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Michele Pulina, attaccante, Calangianus
Il bomber: «Bravi a battere Tergu, Budoni e Castiadas. Il Tortolì vince sempre? Merito di Loi»

Il Calangianus vola, Pulina segna e fa da chioccia: «Squadra giovane e tecnica, abbiamo un passo in più ma ora viene il difficile, non fermiamoci»

Sei gol nelle ultime cinque partite. Michele Pulina si è messo in moto e non vuole fermarsi. Come il Calangianus, autentica rivelazione di questo inizio campionato se non altro perché sta reggendo benissimo il passo della capolista inarrestabile Tortolì, distante appena due punti, e sta prendendo un buon margine di vantaggio (5 punti) sulle inseguitrici Budoni e Tergu. E, soprattutto, sul Castiadas, l'altra corazzata data in sede di pronostico tra le squadre pronte al salto in serie D, fatta scivolare a -8 dai galluresi e battuta nettamente 4-1 nella sfida di domenica scorsa con lo zampino del bomber sassarese autore di una doppietta. «Un punteggio così rotondo non me l'aspettavo - dice il bomber classe 1980 - il 3-0 era più veritiero, loro hanno segnato il 3-1 quando siamo calati un po' mentalmente ma poi in contropiede abbiamo fatto il quarto gol. Sinceramente mi aspettavo di più da loro, anche se Scotto è un tecnico bravo e si vede che avevamo un'idea di gioco, ma noi in questo momento abbiamo un passo in più, siamo consapevoli che dobbiamo dare il 110% per ottenere i risultati positivi».

 

Vittoria dopo vittoria il Calangianus tiene il passo del Tortolì con risultati convincenti specie nelle ultime tre gare

«Il calendario non ci ha dato una partenza facile, siamo stati bravi gara dopo gara a prevalere sugli avversari consapevoli del fatto che è il campo a parlare e decidere. Abbiamo fatto una grande gara e giocato ad armi pari col Tergu che ritengo essere un avversario forte, così come il Budoni che si è anche rinforzato. Sul campo siamo riusciti a dimostrare di essere più forti di entrambe e del Castiadas, una superiorità frutto del gioco, delle occasioni create e della compattezza di squadra. Superati questi test, per me, arrivano le gare più difficili perché incontriamo squadre che hanno bisogno di fare punti per aggiustare la propria classifica»

Che insidie può dare la gara contro l'Orrolese?

«Tutte le insidie del caso, perché sarà una trasferta lunga, l'avversario è forte e non merita l'attuale classifica. Per potenzialità la squadra sarcidanese può stare a ridosso di quelle che puntano ai playoff, ha giocatori importanti come Cirina in difesa ed Ezeadi a centrocampo, è una matricola e non ha pressioni ma ha bisogno di fare punti»

Più difficile la vostra trasferta o quella del Tortolì a Valledoria?

«Più la nostra, anche se il Valledoria si sta riprendendo. Poi è normale che gli ogliastrini pensino che per la legge dei grandi numeri non possono vincere sempre. Ai miei compagni ho detto che non abbiamo fatto ancora niente e perdiamo domenica il nostro filotto di sei vittorie di fila non avrebbe lo stesso valore. Dobbiamo vincere per dare continuità»

Non stupisce il rendimento degli ogliastrini men che meno a Pulina che conosce Francesco Loi e diversi giocatori ex Lanusei

«Senza dubbio il Tortolì è di un'altra categoria e arriverà fino in fondo, ma è al pari di altre avversarie. Fanno bene a dire che il campionato non è chiuso e tenere la soglia mentale alta, inutile fare i nomi dei giocatori che compongono la rosa perché dovrei elencarli tutti. Vanno fatti i complimenti a Loi e al suo staff, che conosco bene. Checché se ne dica del mister, io l'ho trovato una grande persona, che fa giocare bene la squadra e sa stimolare i giocatori appagati da carriere importanti a continuare a vincere. In tribuna tutti sono allenatori, io ho fatto 16 anni di calcio e ho conosciuto allenatori bravi, personalmente reputo mister Loi uno che capisce di calcio che cura il lato tecnico e umano. Tortolì è da anni che prova a fare qualcosa di imporante, non era scontato che facessero 7 vittorie su 7 gare, le avversarie non sono da meno, chi più chi meno ha giocatori importanti, nel Castiadas ci sono Borrotzu, Sias e Cordeddu, nel Tergu Falchi, Spinola e Cherchi, l'Atletico Uri ha Tedde, Puddu e Chelo, nel Budoni Fideli, Meloni, Gavioli e ora ha preso altri due attaccanti. Perciò dico che mister Loi è bravo, le squadre forti vincono domenica dopo domenica, ad agosto nessuno ha mai vinto i campionati»

