«Non ci hanno chiesto di vincere ma di ricostruire»
Il Guspini volta pagina: diesse Zanda e in panchina ci sarà Manunza
Il Guspini tira una lunga riga sulla stagione appena conclusa, incassa a denti stretti la retrocessione in Promozione - che si è portata dietro una serie di polemiche al termine del doppio confronto di playout col Li Punti - e prova a ripartire con alcune novità e una certa ambizione. Intanto inserisce nuova linfa nella società guidata per tanti anni da Stefano Serpi, il cui organigramma verrà definito nei prossimi giorni, e nel frattempo inserisce i primi tasselli del nuovo corso tecnico in vista della stagione 2022-23.
A ricoprire il ruolo di direttore sportivo ci sarà Matteo Zanda che, chiusa la carriera da calciatore e dopo aver dato addio al Monastir, inizia una nuova esperienza coi biancorossi e sceglie come allenatore Nicola Manunza, reduce da tre ottime annate proprio alla guida dei campidanesi, l'ultima delle quali col record di punti (57) in Eccellenza e di posizione in classifica (sesto). Un binomio che ha funzionato a Monastir e che è stato chiamato per riportare quanto prima il Guspini nel massimo campionato regionale.
«La società si sta riorganizzando dopo la sfortunata stagione conclusa con la retrocessione - dichiara il diesse Zanda - e ha deciso di resettare tutto scegliendo me per riorganizzare la parte tecnica che prevede, come primo passo, la scelta del mister e, una volta fatto quello, le conferme di alcuni giocatori e l'acquisto dei nuovi. Parallelamente vogliono curare ancor di più il settore giovanile, investendo su nuove strutture come quelle a Sa Rocca e risistemando il fondo in erba del Comunale. Ho ricevuto carta bianca e ho chiesto a Nicola Manunza di guidare il Guspini, vista l'esperienza fatta a Monastir ci intendiamo bene e con lui partiremo adesso con la costruzione della squadra. L'obiettivo? Non ci hanno chiesto di vincere ma di ricostruire, siamo ambiziosi e cercheremo di fare una squadra che possa provare a tornare in Eccellenza. Ma tutto è prematuro visto che dobbiamo ancora sapere il girone in cui saremo collocati e gli avversari che ci ritroveremo. In ogni caso, la società ha anche presentato domanda di ripescaggio».
Per Nicola Manunza sarà la prima volta fuori da Monastir e in Promozione. «La scelta è stata fatta senza guardare la categoria - dice il tecnico classe 1979 - ma per quelle che sono le intenzioni del Guspini a medio-lungo termine e perché penso di poter fare l'allenatore nelle stesse condizioni in cui l'ho fatto in Eccellenza a Monastir e con delle strutture nuove che la società potrà metterci a disposizione in futuro o migliorando quelle già esistenti. Poi è chiaro che la scelta è stata facilitata dalla presenza di Zanda, per la serietà e la competenza che ha dimostrato negli anni in cui l'ho avuto nel doppio ruolo di portiere e direttore sportivo. In tutte le categorie non è facile vincere ed è positivo che il club non abbia chiesto di farlo al primo anno, ma questo non vuol dire non avere l'ambizione di tentarci. Il fatto di volerci provare sarà imprescindibile».