Il tecnico: «Prima la salvezza, poi si vedrà»
Il Bonorva torna alla vittoria, Fadda traccia la rotta: «Vogliamo rompere le scatole a tutti sino alla fine»
La luce in fondo al tunnel, il sospiro di sollievo dopo una lunga crisi che sembrava proprio non dovesse finire mai; un sortilegio beffardo, un mix di sfortuna e coincidenze negative, che ha costretto il Bonorva ad un digiuno di vittorie che durava ormai da sette turni, spezzato in occasione della trasferta di Fonni, dove è arrivato uno splendido successo, 3 a 2 il finale, che ha riportato un po' di serenità nell'ambiente.
Non sono stati sicuramente giorni facili per mister Mario Fadda: la sua truppa infatti ha smarrito la rotta dopo aver disputato una prima parte di stagione ad altissimi livelli, culminata addirittura con l'aggancio al gradino più alto della classifica, ed è dunque scivolata in una lenta, progressiva, preoccupante involuzione, che rischiava seriamente di compromettere quanto di buono fatto sino a quel momento.
La sconfitta interna contro l'Usinese, parliamo dell'ultima uscita del mese di novembre, ha proiettato i bianco-rossi in una dimensione inedita, almeno per gli ultimi anni, ma ora il peggio sembra ormai alle spalle, grazie soprattutto al supporto, fondamentale, della società, e al polso fermo del tecnico. Per poterlo dire con certezza però, occorrerà aspettare ancora quattro giorni: domenica infatti al Comunale 'Checchitto Chessa' arriva la Macomerese, un confronto che oltre a mettere in palio tre punti pesantissimi, certificherà, in caso di esito positivo, l'effettiva guarigione del paziente.
«Nonostante il grave digiuno di vittorie in cui siamo incappati, la squadra, se si escludono pochissime eccezioni, non è mai venuta meno sul piano del gioco e delle prestazioni. Sicuramente – ammette Fadda - saremmo dovuti essere più cattivi in fase avanzata, ma non ci siamo riusciti». Domenica invece le cose sono andate nel verso giusto in questo senso: «Tutta la squadra ha attaccato con la giusta determinazione, in maniera perfetta direi; le parate del portiere avversario, oltre ai due pali e alla traversa colpita, una costante ormai, hanno limitato il divario nel punteggio, che sarebbe potuto essere ben più largo». Insieme ai punti, è arrivato un pizzico di fortuna, aspetto che non guasta mai. «Di solito, preferisco non nascondermi dietro a questi alibi, anche perchè nell'arco di un campionato gli episodi a favore e a sfavore si bilanciano sempre. E' vero, la palla sembrava non voler entrare in porta, mentre ad ogni minimo errore subivamo gol da parte degli avversari; nonostante tutto però conserviamo la miglior difesa del torneo, un dato importante, che non può che farci piacere».
Nelle ultime sette partite, prima della svolta di Fonni, il Bonorva ha incassato ben cinque sconfitte, ma due in particolare hanno lasciato il rammarico più grande. «Potendo, rigiocherei le sfide con Fertilia e Montalbo, magari con l'organico al completo, una cosa che purtroppo non avviene dall'undicesima giornata. E' inutile piangerci addosso, anche perchè è una situazione a cui ci siamo, gioco forza, dovuti abituare rapidamente, se pensiamo che anche in occasione della gara con l'Ilva ci mancavano tre giocatori importanti».
Il tecnico ha dovuto gestire un momento delicatissimo, soprattutto sul piano del morale. «Una situazione a cui non eravamo di certo abituati, considerando che negli ultimi due anni le cose erano sempre andate piuttosto bene. In base all'esperienza che ho maturato da giocatore, ho capito che bisogna sempre cercare di lavorare al massimo, i risultati arrivano di conseguenza, anche se i singoli episodi spesso e volentieri hanno un peso specifico altissimo. Per fortuna i ragazzi non hanno mai mollato, e la dirigenza ci è sempre stata vicina, ci tengo a sottolinearlo. Il rischio di disunirci era alto, ma i giocatori e lo staff tecnico sono stati messi nelle condizioni migliori per poter reagire, e ora, tutti assieme, stiamo uscendo fuori da questa situazione critica». Che porta in dote una lezione dura ma allo stesso tempo importante. «Nel campionato di Promozione nessuna partita è facile, lo abbiamo testato sulla nostra pelle, un percorso necessario, perchè non possiamo dimenticarci che siamo una neo promossa, e di solito il salto di categoria si paga. Stare a metà classifica dopo diciotto giornate è un risultato che probabilmente va oltre le mie aspettative di inizio stagione, eppure il campionato non è ancora finito; per ora abbiamo detto la nostra, ma vogliamo continuare a rompere le scatole un po' a tutti sino a quando sarà possibile, senza dimenticare i nostri due obbiettivi principali: salvarci con tranquillità e valorizzare i giovani. Anche domenica, ad esempio, c'erano cinque fuori quota titolari dal primo minuto». Il club ha puntato forte sui suoi talenti in erba, e sta raccogliendo le prime piacevoli conferme. «La Juniores ha vinto il mini-torneo di qualificazione con due giornate di anticipo. Sono le soddisfazioni che ci fanno andare avanti nel nostro progetto».
La prima squadra invece al momento ha 27 punti: +9 dalla zona calda, -6 da un sogno chiamato play-off. «Le nostre ambizioni, al momento, devono essere contenute. Ci accontentiamo di ricoprire il ruolo di mina vagante del torneo, daremo tutto ogni domenica con l'intento di chiudere la stagione proprio come l'abbiamo iniziata, ovvero alla grande».
La prossima sfida interna contro la Macomerese è una tappa importante per il processo di rinascita; i ragazzi di Cuscusa non vincono, tra l'altro, da otto giornate. «Incontreremo una buonissima squadra: a volte i risultati non rispecchiano le prestazioni e il reale valore di un gruppo. In questo momento stanno incontrando qualche difficoltà di troppo, ma nemmeno il Bonorva è in forma smagliante. Quello che è sicuro, è che vogliamo tornare alla vittoria in casa, non accade da diversi mesi; rispettiamo tutti, ma non possiamo sbagliare, anche perchè è di fronte al nostro pubblico che costruiamo le nostre fortune». Fadda dovrà ancora fare i conti con le assenze: «Ci sto facendo l'abitudine; nell'ultima uscita mancavano Cossu, i due Carta e Lepori, tutti giocatori fondamentali, ma chi scende in campo saprà dare il massimo. Arriviamo al confronto con la giusta carica, vogliamo dimostrare di saper ancora giocare bene a pallone».
Per quanto riguarda la vittoria finale, il tecnico sospende il pronostico: «Il turno di domenica potrà dire qualcosa in più in questo senso. Sette punti di distacco sono tanti, soprattutto per una squadra costruita per raggiungere quell'obbiettivo. Da qui a dire che il campionato è chiuso ce ne passa, ma non significa allo stesso tempo che si sia riaperto: credo che le prossime gare saranno decisive».