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Christian Ibba, attaccante, Ghilarza
«Due gol e sei punti, ad Arbus spero nel terzo»

Il Ghilarza vola e bomber Ibba segna: «Ho sofferto all'inizio ma ora sono in forma, siamo forti e dovevamo riprenderci»

Dall'ultimo al sesto posto in appena cinque giornate. Il Ghilarza fa il pieno di punti e dà una raddrizzata alla stagione partita male con appena un pareggio nelle prime cinque giornate culminate con le dimissioni dell'allenatore-giocatore Simone Cirina. Rimasto in sella Giovannino Mura i guilcerini hanno festeggiato la prima vittoria contro il Bosa (2-1) e poi non si fermano più superando in trasferta Li Punti, il Taloro in casa, poi Atletico Uri fuori e Monastir al Walter Frau. Negli ultimi due successi i gol da tre punti portano la firma di Christian Ibba che, dopo un avvio difficile, sta ritrovando la forma e i colpi decisivi in area avversaria. «Prima mi mancava il minutaggio - ammette l'attaccante quartese classe 1983 - e poi mi stava mancando il gol, mettici anche un po' di sfortuna e qualche errore. Ora le cose vanno nel modo giusto».

 

Ghilarza squadra del momento, da dove nasce la svolta?

«Dopo aver toccato il fondo della classifica, c'è stata una riunione tra società, tecnico e giocatori nella quale ci siamo detti che non era impossibile uscire da una situazione complicata. Personalmente non avevo dubbi in tal senso ma, in effetti, qualcuno era preoccupato. Sapevo che giocando come sappiamo ne saremmo usciti anche se 5 vittorie di fila non me le aspettavo. In questa striscia c'è anche un po' di fortuna ma è la dimostrazione che la squadra c'è e che siamo un gruppo unito, consapevole di essere una buona squadra»

Dalla gara col Bosa siete ripartiti e non vi siete più fermati

«Eravamo ad un bivio dopo un punto in 5 giornate. In quella partita, tra l'altro, avevamo recuperato diversi assenti e per noi rappresentava la battaglia da tre punti. Quella vittoria ci ha ridato morale, autostima e fiducia, in queste 5 partite abbiamo sempre combattuto anche se ci è girato bene. Diciamo che ci siamo ripresi quel che non avevamo conquistato nelle prime giornate»

Un'impennata in coincidenza con l'addio di Cirina

«Mi dispiace per Simone, secondo me ha deciso di andar via nel momento sbagliato. I risultati negativi erano frutto dei tanti infortuni e squalifiche che gli hanno privato di elementi come me, Atzei, Chergia, Pusceddu e Manca. Avevamo perso contro la San Marco subendo pochissimo tranne che il rigore parato da Fadda e il gol-vittoria. Ma nella gara successiva, quella col Bosa, si sapeva che sarebbero rientrati diversi elementi. Se non avesse dato le dimissioni ci sarebbe ancora lui in panchina. In ogni caso questi successi sono merito suo, stiamo giocando con la sua mentalità modo di giocare. ora ci sta seguendo Giovannino Mura coi sistemi di allenamento, di gioco e le idee che stavamo attuando con Simone»

Il prossimo turno ad Arbus contro un avversario che, invece, perde da 4 giornate di fila

«Sarà battaglia a prescindere, per il campo pesante, per la forza degli avversari e perché saranno avvelenati e decisi a porre fine alla striscia di sconfitte. Ma noi siamo consapevoli dell'ottimo momento che stiamo attraversando e siamo liberi di mente, perciò possiamo fare bene»

Sarà una lotto contro difensori che ben conosci

«Con Chessa abbiamo giocato tanti anni insieme tra Quartu 2000, Selargius e Progetto Sant'Elia. Giacomo è tuttora uno dei più forti difensori della categoria. Sarà una guerra in casa e c'è pure Paolo Uccheddu, non sarà facile per ma ho segnato due gol nelle ultime due gare e spero nel detto: "Non c'è due senza tre"»

Due gol ma e sei punti, è tornato bomber Ibba

«Ho sofferto all'inizio, alla prima giornata sono stato subito espulso e ho saltato alcune giornate. In più, per problemi di lavoro, mi stavo allenando col contagocce. Quando sono rientrato non ero al 100% e o facevo 60' oppure entravo dalla panchina. Tornato titolare e giocando di più ho ripreso un po' di forma, ho avuto sempre più occasioni da gol e mi sono sbloccato a Uri, una rete importantissima perché in quel momento ci stavano mettendo sotto. Domenica è stata fondamentale perché la gara col Monastir era equilibrata, loro avevano anche avuto una grossa occasione sventata da Fadda. Il mio gol ha dato continuità di risultati»

Cinque vittorie di fila come la Nuorese e siete a tre lunghezze dal quinto posto

«Non eravamo i più scarsi prima e né i più bravi ora ma siamo una via di mezzo. Siamo a ridosso dei playoff come pensavamo ad inizio stagione, dopo dicembre si può anche sognare. Intanto abbiamo trovato il nostro equilibrio, vogliamo salvarci tranquilli per poi prenderci le nostre soddisfazioni»

A dicembre parte il mercato e le punte che segnano sono sempre richieste

«Io a Ghilarza sto benissimo con la società e con la squadra. Sono arrivato due anni fa a metà girone di ritorno, poi ho fatto tutto lo scorso campionato e ora l'inizio di questo con un gruppo che è rimasto quasi sempre lo stesso. Ci conosciamo e siamo amici nello spogliatoio. A dicembre tutto può succedere, qualche offerta è anche arrivata ma la priorità resta sempre il Ghilarza, troveremo un punto d'incontro»

Dopo il mercato inizia un altro campionato ma adesso com'è?

«Direi molto equilibrato. Non conosco il Castiadas perché non l'ho ancora incontrato e ha tanti giocatori che nell'Eccellenza sarda non si erano visti. Credo sia un po' superiore a tutte il Carbonia, qualcosa in meno ha la Nuorese a livello di rosa ma comunque se la giocheranno loro tre il campionato»

 

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2019/2020
Tags:
10ª giornata