La svolta: «L'arrivo di Usai è stato fondamentale»
Golfo Aranci a caccia di riscatto, Ricci: «All'appello manca ancora il Tissi»
Continua il momento d'oro del Golfo Aranci: grazie al netto 3 a 0 rifilato in casa al Mesu e Rios colleziona il sesto risultato utile, tre pareggi e altrettante vittorie nelle ultime sei uscite, e si prepara con il pieno di entusiasmo alla sfida contro il Tissi, con cui i ragazzi di mister Attilio Ricci hanno un conto aperto dal girone d'andata.
Il tecnico ritorna sulla brillante prestazione offerta dai suoi nella gara di domenica.
«Non c'è stata quasi partita, se si escludono i primi dieci minuti; siamo stati bravi a passare in vantaggio con Mulas, ma abbiamo costruito diverse occasioni anche prima del raddoppio. E' stata una partita relativamente tranquilla, considerando che si trattava di uno scontro diretto; l'abbiamo affrontata con lo spirito giusto».
Il Golfo Aranci si è reso protagonista di una metamorfosi incredibile: quella ammirata nelle prime battute del nuovo anno non ha nulla a che vedere con la squadra che ad inizio stagione ha stentato, forse, più del dovuto.
«È cambiata la mentalità: a parte Mulas, che veniva dall'Olbia, gli altri non facevano la Prima Categoria da diverso tempo, visto che militavano in campionati inferiori e quindi non erano abituati a questi ritmi.
Anche per me si trattava di una novità, quindi nel girone di andata, parlo sopratutto delle prime quattro partite che sono state un vero e proprio incubo, non siamo riusciti ad esprimerci come invece avremmo voluto, anche se sapevamo di non essere inferiori, a livello tecnico, a nessuno, ma ci mancava tanto a livello fisico e soprattutto mentale.
Dopo aver preso diversi schiaffi la situazione è decisamente migliorata (ride)».
Il tecnico fa mea culpa con grande onestà.
«Mi prendo tutte le responsabilità, visto che sono io che alleno e mando in campo i ragazzi.
Mi sono trovato, come dicevo prima, in una categoria che non conoscevo e che probabilmente ho sottovalutato, e devo ringraziare la società che mi ha comunque dato fiducia e ha creduto in me; mi ha lasciato lavorare e mi ha messo a disposizione una rosa competitiva, con dei ragazzi che si allenano duramente e che, aspetto non secondario, sanno divertirsi».
I programmi per il futuro del campionato sono chiari, a partire dal prossimo, attesissimo impegno.
«Per quanto riguarda i play-off, sappiamo che 11 punti sono tanti, abbiamo tante squadre davanti, mentre la zona play-out è solo a 8 punti.
Noi ci teniamo innanzi tutto a riscattarci delle sconfitte rimediate all'andata: all'appello manca ancora il Tissi quindi, poi ce la giochiamo partita dopo partita, senza assilli, perchè siamo davvero consapevoli di non avere niente da perdere.
La società è contenta perché stanno giocando molti ragazzi del posto come i nostri due '95, Chiocca e Fasolino.
A parte il portiere, che penso sia uno dei più esperti della categoria, la squadra è molto giovane, sotto i 30 anni.
Ormai siamo in ballo e balliamo: cercheremo di mettere in campo sempre la squadra migliore, poi vedremo cosa ne esce fuori».
I margini di miglioramento evidenziati nell'ultimo periodo sono incoraggianti e fanno ben sperare.
«Uno degli aspetti più positivi è che non stiamo prendendo gol.
Va dato, in questo senso, il giusto merito alla società, che da fine dicembre mi ha messo a disposizione Cristian Usai, il difensore che mi mancava, visto che abbiamo fatto tutto il girone di andata senza un elemento di ruolo per quella posizione.
Neanche a farlo apposta, appena è arrivato lui siamo riusciti a blindare la nostra porta, subendo appena due reti in cinque partite; in passato invece eravamo molto più insicuri e commettevamo spesso errori grossolani».