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Dopo Lanusei l'Olbia la spunta anche a Muravera, Mignani: «Soffrire per vincere le partite è il nostro destino, ci arrenderemo solo se chi ci sta davanti farà sempre punti»
«Gran gruppo, se potessi ne farei giocare venti»

Dopo Lanusei l'Olbia la spunta anche a Muravera, Mignani: «Soffrire per vincere le partite è il nostro destino, ci arrenderemo solo se chi ci sta davanti farà sempre punti»

Sofferente ma vincente. L'Olbia vince il secondo derby in trasferta e, dopo la gara di Lanusei chiusa in otto contro undici a difesa dell'1-0, a Muravera riesce a mettere freccia a 4' dalla fine con il gol decisivo di Malesa mandato in campo da mister Michele Mignani a metà ripresa al posto di Gallo. «È dura per tutti in serie D - dice il tecnico dei galluresi - il Muravera aveva rischiato di pareggiare a Grosseto. Sono tutte battaglie dove è difficile cavar fuori la pelle, merito dei miei ragazzi che anche a Muravera sono venuti con lo spirito giusto e con la voglia di vincere. Anche dopo esser stati raggiunti hanno continuato a spingere per provare a vincere la partita. Sappiamo che soffrire per vincere le partite è il nostro destino, da una parte è anche bello alla fine ma quando sei dentro è dura. La squadra ha fatto in modo giusto tutto quello che avevo chiesto e alla fine credo che, tirando le somme, la vittoria sia strameritata».

Michele Mignani esulta al triplice fischio nel derby a MuraveraUna gara che ha trascinato con sé tante polemiche, nel primo tempo l'Olbia ha chiesto l'espulsione del portiere sarrabese Arrus dopo aver fermato fallosamente Formuso al limite dell'area, il Muravera ha reclamato un calcio di rigore per fallo di Coloritti su Nurchi quando il punteggio era sull'1-1 per il botta e risposta Mastinu-Sogus. «Io cerco sempre di essere obiettivo - premette Mignani - da parte nostra ho visto che il portiere Arrus ha fatto fallo su Formuso, poi la valutazione se era ultimo uomo o meno spetta all'arbitro, da dove ero messo mi sembrava lo fosse perché il mio attaccante, superando il portiere, avrebbe poi appoggiato la palla in rete. Non ricordo l'episodio del rigore da loro reclamato mentre ricordo che probabilmente c'era fallo sul gol subito, chi ha fatto la torre (Vignati, ndr) mettendo la palla a centroarea ha schiacciato un mio giocatore (Dametto, ndr)».

Il gol partita l'ha segnato Malesa, che ha ripagato in pieno la scelta del tecnico, l'interno di centrocampo ha fatto filtro e ha accompagnato l'azione d'attacco facendosi trovare pronto sul velo di Mastinu. Mister Mignani elogia il gruppo: «Quando scelgo gli undici che giocano mi stringe sempre il cuore perché, se potessi, ne farei giocare venti. Sono ragazzi in gamba che mi mettono in difficoltà sempre nella scelta ma ho la certezza che quando uno entra fa bene, è capitato prima e anche a Muravera se poi chi entra segna c'è anche un pizzico di fortuna». L'Olbia resta a 9 lunghezze dalla capolista Viterbese ma i bianchi hanno recuperato tre punti a Rieti, Grosseto e Torres, scavalcata in classifica entrando così in zona playoff. «Noi dobbiamo guardare a noi stessi e di settimana in settimana - chiosa Mignani - ed è quello che ci siamo detti dal primo giorno che sono arrivato a Olbia. Non possiamo stare a guardare gli altri perché se chi ci è davanti sarà così bravo da vincerle sempre noi ci arrenderemo, a oggi lavoriamo per cercare di ottenere il massimo possibile».

In questo articolo
Allenatori:
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Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna
Girone G