Il primo dirigente: "Un progetto che continua"
Il Fonni riparte sulle ali del giovane presidente Serusi
La formula magica del Fonni è semplice quanto contundente: anti giovani e tanti gol. A guardare con attenzione le statistiche della stagione scorsa, la società presieduta da Giampiero Serusi ha tutte le carte in regola per disputare un buon campionato. Il piazzamento è stato, infatti, più che soddisfacente: i biancazzurri hanno chiuso lo scorso torneo in terza posizione, a 54 punti, a pari merito con l’Usinese, dietro di due e tre punti rispettivamente a Dorgalese e al La Palma Alghero, oggi diventato 1945 Alghero e in procinto di disputare l’Eccellenza. E rispetto alla vincitrice del torneo anche un gol in più sulle reti totali realizzate: il Fonni ha chiuso a 52, l’Alghero a 51. Tra i realizzatori una menzione particolare va a Fabrizio Floris: con le sei marcature su calcio da fermo è suo il primato per la Promozione. L’unica pecca in una stagione così positiva è stato il calo delle ultime quattro giornate, tra pareggi e una sconfitta: se le cose fossero andate in maniera leggermente diversa è molto probabile che il Fonni si sarebbe tolto qualche soddisfazione in più. Ma la squadra ha dimostrato forza e capacità, e probabilmente proprio da queste caratteristiche dipendono le numerosissime riconferme per la società.
Il presidente Giampiero Serusi è soddisfatto
«Ricominciamo da dove abbiamo lasciato l’anno scorso. Abbiamo confermato tutta la rosa dell'anno scorso a parte Gino Noli che ritorna dopo il prestito alla Nuorese. A centrocampo arriva dal San Teodoro Claudio Sau, tonarese di nascita e olbiese d’adozione, che potrà giocare anche come jolly difensivo. In attacco, scaduto il prestito di Noli, spazio a Giuseppe Nonne, classe 1992, che rientra dopo l'esperienza in serie D col Tavolara»
Quindi la strada intrapresa l’anno scorso è quella giusta
«Per le nostre caratteristiche il meglio è senza dubbio continuare con i ragazzi. Per cui abbiamo deciso di cambiare l’aspetto tecnico e quello dell’organizzazione atletica; di comune accordo col mister dell’anno scorso, Pietro Corrias, abbiamo deciso per la separazione»
Al suo posto avete ingaggiato Marchi
«Esatto, ci siamo accordati con Marco Marchi, che ha esperienza a capacità, i suoi trascorsi a Gavoi, col Taloro e con le giovanili di Nuorese e Budoni lo testimoniano. Oltre a lui contiamo sul preparatore atletico Paolo Marteddu, sul preparatore dei portieri Paolo Seddone e sul fisioterapista Alessandro Ledda»
È stato un calo atletico a condizionare il vostro finale di campionato, o avete altri rimpianti per non aver strappato quel qualcosa in più?
«Personalmente credo che per la maggior parte si sia trattato di un calo psicologico. Non abbiamo iniziato lo scorso torneo pensando che ci saremo trovati ai vertici e, quando questo si è verificato, ci siamo trovati troppo aventi rispetto alle nostre aspettative: non siamo riusciti a gestire la situazione. Ripenso, soprattutto, al momento in cui ci hanno assegnato 3 punti contro il Tempio, punti successivamente ritirati, che ci hanno portato due punti in classifica sopra il La Palma. Poi negli scontri decisivi contro Usinese e Dorgalese siamo entrati in campo ma la prestazione è stata, obiettivamente, inesistente. Tuttavia una parte del calo è stata condizionata dall’aspetto fisico. L’annata scorsa è stata la pria in cui abbiamo potuto fare affidamento su un campo sintetico; ma per fare in tempo abbiamo svolto la preparazione con gli operai che lo stavano ultimando: penso che anche questo alla fine sia stata una causa dei tanti infortuni che abbiamo pagato»
Quest’anno, dunque, siete molto più preparati in vista di quello che può riservare il campionato
«Credo di sì. In ogni caso il nostro obiettivo è quello di giocare con tranquillità, valorizzando i nostri giovani, per conquistare quanto prima la permanenza: tutto quello che arriverà in più sarà ben accetto»
Dopo il mercato estivo quale sarà, invece, la squadra da temere?
«Senza dubbio il Latte Dolce, soprattutto grazie alle riconferme di Andrea Usai, Giacomo Cocco, Salvatore Sotgiu e Omar Delizos, e considerando che con l’aumento dei fuoriquota contano sul miglior vivaio che ci sia. Ma anche Olbia è una società ambiziosa e credo vorrà fare bene. Poi ci sono il Tempio e e l’Ilvamaddalena che non si accontenteranno di fare le comparse. Ma lo stesso può dirsi di Usinese, Dorgalese e del Fonni: le squadre rivelazione dell’anno scorso»
Il Fonni 2011/12 si presenta dunque così: in porta Michele Pili, con i giovani Luca Carta (1992), Andrea Guiso (1993), Carlo Masini (1995). In difesa Massimiliano Mura, Pasquale Carta, Giuseppe Bua, Salvatore Marceddu: inoltre Giovanni Murroccu (1992), Francesco Bottaru (1992), Andrea Casula (1992), Matteo Duras (1993). A centrocampo Claudio Sau, Luca Pili, Manuele Mura, Riccardo Manca, Giuseppe Costa, Marco Nonne (1992), Giuseppe Milia (1993), Pietro Cugusi (1994), Giuseppe Murroccu (1995). In attacco Franco Talanas, Fabrizio Floris, Nicola Tolu, Giuseppe Nonne (1992).