Anche il Calangianus si pensava fosse all'altezza delle grandi ma non con questi numeri: seconda difesa con 4 gol subiti e secondo miglior attacco con 17 gol fatti

«Siamo sorpresi noi stessi di questi numeri. Il gruppo è nuovo e siamo giovani, giochiamo con il 99' Mossa in attacco che ha grandi potenzialità e in zona gol non ha la timidezza di un 17enne, però non bisogna mettergli pressione, ci sta anche che si prende una pausa fisiologica. Bisogna fare i complimenti anche al nostro tecnico Alessandro Sassu che è stato bravo a plasmare il gruppo e a farlo rendere in poco tempo, in campo è come se ci conoscessimo da tanto, ci troviamo nelle giocate. Siamo contenti di proporre un buon calcio, non facile da vedere per queste categorie, perciò dobbiamo essere gelosi di quello che stiamo facendo»

Calangianus sta iniziando a stringersi intorno alla squadra 

«Io viaggio da Sassari con Urgias e Carboni, siamo contenti di aver riportato entusiasmo al Signora Chiara, si percepisce che i tifosi e i dirigenti sono contenti per le prestazioni e ti fanno i complimenti perché dopo tanti anni vedono una squadra che fa divertire»

Siete un po' una squadra atipica, dal centrocampo in su piccoli, veloci e tecnici

«Sì è vero, abbiamo tutti piedi buoni con l'unico handicap della fisicità, ma se sai giocare a calcio i centimetri contano meno, poi è chiaro che se al Tortolì concedi 20 palle inattive ti fanno matematicamente gol. Siamo una squadra rognosa, formata da giocatori che arrivano da campionati non fatti benissimo e poteva essere un rischio, non abbiamo attaccanti di peso e neanche un incontrista puro ma siamo in linea coi tempi, a partire dal portiere che deve giocare la palla coi piedi»

In questo contesto anche Pulina rende al massimo, lo dimostrano i 6 gol segnati nelle ultime 5 gare

«Sto funzionando io e anche il contorno, se non faccio la giocata c'è un altro compagno pronto a farla, io ci metto l'esperienza per liberare i compagni. Sappiamo di giocare bene con le verticalizzazioni e siamo intelligenti nel capire i nostri pregi, i fatti lo dimostrano. Se invece buttiamo palle alte in avanti allora rendo meno; infatti con l'Uri, che ha una classifica bugiarda, abbiamo fatto molti lanci e non ho segnato. C'è da dire anche che era la prima partita, il campo bagnato per la pioggia e noi ci dovevamo scoprire come squadra. A livello realizzativo cerco di dare continuità, di farmi conoscere a Calangianus e, a 36 anni, è bello essere considerato un punto di riferimento»

Per la corsa al titolo di capocannoniere Nieddu è avvisato?

«Marco è partito troppo forte per mettermi ad inseguirlo ma c'è da dire che faccio calcio da tanti anni, gli stimoli sono importanti e lui me ne sta dando. In questa lotta a distanza e col fatto che visto che ha già segnato 10 reti ti tiene voglioso di far gol. Vediamo dove potrò arrivare anche se in carriera ho sempre pensato più alla squadra che al bottino personale; sono consapevole di dover stare sul pezzo alla mia età, l'obiettivo ogni anno è arrivare sempre a 10-15 gol perché vuol dire che Pulina sta giocando in una squadra di medio-alta classifica»

Gol al Bosa, Ferrini e Budoni, doppietta al Castiadas ma anche quello dell'ex col Tergu...

«Sono contento di averla vinta e di aver fatto gol, ci tenevo a segnare perché a Tergu credo di aver fatto bene in mezzo campionato e non ho ricevuto un minimo di riconoscimento. Ma ci siamo chiariti con chi dovevo farlo»

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2016/2017
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