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Alessio Cossu, centrocampista, Selargius
Il Vecchio Borgo beffato all'ultimo dal Carbonia; vittorie-salvezza per Andromeda e Sant'Elena

Il La Palma non sfonda a Selargius, la San Marco ha la meglio sull'Orrolese e riaggancia la vetta: vittoria del torneo appesa ad un filo

Dura appena sette giorni il regno del La Palma in vetta alla classifica perchè i cagliaritani non riescono a sfondare lo 0 a 0 iniziale nel match in trasferta nella tana del Selargius e tornano a casa soltanto con un punto; la San Marco invece fa ampiamente il suo dovere e batte l'Orrolese a domicilio, 3 a 2 il finale, in una sfida che conferma perfettamente le sensazioni della vigilia, con i bianco-rossi che vendono a carissimo prezzo la pelle, ma gli uomini di Spini riescono a spuntarla e riagguantano il primo posto, alimentando ulteriormente il testa per la vittoria, quando mancano 270' al termine. Rallenta anche il Carbonia, che però non fa sconti al Vecchio Borgo Sant'Elia e impatta un confronto che sembrava ormai compromesso: grande il rammarico per Murgia e soci, sempre al penultimo posto, ad una lunghezza appena dal Villasor, che esce indenne dal confronto delicatissimo contro l'Arborea e mette in cassaforte un punticino che fa morale ma non risolve ancora la situazione in classifica. Vittorie per la Monteponi, 2 a 0 al Carloforte, Andromeda, stesso punteggio nel match contro il Gonnosfanadiga, per il Sant'Elena, con un sontuoso e larghissimo 8 a 1 di danni del Villamassargia. Fa festa anche il Seulo, che consolida il quartultimo posto con l'1 a 0 rifilato nello scontro diretto all'Idolo e mette nel mirino il Gonnosfanadiga, staccato soltanto di una lunghezza.

Tutte le luci erano puntate sul La Palma: tanta la curiosità di vedere come i cagliaritani se la sarebbero cavata alla prima uscita con i gradi di capolista assoluta cuciti addosso; di fronte, un avversario tutt'altro che morbido come il Selargius di mister Piras. Il campo ha espresso il suo verdetto: cagliaritani rimandati, almeno per ora, ma sempre al vertice, seppur in coabitazione con la San Marco, per un finale di stagione che definire da cardiopalma, ormai, è riduttivo. Agli ospiti probabilmente è mancata soltanto la zampata giusta per sbloccare la gara, con i granata di casa che si sono difesi con ordine senza però disdegnare di affacciarsi dalle parti di Sanna. Il copione, in questo senso, è chiaro sin dalle primissime battute: il primo pericolo per la porta di Casti nasce da un cross di Littera che pesca Loi ben appostato in area ma la sua incornata non gode della necessaria precisione; sull'altro fronte si fanno vivi Cossu e Callai. Poi è il turno di Piras, imbeccato sempre dallo straripante Callai, ma Sanna ci mette una pezza. Nella ripresa il La Palma cerca di aumentare i giri del proprio motore: Ligas cerca di mettersi in spalla i suoi con due conclusioni dalla distanza, poi è il turno di Curreli, con il portiere dei padroni di casa che controlla agevolmente. Il numero uno si ripete poco dopo anche su Pinna, ben innescato da Ligas, e ancora su Curreli. Il La Palma attacca a testa bassa ma il fortino schierato da mister Piras regge bene all'urto. Il Selargius chiude all'attacco con Maccioni, ma l'ultimo brivido del match parte dai piedi di Ligas: la sua punizione sembra destinata in fondo al sacco ma Casti compie un'autentica prodezza e respinge il pericolo.

