L'ex attaccante dell'Olbia nel club di serie B
Giuseppe Mastinu, prima il debutto in Coppa Italia e poi la presentazione allo Spezia: «Una grandissima occasione, darò tutto me stesso. C'è un abisso dalla serie D, l'impegno sarà fisico e mentale»
Sabato l'esordio in Coppa Italia e oggi la presentazione tra i nuovi acquisti dello Spezia di Mimmo Di Carlo. Giuseppe Mastinu nel giro di tre giorni è entrato ufficialmente nel pianeta della serie B, debuttando sabato nella gara contro il Modena vinta 1-0 sostituendo all'87' Antonio Piccolo mentre oggi è stato presentato nella sala polifunzionale del C.S. "Bruno Ferdeghini" Insieme con gli altri volti nuovi degli aquilotti (Iacopo Galli, Jacopo Pagnini e Alessandro Piu).
Nell'incontro con la stampa c'era il direttore sportivo degli spezzini Pietro Fusco, che ha speso belle parole per tutti nuovi acquisti compreso l'ex attaccante dell'Olbia: «Sono tutti ragazzi scelti in un'ottica di ringiovanimento della squadra - si legge nel sito ufficiale del club - ed in possesso di qualità tecniche e mentali che possono aiutare questa rosa a migliorare; giovani duttili e pensanti, così come devono essere i calciatori al giorno d'oggi. Mastinu è un calciatore funzionale al nostro progetto tecnico, è molto motivato ed in questo campionato le motivazioni unite alle qualità tecniche possono fare la differenza». Il 24enne attaccante sassarese alla prima esperienza in un campionato professionistico parla della sua nuova avventura nel calcio che conta e del doppio salto in avanti fatto. «Ringrazio il direttore per le belle parole e per la fiducia che lui ed il mister Di Carlo hanno riposto in me - ha detto l'ex Olbia reduce da una stagione condita da 18 gol compreso quello che è falso la vittoria nella finale playoff in casa della Torres - Arrivo dal basso, questa per me è una grandissima occasione e voglio dare tutto me stesso, consapevole di avere come compagni calciatori affermati da cui devo apprendere il più possibile e che fino ad oggi mi hanno dato una grande mano; tra questo calcio e la Serie D c'è un abbiso, pertanto oltre che fisico il mio deve essere un impegno mentale costante, in modo da poter raggiungere il livello dei compagni».