Il mister: Il ko col Sant'Elia deciso dall'arbitro
Ennas non si arrende: «A -10 dalla vetta si fa dura ma la Torres deve crederci»
I buoni propositi per riaprire il campionato c’erano tutti e la Torres del primo tempo aveva fatto sperare nel colpo a Cagliari. Poi, ad inizio ripresa, gli episodi che hanno cambiato l’esito dell’incontro e i destini del campionato sempre più in mano al Progetto Sant’Elia. Il gol annullato a Curcio, preludio alle due prodezze di Dessì e Atzori. I sassaresi portano a casa un’amara sconfitta e una coda di polemiche. «Non sono uno che ama piangersi addosso e parlare dei singoli episodi – dice il tecnico rossoblù Roberto Ennas – ma sono costretto farlo. A noi c’è stato negato un rigore netto con tanto di espulsione del loro difensore, e poi annullato un gol definito da tutti regolarissimo che ci avrebbe permesso di andare in vantaggio 2-1».
Mister Ennas, le decisioni dell’arbitro Capovilla di Verona hanno deciso l’incontro?
«Ritengo sia stata una partita, non dico pilotata, ma condita in maniera piuttosto pesante da una arbitraggio mediocre. Si dice che i direttori di gara che vengono da fuori abbiano un qualcosa in più dei nostri arbitri? Rabbrividisco. Con questo non voglio assolutamente polemizzare, faccio i complimenti al Progetto Sant’Elia che ha vinto 3-1 sul campo una partita con degli episodi abbastanza favorevoli»
Gli episodi nel calcio, è innegabile, sono determinanti
«Direi di sì, qualche minuto dopo la rete annullata a Curcio abbiamo preso il gol del 2-1 loro, una punizione bellissima che si è insaccata all’incrocio dei pali. Questo è il bello e il brutto del calcio, loro festeggiano e noi recriminiamo ma non molliamo assolutamente»
Con questa sconfitta però il distacco dalla vetta si fa quasi incolmabile
«A -10 è molto più dura, ma questo non vuol dire che ci arrendiamo. Mancano 11 partite e 33 punti a disposizione non molliamo niente. La gara contro la capolista ha detto che probabilmente 10 punti di svantaggio sono troppi, i valori in campo penso non siano quelli sicuramente. Onore a loro, questa partita ci deve servire per ripartire e credere sempre di agguantare il primo posto»
Il 3-1 è forse pesante per voi dopo aver giocato un buon primo tempo
«È stata una punizione un po’ eccessiva. Abbiamo cercato di disputare una buona partita, direi in maniera abbastanza ordinata prendendo dei gol su palle inattive e questo è un nostro demerito. Il 3-1 che ha chiuso l’incontro è arrivato in una ripartenza, buttandoci in avanti forse un po’ troppo avventatamente;, un pochino di ingenuità perché potevamo far fallo prima»
La Torres non perdeva da 21 partite eppure arrivava allo scontro diretto con 7 punti di svantaggio, probabilmente perché si è pareggiato troppo in trasferta
«Indubbiamente si è perso qualche punto per strada magari per avere affrontato qualche partita in maniera un po’ molle soprattutto fuori casa. Ma noi preferiamo guardare avanti a quello che in questo momento ci riserva la classifica, avendo il dovere di crederci fino in fondo»
La differenza tra voi e la capolista sta forse nella rosa. Pani in panchina disponeva di giocatori come Atzori, Martinez e Nicola Sanna
«Noi stiamo cercando di progettare la risalita dando molta fiducia ai giovani, contro il Progetto Sant’Elia in panchina c’erano, su 7 giocatori, 5 fuoriquota; la settimana prima erano addirittura 7 su 7. Il futuro della Torres passa dai piedi dei ragazzi del settore giovanile»
Quanto è mancato a questa sfida l’apporto del vostro pubblico?
«Tanto, perché è il nostro dodicesimo uomo che in casa ci dà una grossa mano. Ai nostri tifosi non viene permesso, per ragioni di ordine pubblico, di seguirci in trasferta. Sono decisioni discutibili, penso che lo sport sia tutta un’altra cosa rispetto a queste esaltazioni ed esasperazioni, credo che bisognerebbe stemperare gli animi e non buttare benzina sul fuoco»
Adesso arriva al Vanni Sanna l’Olbia, dovrete riprendere spedita la marcia
«Me lo auguro, abbiamo una brutta partita contro un’Olbia che, come noi, è una nobile decaduta. Speriamo di riprendere il cammino conquistando i tre punti per continuare ad inseguire il nostro sogno»
Fabio Salis