Salta al contenuto principale
Carloforte
«Il Sant'Elena cerca il riscatto, decisivi testa e concentrazione»

Il Carloforte corre a caccia della vetta, Comparetti: «La vittoria sul La Palma bella e importante, la stagione si deciderà nel ritorno e noi possiamo puntare in alto»

Grazie alla seconda vittoria di fila, l'1 a 0 casalingo ottenuto nell'ultima uscita contro il La Palma, il Carloforte si lascia alle spalle la prima e sino ad ora unica sconfitta rimediata in campionato nel match contro il Carbonia. I tabarchini stazionano attualmente nella terza posizione in classifica, a sole due lunghezze dalla vetta occupata dal Seulo: procede tutto secondo i piani, dunque, per Massimo Comparetti, subentrato a stagione in corso al posto del dimissionario Tony Poma, alla vigilia della quarta giornata, con il tecnico che si è trovato a guidare un'autentica fuori serie, costruita per orbitare nei piani alti della classifica, con il sogno, nemmeno tanto segreto, di centrare il salto di categoria. Per farlo però, servirà continuare a spingere al massimo, a partire dalla prossima sfida, tutt'altro che facile, contro un Sant'Elena in crisi di risultati ma che tenterà di riscattarsi proprio al cospetto di una delle squadre più forti del torneo.

«Lavoro con questa squadra da quasi un mese ormai, ho ovviamente cambiato qualcosa rispetto al mio predecessore, ogni allenatore ha i suoi metodi e i suoi modi di trasmettere le proprie idee, serve del tempo per ottenere le risposte giuste, ma non mi posso assolutamente lamentare per quanto fatto sino ad ora».
Domenica è arrivata la seconda vittoria di fila, la numero cinque in stagione, che vale per il terzo posto a quota 17. «Il La Palma si è confermata una formazione quadrata; conosco mister Madau, abbiamo fatto il corso da allenatori assieme: è innanzitutto una grande persona, oltre che un tecnico validissimo che sa far girare al meglio i suoi». Comparetti analizza nel dettaglio la prestazione dei rosso-blù. «La gara è stata condizionata dal forte vento, ma nonostante tutto nel primo tempo abbiamo costruito due ottime occasioni per passare in vantaggio con Curreli, che ci ha provato con due tiri da lontano, una delle sue armi micidiali. La partita si è giocata prevalentemente a centro campo, loro hanno buttato in mezzo all'area qualche pallone pericoloso ma non abbiamo corso particolari rischi». Nella ripresa la musica è cambiata. «E' stato importantissimo sbloccare il risultato e passare in vantaggio, così ci siamo sistemati con ordine dietro la linea della palla, cercando di contenere le loro iniziative: sono bravissimi ad impostare l'azione, proprio per questo è risultato fondamentale chiudere tutti gli spazi, per poi pungere in contropiede: peccato non essere riusciti a realizzare il secondo gol».

Il Carloforte ha dimostrato per l'ennesima volta di avere un potenziale incredibile. «Una rosa importante per la categoria, non c'è che dire, con quattro attaccanti che sarebbero titolari inamovibili in qualsiasi squadra. Non è facile fare delle scelte in questo senso, ma io non guardo in faccia nessuno, come sempre del resto: chi si allena meglio in settimana e mi da le maggiori garanzie a livello tecnico, tattico e attitudinale scende in campo. Vedo nei ragazzi tanta professionalità, spirito di sacrificio e voglia di mettersi a disposizione: stanno un po' soffrendo i carichi di lavoro ma partita dopo partita facciamo puntualmente registrare un passo in avanti. Domenica ad esempio siamo riusciti a correre sino all'ultimo, nonostante i dieci minuti abbondanti di recupero, lottando anche sui palloni che sembravano ormai persi. Questo gruppo ha voglia di divertirsi e vincere, è la cosa più importante».

