succederà nulla.

C'è una dedica che il capitano vuol fare per la vittoria del campionato?

Mi faccio portavoce dell'intero gruppo e la dedichiamo a Fabio Puggioni. Al di là dei torti o delle ragioni che lo hanno portato a separarsi dalla Torres, sappiamo quanta voglia avesse di festeggiare con noi, lui è stato con noi l'anno scorso e in questa stagione fino a dicembre lasciando dentro lo spogliatoio dei valori importanti. Se si salva col Carbonia avrà vinto due volte, facciamo tre perché anche la Coppa Italia è sua.

Contro il Calangianus è stata una festa ma quella vera dovete ancora farla

Sabato è stata una bellissima giornata ma la società vuole organizzare una grande festa all'ultima giornata contro il San Teodoro, spero poi che la domenica dopo si possa organizzare una gara con i nostri tifosi. Poi tre mesi di riposo e si riparte, per il futuro è ancora presto non so se la società vorrà guardare altrove, io intanto sono contento di aver mantenuto la promessa.

In questo articolo
Squadre:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2011/2012
Tags:
Sardegna
13 Ritorno
Intervista