Il Castiadas torna alla vittoria, Tuniz e Oliveira: «Ogni gara è una finale, con l'Ostia tre punti importanti ma prima non avevamo fatto male»

Il primo ha spianato la strada per la vittoria con un preciso rasoterra, il secondo l'ha blindata con due rigori ineccepibili. Gianpaolo Tuniz e Diego Oliveira sono stati i protagonisti del Castiadas che ha battuto l'Ostiamare 3-1 nell'anticipo della 25esima giornata riportando i tre punti in casa biancoverde che mancavano dalla gara col Cynthia di un mese fa. 

«Ma nelle ultime tre partite non avevamo fatto per niente male - osserva il terzino al primo gol col Castiadas - l'importante era vincere anche perché ora avremo tre scontri diretti nei quali dobbiamo fare dei punti pesanti per raggiungere il nostro obiettivo. Ogni partita è una finale e i tre punti dobbiamo prenderceli per forza». Anche per il brasiliano, bomber della squadra con 7 gol, tre punti d'oro: «Questa vittoria ci dà un po' più di fiducia perché, sebbene avessimo giocato bene nelle ultime tre gare, avevamo raccolto un solo punto, un bottino così esiguo, se andiamo a vedere bene, non lo meritavamo. Ora pensiamo alla gara con l'Astrea anche qualle da vincere».

Gianpaolo Tuniz racconta così il gol in apertura di gara: «Abbiamo fatto una bell'azione sulla fascia con Oliveira, l'ha messa in area, un difensore dell'Ostia l'ha respinta corta e io ci ho provato, ho tirato ed è andata bene. La dedica? Ad un mio amico che non c'è più, Fabio, scomparso quest'estate, il gol è per lui». L'esterno sinistro si è ben comportato in una reparto molto giovane viste le assenze di Porcu e Daleno: «Siamo tutti uniti, Luca Orrù e Antonio Usai hanno risposto alla grande su ogni cross e palla, nonostante l'assenza di due centrali titolari ed esperti loro due hanno fatto vedere che fanno parte del gruppo alla grande». Non era facile opporsi ad un'Ostia che aveva in attacco giocatori bravi tecnicamente come Massella e Piro aiutati nella ripresa anche da Vano. «L'Ostia è un'ottima squadra - dice Tuniz - anche se gli ultimi risultati non sono stati dei migliori per loro. Abbiamo rischiato e abbiamo sofferto ma siamo riusciti a portarci a casa la vittoria lo stesso. Vano è un bel centravanti, alto due metri, difficile da marcare soprattutto sulle palle alte, le spizzate le prendeva tutte lui. Poi ha segnato di piede ma su una nostra distrazione altrimenti non avremmo subito gol, però nel complesso siamo stati abbastanza bravi».

Diego Oliveira si conferma infallibile dal dischetto, di 7 gol ben 5 su rigore: «Sono contento per i due gol segnati ma per noi era fondamentale vincere, venivamo da tre risultati non buoni nelle ultime tre partite, il gruppo è nuovo ma abbiamo dimostrato che noi siamo lì e non molleremo fino alla fine». Sulla gara. «L'Ostia ci ha messo in difficoltà nel primo tempo e nel secondo soprattutto quando è entrato Vano, che teneva la palla e permetteva loro di andare più in profondità». Le assenze di Porcu e Daleno sono state ben mascherate dalla prova di Orrù e Usai. «Faccio i complimenti ai due centrali nostri - dice il brasiliano - giocavano insieme per la prima o seconda volta e hanno disputatuto una grossissima partita dandoci una grande mano per vincere. Questa è la dimsotaaione che il gruppo è forte, chi entra gioca bene, merito del nostro allenatore». Oliveira protagonista di una grande gara ma anche di battibecchi con la panchina avversaria: «Quando giochi una partita così importante da sei punti può uscire qualche parola di troppo, chiedo scusa se ho litigato ma non sono abituato a perdere, io sono arrivato a Castiadas per vincere e farò di tutto per portare a casa la salvezza». Dopo i due gol su rigore le dediche ai tifosi: «Io sono abituato così, segnare è bello e cerco sempre di condividere la gioia coi miei compagni, con l'allenatore e coi tifosi che vengono a sostenenerci».