Il Buddusò ad un punto dalla meta, Terrosu: «Da giocatore vinsi qui in Promozione, farlo da tecnico ha un sapore speciale»

Un solo punto divide il Buddusò dal ritorno in Eccellenza dopo 22 anni. La matricola del girone B di Promozione vive una seconda esaltante stagione e il suo condottiero, il mister Ferruccio Terrosu, sta per concedere il bis dopo aver dominato anche lo scorso anno in Prima con 28 vittorie su 32 partite e due sole sconfitte. Al momento, dopo 31 giornate, gli azzurri guidano la classifica con 70 punti e un vantaggio di nove lunghezze sull'Usinese quando mancano 270' al termine. Basta dunque un pareggio a Luogosanto - terza a pari punti col Coghinas - per far scattare la festa o, indirettamente, anche una non vittoria dell'Usinese a Sennori.  

«Abbiamo quest'altro impegno importantissimo con il Luogosanto - dice mister Terrosu - altra squadra di vertice e attrezzatissima, 
e quindi ci stiamo preparando alla partita, come tutte le settimane».

Scenderete in campo per vincere o farete qualche calcolo?

«Io credo che tutte le squadre scendano in campo per vincere e lo faremo anche noi come è giusto che sia. Non è che ci siano da fare troppi calcoli, nonostante a noi manchi un punto per la vittoria finale. Siamo concentrati sulla gara di Luogosanto e cercheremo di schierare, al momento,  la miglior formazione»

Come state vivendo l'attesa, sentite un pizzico di tensione?

«La stiamo vivendo benissimo. C'è il giusto entusiasmo però siamo consapevoli che i risultati che sono stati ottenuti sono arrivati perché siamo rimasti sempre con i piedi per terra. Ci siamo concentrati esclusivamente a fare bene il nostro lavoro e, quindi, bisogna continuare così sino alla fine, a prescindere da tutto e a prescindere da quella che è la nostra posizione in classifica. Noi abbiamo il nostro percorso da portare avanti e, soprattutto, da ultimare, questa è la cosa più importante. Se ci sarà da festeggiare, allora festeggeremo»

Il Buddusò manca da 22 anni dall'Eccellenza, che significato avrebbe in più questa promozione?

«Personalmente ha un significato molto ma molto particolare perché, da giocatore,  fui uno dei protagonisti della stagione in cui vincemmo il campionato di Promozione e salire così per la prima volta in Eccellenza. Vincere il campionato, anche da allenatore, è chiaro che avrebbe un sapore speciale»