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Tony Poma, allenatore, Carloforte
Reclamo alla Commissione Disciplinare: stop al ricorso del Carbonia o gara da ripetere

Gara persa a tavolino, il Carloforte non ci sta: «Recano era squalificato? È la Figc che doveva intervenire quando giocava a Selargius, non possiamo pagare noi ora»

Sul campo ha perso 3-2 in casa del Carbonia e sperava nella rimonta nella gara di ritorno dei 16esimi di finale della Coppa Italia, giovedì si è visto però aumentare la sconfitta a 3-0 per la decisione del Giudice Sportivo. Ma il Carloforte non ci sta e chiede alla Commissione Disciplinare che venga annullato il reclamo del Carbonia oppure che venga ripetuta la gara per un errore della Federazione. Tutto nasce dal fatto che il Carloforte di mister Tony Poma (nella foto) ha schierato domenica scorsa il difensore Gianluca Recano che mai ha scontato una giornata di squalifica maturata in una gara di Coppa Italia risalente alla stagione 2013-14 quando militava nel Tortolì. L'anno successivo giocò in Prima categoria, nel 2015-16 era tesserato con il Selargius ma prese parte ad entrambe le sfide di Coppa contro la Ferrini mentre l'anno scorso è stato nel Vecchio Borgo Sant'Elia in Prima. Da qui il reclamo del Carbonia accolto dal Giudice Sportivo (leggi l'articolo) e che permette al club sulcitano di partire da una vittoria più larga nel punteggio rispetto a quello maturato sul campo.  

 

Il Carloforte, attraverso il presidente della Polisportiva Francesco Luxoro, reclama la regolarità dello svolgimento della gara in oggetto motivando l'estraneità della società alla squalifica del giocatore. La società tabarchina si chiede «chi emette i comunicati ufficiali dei campionato di calcio in Sardegna e se tali comunicati siano considerati documenti attendibili ma, soprattutto, qual è l'organo che deve controllare i tesseramenti», perché si evidenzia che «nella vicenda Recano si omette che nella stagione 2015/16 il ragazzo ha disputato in Coppa Italia le partite Selargius-Ferrini e Ferrini-Selargius senza essere fermato. Il Carloforte non può essere punito con una sconfitta a tavolino 3-0, non ha nessuna responsabilità, i documenti ufficiali delle partite messe in evidenza non riscontrano da parte del Giudice Sportivo sanzioni di alcun genere».

 

Il presidente del ramo calcio del club carlofortino Giuseppe Buzzo aggiunge: «È la Federazione che deve garantire il regolare svolgimento delle partite. Ci è stata data gara persa perché un nostro giocatore, quando militava nel Tortolì nella stagione 2013-14, fu espulso in una gara di Coppa Italia e tale squalifica non è mai scontata negli anni successivi quando era un tesserato del Selargius. La Figc doveva prendere provvedimenti allora sul Selargius che schierò il calciatore squalificato ma queste conseguenze non può pagarle il Carloforte. Nemmeno il più abile Sherlock Holmes sarebbe riuscito a trovare una squalifica risalente a quattro anni prima. Come ha fatto a sapere il Carbonia? L'errore del Selargius mai rilevato da nessuno, lo paghiamo ora noi? Come società abbiamo controllato i comunicati ufficiali delle gare giocate da Recano col Selargius e non risultavano provvedimenti presi a suo carico. Le partite si giocano sul campo e non andando a cercare nelle scartoffie degli uffici. Il Carloforte farà il possibile per cercare di ribaltare il risultato della gara persa fuori casa 3-2, facciamo i complimenti ai giocatori del Carbonia e al suo mister, mentre la società ha compiuto un gesto antisportivo».

 

In questo articolo
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2017/2018
Tags:
Coppa Italia