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Andrea Marongiu, allenatore, Carbonia
«Peccato per quelle tre sconfitte, evitabili con più attenzione»

Il Carbonia incomincia a correre, Marongiu: «Contro Carloforte e Arbus ho visto ottime cose, le vittorie ci servivano per il morale, ora continuiamo così»

Il Carbonia piazza una delle vittorie più importanti di questo avvio di stagione, l'1 a 0 casalingo rifilato alla corazzata Arbus grazie alla zampata di Lintas, che ha un sapore ancora più gustoso perchè arriva quattro giorni dopo il colpo grosso di Carloforte. I minerari stanno ritornando ad esprimersi a livelli altissimi per quanto riguarda il gioco, la personalità e il carattere, e la classifica incomincia a sorridere: sono dieci i punti conquistati sino ad ora dai ragazzi di Andrea Marongiu (nella foto a sinistro con il tecnico dell'Arbus Nicola Agus), il quale chiede ancora un pizzico di pazienza per poter affinare tutti i meccanismi tattici della squadra, sensibilmente rinnovata rispetto al passato, soprattutto per quanto riguarda il reparto avanzato. Il tecnico ora si aspetta conferme importanti da parte dei suoi: la trasferta di Barisardo non sarà sicuramente una passeggiata, ma i bianco-blu hanno tutte le carte in regola per aggiungere un tassello pesante alla striscia di risultati positivi.

«Contro l'Arbus abbiamo disputato una grande partita, confermando l'ottima prestazione offerta tre giorni prima a Carloforte. I ragazzi hanno corso tanto, mantenendo una buona intensità di gioco, che era in sostanza quello che ci eravamo preparati a fare durante la settimana; per questo dico che ho ricevuto tutte le risposte che mi aspettavo. Il gol, ad esempio, è nato da una bellissima discesa del nostro esterno basso, un'azione praticamente perfetta. Queste due vittorie ci servivano perché non stavamo andando bene, anche se il calendario non ci ha agevolato. Nelle prime uscite abbiamo incontrato tutte le squadre candidate per la vittoria finale: Siliqua, Carloforte e appunto Arbus».
Tre le sconfitte rimediate sino ad ora, contro Sant'Elena, Siliqua e Seulo. «Immeritate, a voler essere sinceri, ma nel calcio, si sa, gli episodi pesano tantissimo. Potevamo strappare almeno un pareggio, ma abbiamo fatto dei grossi regali agli avversari».

Nelle ultime uscite però il Carbonia ha cambiato letteralmente marcia. «Non erano sicuramente due partite semplici, perché quando ti manca la sicurezza e i punti non arrivano paghi soprattutto sul piano dell'autostima. Ed invece a Carloforte abbiamo disputato una partita fantastica, dopo i segnali positivi arrivati in Coppa Italia. Domenica sono stato stupito, in positivo, dalla grande concentrazione con cui i ragazzi hanno affrontato la gara, che siamo riusciti a controllare con buona personalità per tutto l'arco dei novanta minuti. Loro hanno avuto una occasione enorme con Falciani al 94', è vero, ma noi possiamo recriminare per aver fallito il raddoppio diverse volte: nella ripresa Konatè ha sparato fuori da pochi metri, per non parlare poi della traversa colpita di testa da Foddi. Va comunque bene così, ciò che più mi interessa è vedere il gruppo in forma, stiamo finalmente raggiungendo una condizione atletica brillante, i ragazzi mi seguono, continuiamo su questa strada».

Il tecnico preferisce non forzare la mano. «Come in passato, non abbiamo particolari obiettivi, un discorso che vale a maggior ragione per quest'anno. Abbiamo cambiato tanto, soprattutto in avanti: non è stato facile fare i conti con le partenze di Contu e Serra al Latte Dolce e quelle di Demontis e Uccheddu, che hanno preferito accasarsi altrove. Quando ti ritrovi tanti giocatori nuovi in rosa hai bisogno di un po' di tempo in più, che paghi in termini di risultati, principalmente all'inizio della stagione. Per quanto ci riguarda comunque continuiamo a vivere alla giornata, senza assilli».

La prossima trasferta di Barisardo nasconde tantissime insidie; Marongiu presenta la sfida. «Ai miei ripeterò le stesse cose che ho detto venerdì prima del match con l'Arbus. Le vittorie, specialmente quelle esterne, ti danno entusiasmo e allegria, ma se pensi che i risultati arrivino senza passare per la prestazione commetti un grosso errore. Serve la giusta dose di serenità e convinzione, ma poi conta quanto sudore metti in campo la domenica. Contro il Barisardo in questo senso sarà una sfida delicatissima, se ci presentiamo all'incontro senza la necessaria umiltà rischiamo seriamente di fare brutte figure. Del resto abbiamo appena dieci punti, mica trenta, per questo dico che dobbiamo mantenere i piedi per terra».
Il campionato corre sui binari dell'equilibrio: ogni giornata riserva diverse sorprese. «Di solito le squadre che occupano le posizioni più basse della classifica accusano un gap sostanziale rispetto alle formazioni di punta, ma quest'anno non sta avvenendo: domenica il Vecchio Borgo ad esempio ha strappato un punto alla San Marco, che è una delle compagini meglio attrezzate del torneo. Lo stesso Arborea sta confermando che non ci sono risultati scontati. A parte l'Andomeda, tutte le altre stanno mettendo in cassaforte diversi punti, la classifica è cortissima, con sei-sette squadre che orbitano nelle prime posizioni, a partire dal Seulo, che non so quanto possa essere una sorpresa, considerando che in organico può contare su diversi ragazzi che due anni fa hanno vinto il campionato di Promozione con la maglia dell'Orrolese».

Il Carbonia, dal canto suo, fa registrare un equilibrio perfetto tra gol all'attivo e quelli subiti. «La fase arretrata, soprattutto nell'ultimo periodo, sta andando piuttosto bene: basti pensare che su otto reti, cinque sono arrivate su calcio piazzato. Nelle ultime due gare abbiamo mantenuto l'imbattibilità, contro il Seulo invece abbiamo praticamente regalato un calcio di rigore, pagando a caro prezzo una leggerezza; tra l'altro a commettere quell'ingenuità non è stato un giovane, ma un anziano. Per il resto io lavoro molto, sin dai primissimi giorni di preparazione, sui movimenti dei quattro dietro e ora stanno arrivando le prime soddisfazioni: ci siamo trovati davanti giocatori del calibro di Corona, Sanna, Lazzaro, Festa, Flumini e Picciau ma siamo stati bravissimi a limitare al massimo i danni». Discorso diverso per la manovra offensiva. «Creiamo puntualmente varie occasioni, ma sbagliamo ancora troppo, spesso in maniera clamorosa. Siamo comunque sulla strada giusta: non ci resta altro da fare che aumentare il numero delle potenziali palle gol, a volte va meglio in questo senso, altre volte meno: siamo un po' al di sotto delle nostre potenzialità in questo senso, dovremo creare più presupposti per presentarci con più continuità in area avversaria».

In questo articolo
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2017/2018
Tags:
Promozione
Girone A