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Giampaolo Murru, allenatore, Tharros
«Il mio cuore è rossoblù, il gruppo c'è e la società ha entusiasmo»

Iglesias, Murru all'esordio: «Sant'Elena forte ma bisogna partire bene, la squadra è motivata»

Di Iglesias ed ex bomber dell'Iglesias. Una volta che il tecnico Andrea Marongiu aveva rassegnato le dimissioni per problemi di salute (leggi qui), la scelta del club del presidente Giorgio Ciccu è ricaduta su Giampaolo Murru, libero da impegni dopo l'esperienza alla Tharros e motivato nell'accettare l'incarico di guidare la squadra della sua città. «Quest'anno non avevo grandi ozpioni per porter allenare - dice il neotecnico rossoblù - perché, per problemi di lavoro, potevo prendere impegni solamente con un club vicino a casa. È arrivata la chiamata dell'Iglesias ed è stato quasi naturale dire di sì, perché c'è di mezzo il cuore e ciò che provo per questi colori, ci sono le amicizie, poi la gente che mi ha dimostrato sempre stima e, non ultimo, l'entusiasmo che mi trasmette la società».

Assunto l'incarico non è mancata la chiamata al predecessore: «Ho sentito subito Andrea, intanto perché siamo amici prima che colleghi. L'ho chiamato perché, avendo saputo le motivazioni del suo addio, volevo sapere come stesse. Il calcio è una passione, un qualcosa di secondario nella vita che conduciamo, su tutto conta la salute e la famiglia. Abbiamo fatto una bella chiacchierata ma non abbiamo parlato della squadra perché per me era importante sapere da lui altre cose che nulla hanno a che fare col calcio».

 

Da mercoledì in sella e lavoro concentrato per conoscere meglio giocatori e potenzialità della squadra: «Riparto da zero, col mio staff, e nei tre allenamenti che ho svolto ho cercato di iniziare a far capire ai giocatori il mio modo di vedere il calcio. Abbiamo lavorato il più possibile, massimizzando i tempi perché ci serviva recuperare un po' di ritardo non avendo potuto fare una settimana intera. Ho trovato una squadra con grande voglia di iniziare una nuova avventura, tutti hanno risposto al massimo e questo va bene perché io stesso sono un animale quando vado in campo».

 

Gli obiettivi della società restano quelli di inizio stagione. «Non ho fatto la squadra - ricorda Murru - ma se ho accettato l'incarico è perché reputo che questa rosa può permetterci di stare nel gruppone delle squadre che ambiscono alle prime posizioni. La società mi ha dato libertà d'azione e il tempo che ci vuole per fare le mie valutazioni e, se ci sarà da intervenire, non si tirerà indietro». Murru farà l'esordio in casa contro il Sant'Elena: «Affrontiamo un avversario forte che conosco bene nei giocatori e nel suo tecnico. Ha dimostrato in queste tre gare ufficiali di passare il turno di Coppa Italia eliminando una delle più forti del campionato come la Ferrini, all'esordio in campionato ha battuto la Tharros composta da molti giocatori che ho allenato l'anno scorso. Non sarà facile perché hanno una difesa che, coi due centrali come Vignati e Pinna che stanno bene, la ritengo tra le migliori del campionato. L'attacco è giovane ma guidato da un elemento importante come Caboni. Arrivano con l'entusiasmo superiore al nostro ma sarà il campo a dare il verdetto. Per me è la prima partita, quindi un vero esordio, e voglio partire col piede giusto. La squadra ha già giocato in Coppa Italia, e non è stato un buon esordio perché non è mai bello perdere, perciò anche loro vorranno fare bene».

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2023/2024