Protestano i sassaresi sulla rete che ha deciso il match
Ferrini-Li Punti, il gol-partita fa ancora discutere
Ferrini-Li Punti ha fatto molto discutere al termine dei 90', e anche nei giorni a seguire, coi sassaresi usciti dal campo di Viale Marconi con un senso di amarezza misto a rabbia per una sconfitta di misura maturata per due gol molto contestati. Il primo, di D'Agostino, molto bello per l'esecuzione ma dopo aver tolto palla a Delrio con un intervento a gamba alta. Il secondo, di Fabio Argiolas, con un evidente colpo di pugno in tuffo non rilevato da arbitro e secondo assistente. E se i cagliaritani vedono, in occasione dell'1-0, il metro di giudizio arbitrale coerente con l'intera direzione di gara, sul gol-vittoria - segnato indubbiamente col pugno - la palla crossata dalla fascia destra divergerebbe nella traiettoria dopo un tocco di mano di un difensore biancoceleste. Come dire che l'eventuale fallo da rigore arriverebbe prima del tocco irregolare in tuffo gol di pugno. In ogni caso la terna ha convalidato il gol di Argiolas, deciso per la vittoria della capolista.
Il tecnico dei sassaresi Cosimo Salis, a fine gara, non ha nascosto il proprio disappunto: «Dispiace che la sportività non faccia più parte di questo mondo, si è visto che l'ha presa di mano e l'ha buttata dentro (Fabio Argiolas, ndr). Mi dispiace perché i ragazzi hanno fatto una partita eccezionale, da penultima contro la prima in classifica. Io conosco le potenzialità della squadra e forse meritiamo un po' più di rispetto da arbitri e assistenti. Abbiamo perso per due episodi assolutamente irregolari fuori da ogni logica sportiva e interpretazione arbitrale: una gamba tesa sul primo gol e la netta mano sul secondo, per il resto non ricordo di aver subito un tiro in porta dalla Ferrini. Per noi è un momento così ma sono ottimista e se molta colpa fosse la mia avrei già fatto un passo indietro. Facciamo conto di infortuni e squalifiche, piano piano stiamo cercando di recuperare i pezzi e, sicuramente, avremo un ritorno importante in campionato già da domenica. La squadra è unita e la società è solida, il gruppo di giocatori è importante ma ha bisogno di fiducia e della consapevolezza di quanto vale. In questo momento dobbiamo fare punti contro tutti ma in Eccellenza non ci sono gare facili, la nostra classifica è molto bugiarda, spero che a breve si parlerà d'altro per noi».
Il tecnico della Ferrini Sebastiano Pinna rende merito alla prova dei sassaresi: «Sono contento di aver vinto una gara difficile, contro un Li Punti che recuperava giocatori importanti e ne ha fatti entrare durante la gara di altrettanto importanti. Partite facili non ce ne sono, faccio i complimenti agli avversari e a Cosimo Salis perché sono convinto che ne verranno fuori. È stata una bella partita, maschia, ai punti abbiamo fatto qualcosina in più ma sarebbe andato bene anche un pareggio. Sul primo gol c'è un metro di giudizio che ha adottato l'arbitro non fischiando mai i mezzi falli, è stato in linea, ma bisogna anche sottolineare la prodezza di D'Agostino. Sul secondo gol sono lontanissimo e non lo vedo, sono anche stato insultato ma faccio l'allenatore e non sono assistente o arbitro. Per me avrebbe potuto anche annullarlo se il gol è viziato da un tocco di mano. Ripeto, il Li Punti se avesse portato via un punto non avrebbe rubato nulla, ha grande qualità e si è vista anche nel gol bellissimo di Oggiano. La vittoria ci dà la dimensione di quello che stiamo facendo, dobbiamo continuare così andando sabato ad affrontare un'altra squadra importante come la Villacidrese, una matricola mascherata che saprà gestire i momenti difficili coi suoi giocatori esperti. Noi dobbiamo capire che con l'umiltà e il lavoro potremo gareggiare contro chiunque. Il nostro campionato è da sbarazzini, ci saranno squadre che fra 4-5 giornate faranno strisce importanti di risultati, dobbiamo arrivare velocemente alla quota salvezza, poi faremo le nostre valutazioni e sognare non costa nulla. Noi, Taloro e Sant'Elena stiamo facendo un campionato pazzesco, questo è il termometro del campionato che evidentemente non ha espresso ancora i suoi veri valori. La parola serie D da noi non è contemplata, da me soprattutto».