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Christian Viani, attaccante, Guspini
«Non meritiamo l'ultimo posto, c'è tutto il ritorno e risaliremo in classifica»

Il Guspini e Viani si sbloccano: «Segnare è sempre bello, il punto con la Ferrini è buono. Col Taloro dev'essere vittoria a tutti i costi»

Una lunga astinenza durata 807'. Il Guspini torna al gol dopo 8 partite, più il secondo tempo della gara vinta contro l'Orrolese e il primo della gara di domenica contro la Ferrini. Un digiuno infinito spezzato da Christian Viani, dopo 5' della ripresa, che se non è servito a vincere è stato perlomeno utile per strappare un bel punto sul campo dei cagliaritani all'esordio del nuovo tecnico Marco Piras. L'attaccante argentino è contento ma "bacchetta" la squadra: «Segnare è sempre bello e ci mancava da troppo tempo. Con il mio gol potevamo anche vincere perché sull'1-0 e con loro in dieci uomini avremmo dovuto gestire meglio la gara, troppa fretta nel battere le punizioni o nel giocare la palla, non si possono far scappare queste occasioni. Però è un buon punto e da qui ripartiamo, venivamo da una serie negativa troppo lunga con sette sconfitte nelle ultime otto giornate, non dico che dovevamo vincerle tutte ma di sicuro in molte non meritavamo di perdere. C'è tanto ancora da giocare, manca una gara dell'andata e tutto il girone di ritorno, contiamo di riprenderci in classifica».

 

All'appello manca un rigore a vostro favore e quello dato alla Ferrini non c'era 

«E per fortuna che l'hanno anche sbagliato. Io ero solo davanti al portiere e stavo per calciare, non mi sono certo buttato ma sono stato affossato dal loro difensore. Però dico che in ogni gara ci sono errori da parte dell'arbitro che, purtroppo, hanno penalizzato spesso noi, non ultimo quello col Samassi quando c'è stato tocco netto di mano sul gol-vittoria. Ma non dobbiamo guardare a questo bensì cercare di fare il nostro con le nostre potenzialità»

Gli avversari, a fine partita, hanno detto che non siete da ultimo posto

«Ma la classifica purtroppo dice questo e vuol dire che dobbiamo cercare di fare meglio, abbiamo affrontato quasi tutte le squadre e abbiamo giocato alla pari con il Sorso, con la Torres abbiamo perso all'ultimo, col Castiadas eravamo in dieci ma potevamo anche pareggiare nel secondo tempo. Col Muravera fuori casa ho avuto la palla dell'1-0 e ho sbagliato, col Samassi idem, a Tonara avevamo molti infortuni e siamo scesi in campo con sei-sette fuoriquota. Così si fa difficile ma la classifica è ancora corta e c'è tempo per risalire e dimostrare che non siamo da ultimo posto»

Questi risultati negativi hanno prodotto il cambio in panchina 

«Per mister Spini mi è dispiaciuto perché ci trovavamo bene, Riccardo è una bravissima persona ma anche lui sa che quando i risultati non arrivano l'allenatore paga per tutti. Non ha avuto fortuna, in tante gare non meritavamo di perdere, purtroppo è andata così. Ora si è voltato pagina, c'è Marco Piras, un tecnico che conosco bene perché l'ho già avuto a Castiadas, ci sono altre motivazioni e cose nuove, con la Ferrini abbiamo giocato a viso aperto e potevamo vincere, da quella prestazione dobbiamo ripartire»

Hai mai pensato di andar via in questa sessione di mercato?

«A nessun piace perdere ed essere ultimo. Quando le cose vanno male ti passano tante cose per la testa, anche quella di andare via. Ma poi ho deciso di rimanere per provare a risalire in classifica, voglio dare una mano a questa società formata da un bel gruppo di dirigenti bravi e seri. Per me è un nuovo stimolo e una nuova scommessa visto che per tanti anni ho giocato sempre per vincere e adesso lotto per salvarmi»

Giocare prima punta è un altro stimolo di questa stagione

«Ho fatto gli ultimi due anni a centrocampo e non avevo l'obbligo di segnare ma mi ha aiutato a migliorare, impari tanto e trovi altri spazi. Però ho sempre giocato lì davanti e fare gol resta sempre la cosa più bella. Mi è capitato in queste ultime giornate di sbagliare un po' troppo, anche contro la Ferrini ha avuto una occasione nitida di fronte al portiere e me l'ha parata, ho pensato che stavo continuando a sbagliare ma sono rimasto tranquillo, l'eesperienza aiuta. Nella ripresa è arrivata un'altra occasione e non l'ho fallita. Quando segni ti rilassi e magari escono le giocate migliori, mister Pirss come Spini mi lascia molta libertà, posso allargarmi o abbassarmi per prendere palla»

Ora è arrivato un nuovo compagno di reparto

«Fino a domenica avevamo Amorati ma neanche lui è una vera punta, è più trequartista o esterno, ha deciso di cambiare aria e, ovviamente, c'era bisogno di un altro attaccante. È arrivato Giuseppe Corona, l'ho sempre affrontato da avversario ed è un gran bel giocatore, lui mi stima e io anche, mi fa piacere che abbia detto di sì al Guspini. Ci darà una grande mano come lo ha fatto anche Iacopo Damiano per la difesa»

Il gol è tornato e pure un punto, domenica contro il Taloro come andrà?

«A tutti i costi vogliamo la vittoria, giochiamo in casa, sono passati due mesi dall'ultima vittoria fatta (contro l'Orrolese il 15 ottobre, ndr). Il Taloro ha più o meno le stesse caratteristiche che si conoscono da anni, è una squadra molto tosta che non si dà mai per vinta, verrà da noi per cercare di fare punti. Noi stiamo lavorando già in funzione di questa gara per tornare a conquistare i tre punti»

 

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2017/2018
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14 Andata