«Il gruppo ha buttato il cuore oltre l'ostacolo»
Fulgor SS, un successo epico: «Non era facile reggere la pressione, ma i ragazzi sono stati fantastici»
Missione compiuta per i sassaresi della Fulgor che grazie al successo nel derby contro un ostico Caniga, 3 a 2 il finale, hanno messo finalmente le mani sulla vittoria finale del campionato, resistendo stoicamente all'incredibile assalto dell'Ittiri, capace di mettere in piedi una rimonta epica, dodici le vittorie ottenute consecutivamente senza soluzione di continuità, per poi scivolare sul più bello nello spareggio play-off contro l'Ottava, e alla costanza del Torralba che per buona parte della stagione ha messo a dura prova la squadra allenata da mister Costantino Cubeddu.
«Siamo arrivati alla partita decisiva con grandissima determinazione – ammette l'allenatore -: siamo stati bravi a battere il Caniga e a non farci sfuggire l'occasione storica di centrare questa promozione».
Una competizione accesissima con il Torralba e l'Ittiri, con questi ultimi che sono stati i veri protagonisti del girone di ritorno, che vi hanno dato grande filo da torcere:
«Non si sono mai arresi, tenendoci costantemente sotto pressione; se loro avessero rimediato qualche pareggio per noi le cose sarebbero state più facili ma così non è stato, un fattore che ha reso ancora più brillante la nostra vittoria».
Ottenuta, aspetto non trascurabile, con una compagine decisamente giovane.
«Tenere certi ritmi non era sicuramente facile, ma i ragazzi sono stati bravissimi, riuscendo a riprendere la marcia dopo qualche calo fisiologico».
Per vincere un campionato occorre che tutte le componenti siano registrate alla perfezione:
«La società ci è sempre stata vicina e ha costruito un grande gruppo.
A livello qualitativo probabilmente c'erano squadre più dotate di noi, ma sul piano della compattezza non siamo stati secondi a nessuno; in sintesi, è questo che ci ha permesso di sopperire al meglio alle nostre lacune; chi è sceso in campo, non ha mai e dico mai fatto rimpiangere gli assenti»
La prima parte della stagione è stata sorprendente: una marcia travolgente che vi ha permesso poi di potervi giocare le vostre carte sino alla fine.
«Siamo partiti con la chiara intenzione di disputare un buon campionato, sapevamo che c'erano tutti i presupposti necessari a fare bene.
Nel girone d'andata riuscivamo ad esprimerci decisamente bene, senza particolari assilli, con spensieratezza e grande tranquillità; al ritorno invece, il peso del primo posto si è fatto un po' sentire sul piano mentale, soprattutto perchè i ragazzi non erano di certo abituati a gestire certe pressioni, che alla lunga ti logorano».
L'arrivo di Stefano Mannu, nel mercato di riparazione di dicembre, ha sistemato decisamente la vostra situazione:
«I ragazzi hanno trovato un leader, dentro e fuori dal campo: ha messo a disposizione della squadra la sua grande esperienza e la personalità da campione maturata in tutti questi anni».
Le vostre avversarie non si sono certo risparmiate: contro la capolista tutti ci tenevano a fare bella figura:
«E' un aspetto da tenere sempre in considerazione; nella seconda parte della stagione poi i punti valgono doppio, perchè si infiamma la lotta salvezza e nessuno vuole mollare di un centimetro.
Proprio per questo – continua – dico che si tratta di un successo importantissimo, che ci permette di maturare notevolmente sul piano mentale».
La più grande soddisfazione di Cubeddu è quella di aver costruito un'intesa solidissima con la sua squadra:
«Loro hanno creduto in me e io mi sono fidato ciecamente di loro; sono riuscito a farli divertire e contemporaneamente a tenere altissima la concentrazione e il ritmo; tutti i 22 elementi con cui abbiamo iniziato la stagione sono rimasti in squadra sino alla fine, nonostante qualcuno trovasse meno spazio».
Una tappa fondamentale della vostra corsa verso la vittoria è stato il match con il Torralba, con i vostri avversari particolarmente polemici nei confronti del direttore di gara.
«Il calcio, si sa, funziona così: in alcune partite ti viene dato, in altre ti viene tolto.
Loro sono stati un avversario tostissimo, superarli ci ha regalato maggiore sicurezza nei nostri mezzi, considerando che si trattava di uno scontro diretto».
Il tecnico chiude la polemica:
«Sono esternazioni che si fanno a caldo, noi abbiamo grande rispetto del Torralba, e sappiamo che per loro è lo stesso.
Capita a tutti di subire dei torti nel corso dell'anno, ma son convinto che poi alla fine le cose si equilibrino».
I lavori per costruire la Fulgor che affronterà il prossimo campionato sono già iniziati:
«Il salto di categoria è importante, non possiamo sottovalutarlo: cercheremo di attrezzarci al meglio, rinforzandoci magari in ogni reparto con innesti di esperienza, senza dimenticare che siamo una società a costo zero, ma da parte nostra c'è la voglia di lottare, non ci demoralizzeremo».
L'ultimo pensiero va ai giocatori:
«Sono loro i veri protagonisti di questa impresa, ma senza il supporto della società e del resto dello staff tecnico tutto questo sarebbe stato impossibile».