Salta al contenuto principale
Il Bosa a caccia di riscatto in Coppa, Salvatore Carboni: «Cercheremo di segnare subito per non correre rischi»
Sul campionato: «Ci aspettano quattro finali»

Il Bosa a caccia di riscatto in Coppa, Salvatore Carboni: «Cercheremo di segnare subito per non correre rischi»

E' una settimana decisamente particolare per il Bosa: per quanto riguarda il campionato, domenica è arrivata la seconda sconfitta di fila contro il Guspini, dal sapore amarissimo soprattutto per come è maturata, dopo quella interna rifilata dal Carloforte, un fatto mai capitato quest'anno, che ha permesso alla Monteponi Iglesias di agganciare il secondo posto, con la lotta per i play-off che si infiamma improvvisamente e rischia di risolversi soltanto nelle ultime battute; la Coppa Italia invece offre un'immediata possibilità di riscatto, grazie alla sfida in programma nel pomeriggio con la Macomerese, si parte dal 2 a 0 dell'andata in favore dei rosso-blù, che vale per l'accesso alla finalissima. Spetta proprio a Salvatore Carboni, punto di riferimento sia dal punto di vista tecnico-tattico che sul piano caratteriale, risollevare il morale della squadra e caricare al meglio i suoi in vista degli impegni decisivi che valgono una stagione intera.

«Si tratta sicuramente del momento peggiore da quando sono arrivato a Bosa – ammette -: dispiace soprattutto perchè domenica non meritavamo di perdere, ma purtroppo abbiamo commesso dei piccoli errori che in definitiva hanno condizionato la partita; rimanere in nove in un confronto tutto sommato corretto è un regalo di cui gli avversari non avevano di certo bisogno». La sfida è stata decisa dal calcio di rigore trasformato da Umberto Festa. «Frutto di un calo di tensione, pagato a caro prezzo. La sfortuna poi ha voluto che la punizione di Mattiello, praticamente allo scadere, terminasse sul palo. Peccato, perchè sul piano del gioco e su quello tattico non siamo stati inferiori, anzi; il risultato ci penalizza più del dovuto». Discorso simile può essere fatto anche per la gara con il Carloforte: «Stavamo gestendo piuttosto bene il match: abbiamo sfiorato il gol, la palla ha colpito clamorosamente il legno e sulla successiva ripartenza siamo passati in svantaggio. Ci siamo complicati il cammino con le nostre stesse mani, dilapidando i sei punti di vantaggio nei confronti della diretta inseguitrice; ora si è azzerato tutto, le prossime quattro gare saranno altrettante finali. Dobbiamo cercare di mantenere la calma: il futuro è nelle nostre mani, siamo in piena corsa per il secondo posto; non è cambiato poi molto, con l'unica eccezione che ormai non possiamo più sbagliare».

Dal punto di vista psicologico non è un periodo facile, ma c'è poco tempo per piangersi addosso, e Carboni lo sa bene. «Tra di noi parleremo poco dell'ultima uscita, perchè oggi scendiamo nuovamente in campo: dico sempre ai ragazzi che il calcio spesso ti offre la possibilità di un pronto riscatto; la semifinale contro il Macomer, una sorta di derby, per noi è l'occasione migliore per mandare giù il boccone amaro e goderci la Pasqua in tutta serenità. Per il resto, non posso rimproverare niente ai ragazzi: stanno facendo qualcosa di clamoroso, ma sarebbe un peccato, come si dice, andare a Roma e non vedere il Papa».
Mancano appena 90' per l'approdo ad una finalissima storica
: il Bosa parte dal 2 a 0 maturato all'andata. «Tra i difetti di questa squadra, c'è anche l'incapacità di gestire le partite; cercheremo dunque di fare gol nella prima parte per non correre rischi. Non ci presentiamo al meglio per via di qualche defezione, anche piuttosto importante, ma sono sicuro che chi scenderà in campo farà bene, come è sempre capitato sino ad ora. Anche domenica ad esempio, il contributo di giocatori che stavano fuori da diverso tempo è stato eccezionale, quasi perfetto direi».
Una volta archiviata la semifinale, la sosta pasquale permetterà di ricaricare le pile. «Arriva proprio nel momento giusto, anche a livello personale: ho rimediato uno stiramento nell'incontro con il Carloforte e conto di approfittarne per riprendermi al meglio, così da essere pronto, magari, per dare tutto nel confronto con il Sant'Elena. Cercheremo di presentarci al top della forma, sia sul piano fisico che mentale, per continuare a sognare assieme ai nostri tifosi, a cui vogliamo regalare questa soddisfazione immensa».

L'impresa, comunque, non è delle più semplici: «L'Orrolese non ha ancora sferrato il colpo decisivo al campionato, è ancora tutto in gioco, un aspetto che aumenta lo spettacolo. Ci dispiace aver rallentato la nostra marcia, ma è bello che ci siano così tante squadre in corsa. Il Guspini è una compagine tosta e quadrata, per noi sarà difficilissimo avere la meglio sul Sant'Elena; penso comunque che molto si deciderà in occasione della partita con la Monteponi. Noi abbiamo l'ultima in casa proprio con i ragazzi di Carracoi: sicuramente vorranno chiudere il discorso prima, in caso contrario, sarà una battaglia sino all'ultimo respiro per play-off e vittoria finale. Non ci tiriamo indietro: siamo pronti a dire la nostra, guai se non fosse così».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna
10 Ritorno
11 Ritorno
Girone A