La classifica parla chiaro: terzo posto in solitaria a quota 17 e vetta distante appena due lunghezze. «L'importante, soprattutto a questo punto della stagione, è non distrarsi e giocare ogni sfida a mille, perché le insidie sono tante, basti pensare ad esempio al pareggio strappato dal Gonnosfanadiga domenica scorsa».
Il campionato è, a detta di tutti, tra i più equilibrati degli ultimi anni, la concorrenza è quindi agguerritissima. «Oltre alla San Marco, con cui abbiamo già giocato, ci sono l'Arbus, che può contare su nomi davvero importanti per la categoria ma forse ha la rosa più corta, il Seulo, che ha uno degli attacchi migliori, e lo stesso La Palma. Ovviamente in lizza per il salto ci siamo anche noi, ma non è il momento di fare calcoli: la stagione si deciderà nel girone di ritorno, dove peseranno tanto gli scontri diretti, che faranno la differenza, ma prima ancora ci sarà il mercato di dicembre, che potrebbe spostare i vari equilibri».

Sanna e soci sino ad ora hanno rimediato un'unica sconfitta, in casa contro il Carbonia. «Arrivata in una settimana densa, con tre partite condensate nell'arco di pochi giorni. C'era qualche ragazzo che non stava bene, in più le pessime condizioni climatiche hanno complicato ulteriormente le cose. Il primo tempo è stato piuttosto equilibrato, noi abbiamo costruito almeno tre palle gol; nella seconda frazione loro si sono arroccati bene, puntando tutto sulle ripartenze, noi invece siamo stati poco reattivi sotto porta. Sotto di un gol, la voglia di rimettere in piedi la gara ci ha fatto sbilanciare in avanti, i nostri avversari sono stati cinici, trovando il raddoppio: si sono rivelati una compagine molto solida, nonostante i tantissimi fuori quota in campo. C'è poco da dire, hanno meritato il successo, ma un passo falso può capitare, l'importante è che siamo riusciti a riprenderci subito».

Comparetti ritorna sui motivi che l'hanno spinto ad accettare la sfida proposta dal club del presidente Giuseppe Buzzo. «Ho sempre vissuto nel mondo del calcio, stare lontano dal rettangolo da gioco è praticamente impossibile, calarmi in questa nuova avventura è stata dunque una conseguenza, mi sono messo in discussione con tanta professionalità e la giusta dose di tranquillità: ho le idee piuttosto chiare, so bene quale è il mio compito. Ho messo subito le cose in chiaro, instaurando con i miei un rapporto bastato sull'onestà reciproca: non mi interessa il nome, il ruolo o l'età, per me partono tutti alla pari. Ogni gara è una vera e propria battaglia, serve il contributo di ogni elemento, nessuno escluso». Gli obbiettivi del Carloforte, considerate le premesse, non possono che essere ambiziosi. «Sarebbe ideale tagliare il traguardo tra le prime tre, ma se questo non dovesse succedere, ce ne faremmo una ragione; ho accettato proprio perché credo che questa squadra abbia tutte le carte in regola per togliersi tante soddisfazioni. Se i ragazzi seguono le mie idee penso che potremo fare grandissime cose».
A partire dalla prossima sfida in casa del Sant'Elena, che non sta attraversando un periodo sicuramente felice. «Nelle ultime cinque gare hanno rimediato due punti appena, con sette gol subiti e due all'attivo: immagino vogliano uscire al più presto da questo momento così delicato, la loro determinazione potrebbe metterci in difficoltà, per questo mi aspetto la massima concentrazione. Servirà tanta determinazione, aggiunta alla personalità che contraddistingue le grandi squadre: sarebbe fantastico se riuscissimo a chiudere la sfida già nel primo tempo. In allenamento mi concentrerò principalmente sulla testa dei ragazzi: domenica potrebbe essere l'aspetto decisivo».

In questo articolo
Squadre:
Giocatori:
Campionato:
Stagione:
2017/2018
Tags:
Promozione
Girone A