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Giuseppe Meloni, attaccante, Budoni
Ferrini e Carbonia stendono Ossese e Taloro, Ghilarza rimontato

Il Budoni s'impantana a Iglesias e il Latte Dolce lo agguanta, il Li Punti vede la salvezza, S.Elena nel baratro

Dal Sulcis Iglesiente arriva il rimescolamento delle carte nella corsa alla serie D con Carbonia prima e Iglesias poi che fermano sul pari il Budoni e permettono al Latte Dolce, vincente con Ghilarza e Arbus, in entrambi i casi per 4-1, di riassorbire il -4 in classifica e ora galluresi e sassaresi si giocano la volata nelle ultime sette giornate di campionato. E nell'ultimo mese e mezzo si vedrà se il San Teodoro, che ha riposato, potrà dimezzare lo svantaggio da una delle due leader per tenere aperta la corsa playoff. Sui galluresi non accorcia il Ghilarza, rimontato nel finale dal Monastir, e allora - per il quarto posto - lottano insieme con i guilcerini sia Ossese che Taloro uscite sconfitte dai confronti diretti con Ferrini e Carbonia che si inseriscono in questa lotta. Non fa meno rumore la corsa per non retrocedere, specie per i successi esterni di Li Punti e Nuorese, coi sassaresi vincenti a Villacidro e ora ad un punto dalla salvezza diretta, e i barbaricini vittoriosi col Sant'Elena che restano in ballo per i playout e portano dentro i quartesi nella zona caldissima con la sesta sconfitta di fila.

 

Il Budoni si impantana ad Iglesias e in un campo pesante per la pioggia dedl fine settimana che rende impossibile le giocate lineari e in velocità. La capolista trova, però, un avversario forte, motivato e ben messo in campo che non lascia spazi agli attaccanti e al sorvegliato speciale Meloni sempre pronto a colpire in ogni palla vagante ma stretto nella morsa di Cassini e Raponi. Per di più la squadra di Marongiu ha gamba e forza per andare in pressing (con l'ex Capellino e Illario) sin dalla costruzione bassa dell'azione dei galluresi costringendo i difensori ad alzare spesso la palla. Nel primo tempo poche occasioni, nella ripresa i rossoblù si vivacizzano con l'ingresso dell'altro ex Kassama che prova a sfruttare la velocità e, per poco, non beffa Faustico con un colpo sotto in "estirada". La squadra di Cerbone cresce nel finale, Meloni costringe Cassini al fallo da ultimo uomo e lascia i dieci i suoi negli ultimi dieci minuti: la violenta punizione di Raimo svernicia i guantoni di Guddo, a Meloni viene annullato un gol per fuorigioco e le ultime mischie non portano al gol risolutivo che il bomber nuorese aveva trovato con Arbus e Carbonia. Lo 0-0 finale permette al Latte Dolce di agganciare nuovamente la vetta con la squadra di Giorico che ha reagito davvero bene al ko nello scontro diretto come testimoniano i 10 punti conquistati nelle 4 gare successive senza poter disporre della coppia d'attacco brasiliana Piassi (squalificato sei turni) e Padovani (per due gare fermato dal Giudice Sportivo e per altre due in panchina senza mai entrare un minuti). E nel campo di Arbus, che una settimana prima aveva visto proprio il Budoni vincere in rimonta con gol di Meloni nel recupero, i sassaresi dimostrano la proprio superiorità calando il poker. Apre le marcature, dopo 6’, Marcangeli che sfrutta alla perfezione l'assist di Scognamillo su lancio da sinistra di Canu. Al 21’ c'è il raddoppio di Cabeccia che, in area di rigore, riceve palla da Piga, si fa largo e batte il portiere Pilloni. Si va al riposo coi tentativi dalla distanza di Piga e quello di Grassi di poco alto sulla traversa. Nella ripresa l’Arbus cerca di rientrare in gara ma gli ospiti chiudono i conti a metà frazione con Tuccio, che insacca la respinta di Pilloni su Olivera, e poi Cabeccia trasforma il rigore che si conquista Scognamillo. La squadra di Giorico allenta la presa e si concede una sbavatura col gol della bandiera dei granata a firma del solito Galloni.

 

Il San Teodoro ha potuto rifiatare un attimo e capire che il suo terzo posto, al momento, è poco avvicinabile dal Ghilarza che, contro il Monastir, segna a metà di ogni frazione con Vinci (su rigore) e Zappino ma non argina il finale veemente della squadra di Madau che ci crede fino all'ultimo e impatta la sfida con le reti di Cannizzaro e Melis su rigore. I ragazzi di Cirinà riscattano a metà il doppio insuccesso esterno con Villacidrese e Latte Dolce e si riscoprono fragili in difesa con 10 gol subiti in 270' di gioco. I campidanesi, invece, sono più che mai vivi e in lizza per la corsa salvezza. Cadono in trasferta sia il Taloro che l'Ossese permettendo a Carbonia e Ferrini di riaccorciare in classifica e formare un quintetto in lotta per il quarto posto.  I gavoesi tengono bene il campo per un tempo ma, ad inizio ripresa, cedono le armi nel giro dei primi dieci minuti di gioco quando al 4' Muscas si conquista il rigore che Monteiro trasforma per il gol del vantaggio mentre al 10' Fabio Mastino insacca la sfera con un diagonale deviato. I barbaricini provano a dimezzare lo svantaggio con Fois e Soro, poi perdono Castro per espulsione e il finale è gestito in scioltezza dai sulcitani che chiudono la gara con sei fuoriquota in campo. I bianconeri di Sanna hanno il torto di non far gol nella prima parte del match in cui creano le migliori occasioni, in quella più evidente super Manis nega il gol a Virdis. Poi arriva il rigore per i cagliaritani con Podda che realizza ma l'arbitro annulla per un doppio tocco di scarpetta (destro-sinistro). Prima del riposo ancora Manis salva sulla girata di Virdis, Nella ripresa Pinna gioca la carta che si sta rivelando sempre più vincente, ossia l'esperto Figos: classe 1984 e fiuto del gol innato perché gli bastano 3' per insaccare in acrobazia la palla messa in area da Usai su punizione. Per la terza volta il bomber pirrese regala la vittoria ai suoi dopo Lanusei e Monastir. 

