Iglesias, Marongiu spiega l'addio: «Non c'erano più le condizioni per restare ed è mancata la fiducia, prima di parlare con me hanno contattato altri colleghi»

L'incontro con la società c'è stato, la decisione di non proseguire con l'Iglesias pure ma ciò che non è piaciuto ad Andrea Marongiu è che il comunicato fatto dalla società del presidente Giorgio Ciccu (girone A di Promozione) in cui si dà notizia della non prosecuzione del rapporto, nella parte finale, dopo gli "auguri e le migliori soddisfazioni per il futuro" al tecnico di Gonnesa e al suo staff, chiude con l’auspicio "che possano crearsi le migliori condizioni affinché la legittima aspirazione di una esperienza in una categoria superiore possa divenire realtà al più presto".

«Credo - chiarisce Marongiu - non si debba confondere il fatto che un tecnico possa avere una aspirazione nell'allenare in Eccellenza dal motivo per il quale non prosegue il rapporto con la società per la quale è tesserato fino al 30 giugno. Io non ho accettato di continuare a guidare la Monteponi Iglesias perché da mesi non c'erano più le condizioni per svolgere il lavoro in modo professionale né tantomeno c'era quel rapporto di fiducia che è alla base per proseguire una certa esperienza che, sul campo, ha dato tante soddisfazioni. Sono stato chiamato dopo 8 giornate con la squadra ultima in classifica con 2 punti, abbiamo concluso al quarto posto con 46 punti e vincendo il premio di 9mila della Lega Nazionale Dilettanti per la valorizzazione dei giovani».

Su Marongiu sono forti le voci di un interessamento del Carbonia, guidato per tre anni prima dell'esperienza in rossoblù e che ora ritroverebbe proprio in Eccellenza: «La mia decisione di non restare alla Monteponi non è collegata alla categoria o alla chiamata del Carbonia. La società dell'Iglesias sta sentendo da tempo altri allenatori, uno in particolare già a metà marzo, ben prima di parlare col sottoscritto e vedere se c'erano i presupposti per continuare insieme».