«La rimonta sul Selargius bella e importante»
Il La Palma lancia la sfida, Madau: «L'Orrolese è una corazzata, noi siamo carichi ed in salute: daremo il massimo»
Il 2 a 1 strappato nell'ultima uscita casalinga, peraltro in rimonta, contro l'ostico Selargius, vale per la vittoria numero sette in stagione per il La Palma di mister Antonio Madau che, dall'alto del secondo posto in classifica, continua a spingere fortissimo e si conferma tra le compagini più in forma del torneo. Lo zero spaccato sotto la voce sconfitte, record in compartecipazione con la capolista San Marco, fotografa perfettamente il cammino eccellente dei cagliaritani, bravissimi, almeno sino a questo momento, a lasciare pochissimi punti per strada. I bianco- azzurri ora sono pronti a tuffarsi, con morale e condizione al top, nel momento sicuramente più denso di questa prima parte di stagione: all'orizzonte infatti, tutti gli scontri diretti con le compagini più quotate, a partire dalla trasferta nella tana dell'Orrolese, passando per il match interno con il Carbonia, per poi chiudere, a ridosso delle festività natalizie, con la super sfida contro la corazzata di mister Spini.
«Se devo essere sincero, quella di domenica non è stata assolutamente una delle nostre migliori partite, anzi. Ci tengo però a sottolineare — continua Madau — la bella reazione che abbiamo avuto nella ripresa: siamo stati molto bravi a ribaltare il risultato, con tranquillità e soprattutto con grande personalità, contro una squadra forte, che può contare su diversi giocatori che in passato hanno calcato palcoscenici importanti come la Serie D o arrivano direttamente dalle primavere di varie società professionistiche».
Il tecnico analizza il confronto nel dettaglio. «Un approccio alla gara pessimo, in tutto e per tutto: nei primi venti minuti eravamo praticamente inesistenti, il gol subito è stata la conseguenza più ovvia. Nella ripresa, invece, abbiamo tentato di proporre il nostro solito gioco, sollevando l'asticella sul piano dell'intensità agonistica e atletica; devo fare un applauso ai miei perché recuperare lo svantaggio non era semplice, considerando poi che l'età media dei ragazzi in campo si attesta intorno ai 21 anni».
Un gruppo molto giovane, dunque, ma che riesce comunque a garantire un rendimento elevatissimo. «In questo periodo siamo alle prese, peraltro, con diverse assenze, ma nel calcio sono cose normali, non vuole assolutamente essere un alibi. Chi gioca riesce ad esprimersi al massimo, con la testa giusta. Un black-out ci può stare, devi mettere in conto che puoi incappare in un errore in qualsiasi momento, meno male che le partite durano 90' e passa, c'è sempre tempo per riscattarsi».
Ligas ha messo la sua firma sulla vittoria con una bellissima doppietta. «L'ho cercato e voluto personalmente, so quanto può darci. È arrivato lo scorso anno, a dicembre, realizzando una quindicina di reti nella seconda parte della stagione. Un uomo di esperienza, un giocatore di categoria superiore che sotto porta si fa valere come pochi. Spero che questi gol siano un segno del suo risveglio, sta lavorando sodo per tornare ai soliti, altissimi livelli».
Il La Palma è pronto a tuffarsi nella fase più calda di questa prima parte di campionato, con le trasferte contro Orrolese e San Marco e, in mezzo, il confronto casalingo con il Carbonia. In ballo punti pesantissimi.
«L'ho già detto ai ragazzi, subito dopo la partita con il Selargius: per noi inizia un nuovo campionato, anche perché con il mercato invernale e i vari trasferimenti tante squadre cambieranno volto e, di conseguenza, gli equilibri del torneo. Ora ci aspettano tutti i confronti con le squadre che sono state costruite per vincere il campionato, almeno stando alle dichiarazioni apparse su giornali e soprattutto in base al grandissimo valore dei giocatori con cui hanno allestito le rispettive rose».
I bianco azzurri hanno tutte le carte in regola per poter fare bene. «Sicuramente le motivazioni non ci mancheranno, anzi, già a partire da domenica proveremo a tirare fuori il 100% in questo senso. Quando si incontrano corazzate del genere gli stimoli sono ancora maggiori rispetto al solito, anche a livello inconscio, magari. Un discorso che riguarda i più giovani così come gli anziani, allenatore compreso (ride). Al campo, come sempre, spetterà l'ultima parola».
I cagliaritani ci arrivano con un vantaggio di +4 nei confronti della diretta inseguitrice, ma il tecnico preferisce non fare calcoli. «Prepariamo e cerchiamo di affrontare le partite sempre allo stesso modo. Ci arriviamo da imbattuti, è vero, ma è un dato che lascia il tempo che trova: non dimentichiamo che alla prima uscita in Coppa Italia abbiamo incassato un pesantissimo 4 a 0 dal Sant'Elena, ci è servito da lezione, per svegliarci immediatamente, perché forse ci stavamo cullando troppo sui risultati raccolti l'anno passato».
Madau mantiene il profilo basso. «Non sono il tipo di allenatore che carica le partite e la tensione a mille; cerco semplicemente di far arrivare la squadra con quanta più serenità possibile al calcio di inizio, ma con la concentrazione al punto giusto. Per noi sarà una settimana come le altre, ci alleneremo curando ogni dettaglio, con la solita intensità».
I bianco-rossi allenati da mister Falco meritano tanto rispetto. «Una compagine fortissima, con diversi ragazzi che arrivano da fuori Sardegna, non solo dall'Italia ma addirittura dall'Argentina e Brasile. Quando piazzi questi colpi significa che punti ad un campionato di vertice, non può essere altrimenti».
Il La Palma, nel frattempo, si gode il secondo posto in classifica. «Farebbe piacere a chiunque, è ovvio, ce lo teniamo stretto ma non dobbiamo farci prendere dall'euforia: sappiamo che ci saranno dei periodi bui, in cui andrà tutto storto; possono arrivare schiaffi da un momento all'altro e il segreto in questi casi è quello di non farsi travolgere dallo sconforto ma mantenere sempre l'equilibrio, perché passi, in un attimo, dall'essere il più forte a sentirti il più scarso».
Il tecnico ha già vinto diverse scommesse. «C'era qualche dubbio da risolvere, soprattutto per quanto riguarda la difesa, considerando che rispetto allo scorso anno abbiamo cambiato molto, con l'unica eccezione, in questo senso, rappresentata da Nepitella. Molti ragazzi hanno dovuto prendere altre strade, chi per motivi personali, chi per il lavoro, chi per questioni strettamente logistiche. Ci siamo rimboccati le maniche, cercando elementi, tutti piuttosto giovani, che potessero fare al caso nostro, andando a pescare anche in categorie inferiori come la Prima. Per il resto, puntiamo forte sui ragazzi che provengono dal nostro vivaio, come Stefano Pinna, un classe 2001 molto interessante che sino a poco tempo fa giocava con gli Allievi. Il merito va esteso alla società e a chi lo ha allenato in precedenza: sta disputando davvero un grandissimo campionato, sono contentissimo per lui».