Per Calangianus e Bosa arrivano due pareggi in trasferta che vogliono dire salvezza ormai certa. Per entrambe è probabilmente una vittoria mancata ma, dall'altra parte, c'erano due avversari più motivati perché impegnati nella corsa ad evitare i playout. Più invischiato il Lanusei che sfiora il vantaggio con Musso (salva Ongaina) ma poi si salva sul diagonale di Ferrari fermato dal palo mentre, a 5' dal riposo, il centrocampista giallorosso col vizio del gol va a segno questa volta con l'aiuto del legno che fa da carambola per insaccare la palla alle spalle di Mastrangelo. Nella ripresa arriva il raddoppio di Barbuio con un bel sinistro volante per l'ex Tortolì quasi in clima derby ma la squadra di Masia ha la forza dentro per reagire. Spizzata di Paulis sulla punizione di Loddo per rientrare in gara e, 2' dopo, colpo di testa di Rako per il gol del pari. Nel finale ancora Rako e Loddo sfiorano la rete del clamoroso sorpasso. Ai planargiesi, invece, non sono bastati cinque gol per avere la meglio sulla Tharros in una sfida che sembrava già chiusa dopo appena 12' col tris calato da Di Angelo, Imoh e Paolo Carboni. Ci pensa Andrea Sanna a riaccendere una speranza che, ad inizio ripresa, colgono Atzori su rigore e Mattea nei primi 7'. Si torna in parità ma, a metà frazione, i rossoblù scattano avanti con Marco Carboni. Il finale è acceso: al 36' Andrea Sanna firma il 4-4 ma, 3' dopo, altro vantaggio esterno con Imoh, a due minuti dal novantesimo Calaresi chiude il festival del gol. La squadra di Nulchi fa un altro piccolo passo verso la salvezza.

E ora si entra dentro la bagarre perché, detto del Lanusei che non sa più vincere, la Villacidrese ricade in fallo e lascia strada aperta al Li Punti mentre il Sant'Elena è in una crisi profondissima e viene trafitto anche dalla Nuorese. I mediocampidanesi di Mannu volevano riscattare il ko di Monastir ma devono subire inseguire gli avversari avanti, dopo 2', col solito Ruiu questa volta abile nell'inserimento a sinistro chiuso con un diagonale vincente. Palermo ha la possibilità di impattare subito con il rigore procurato da Alfarano ma Secchi si ripete e, dopo quello parato a Podda (Ferrini) di mercoledì, si oppone alla trasformazione dell'argentino. A quel punto Fini ne approfitta per il raddoppio con un mancino a fil di palo. Prima del riposo ancora Alfarano è bravo a conquistarsi il secondo rigore che Palermo questa volta insacca toccando quota 20 in campionato e staccandosi da Caddeo. Ad inizio ripresa rimonta completata con l'angolo di Alfarano e lo stacco aereo di Caballero. La squadra di Salis, però, vive un gran momento e cerca il nuovo vantaggio con Lemiechevsky ma Cirronis salva sulla linea, a 10' dal termine Troisi insacca una palla vagante sulla punizione di Val e sessanta secondi dopo Lemiechevsky batte Quiriti. Sassaresi devastanti nelle ultime cinque giornate (13 punti) e ad un passo dalla salvezza diretta. Quella che vede sempre più svanire il Sant'Elena giunto al sesto ko di fila contro la Nuorese. La squadra di Piras è attanagliata dalle paure di una crisi evidente e rischia ad inizio gara quando Cocco potrebbe segnare da pochi passi ma Tirelli sventa la minaccia e quando Di Nardo non centra lo specchio di porta da posizione invidiabile. Poi si svegliano i quartesi e l'ex Ragatzu, di testa, impegna Scarcella. Più grave l'errore dell'indimenticato bomber verdazzurro che, al culmine di una ripartenza avviata da Mura, calcia addosso a Scarcella. Nel recupero cartellino rosso per Tiddia e Littarru. Gara equilbrata chi segna per primo può portarsela via. Prima dell'ora di gioco ancora Ragatzu sfiora il gol di testa poi mister Picconi gioca la carta Dem che, dieci minuto dopo il suo ingresso, firma il vantaggio. Saltano gli schemi, i bianconverdi perdono anche Porcu (espulso) rischiano su Cocco e sfiorano ancora il pari ma nel finale il sigillo lo mette Cocco. La Nuorese spera ancora, il Sant'Elena è nel baratro con lo spettro della retrocessione diretta che si fa avanti perché viene scavalcato dal Li Punti e raggiunto dal Monastir oltre al riposo del prossimo turno che può portare ad altri cambi in panchina.   

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2022/2023
Tags:
32ª giornata