La San Marco approfitta immediatamente del mezzo passo falso dei rivali diretti nella corsa all'Eccellenza, regola l'ostica Orrolese per 3 a 2 e rimette le mani sul primo posto in classifica, presentandosi al meglio per il rush finale che varrà un'intera stagione.
I leoni non potevano permettersi altri passi falsi dopo le prestazioni non proprio brillantissime offerte nelle ultime settimane: di fronte un organico di primissimo livello che ha messo a dura prova la tenuta fisica e psicologica di Mancosu e soci, ma gli ospiti riescono ad approcciare la gara nel migliore dei modi e siglano l'1 a 0 dopo appena 60 secondi di gioco con Barry che trasforma in oro colato l'assist di Serra e mette in discesa il pomeriggio per i suoi. L'Orrolese però non è in vena di sconti né tanto meno di regali: al quarto d'ora infatti Federico Uccheddu si libera bene al tiro dal limite dell'area e brucia Daddi con una sassata di rara potenza. Per la San Marco tutto da rifare. Ci provano Mancosu, con un tiro dalla distanza, bella la risposta di Uccheddu, poi è il turno di Cao, con il portiere avversario che si ripete e si conferma in giornata di grazia. Nella ripresa la tensione sale esponenzialmente: l'Orrolese spinge forte e mette in seria difficoltà la retroguardia avversaria; il gol di Nascimento, al decimo, è un cazzotto che potrebbe mandare ko la corazzata San Marco, ma Mancosu toglie subito le castagne dal fuoco per i suoi con la rete del pari. Al 25', gli ospiti mettono freccia e sorpassano, con l'incornata di Porcu, sugli sviluppi di un calcio d'angolo. L'Orrolese non molla e si presenta per due volte dalle parti di Daddi in maniera piuttosto pericolosa, prima con Nascimento, che spreca da pochi passi, e poi con Tabares, ma la palla si perde sul fondo per una questione di centimetri.

Al terzo posto il Carbonia, con i play-off già in tasca e reduce dal buon 1 a 1 di Coppa con l'Orrolese: i minerari erano attesi dalla delicatissima trasferta contro il Vecchio Borgo Sant'Elia, nel neutro di Mulinu Becciu, con Murgia e soci con l'acqua alla gola e la necessità di strappare il bottino pieno per abbandonare il penultimo posto in classifica. Motivazioni diametralmente diverse tra le due squadre dunque, con gli ospiti che tengono a riposo diversi pezzi da novanta; l'avvio fa ben sperare per i bianco-azzurri: passano appena cinque minuti infatti e i locali sbloccano il punteggio grazie alla conclusione di Floris, innescato da Placentino. Da quel momento in poi il Carbonia prende in mano le redini del match trascinati da uno scatenato Konate, i cagliaritani invece si abbottonano bene dietro e concedono pochissimo. A dieci dal riposo, ancora il Vecchio Borgo proiettato in avanti con Placentino, che sfonda sulla sinistra, guadagna il fondo e serve Sollai ma la conclusione, da buona posizione, termina ben alta sopra alla traversa. Nella ripresa il copione non cambia: pallino del gioco sempre a favore di Foddi e soci, ma la difesa avversaria guidata da Berosi non corre particolari rischi. Anzi, per poco non arriva il raddoppio: ci provano Piras e Placentino, ma senza esiti. Sembra fatta, ma allo scadere arriva la doccia gelata per il Sant'Elia: sugli sviluppi di una rimessa laterale, la sfera arriva dalle parti di Agostinelli che controlla e batte inesorabilmente Berosi. Nel finale, Valentino salva il risultato con un intervento provvidenziale.

Al quarto posto vola la Monteponi Iglesias, con l'ennesima domenica da applausi: pronostico della vigilia rispettato in pieno nel confronto casalingo contro la cenerentola del torneo Carloforte, battuta con un secco 2 a 0: mister Andrea Marongiu manda in campo una squadra imbottita di giovani, con il punteggio che comunque si sblocca dopo appena 15' grazie alla zampata di Cappai; poi sale in cattedra Curreli, che ci prova per ben due volte ma Grosso si salva, seppur con qualche affanno. Nella ripresa da un'idea di Curreli nasce il raddoppio: palla per Piras che colpisce il palo, ma la sfera rimbalza sul corpo del portiere ospite e termina in fondo al sacco. La Monteponi a quel punto abbassa un po' la tensione e il Carloforte per poco non ne approfitta. Sull'altro fronte, Curreli è sempre il pericolo numero uno, con il duello con Grosso che è una delle note più esaltanti della sfida, ma il punteggio non cambierà più.

Domenica da incorniciare, invece, per il Sant'Elena di Ravastini che vive una delle pagine più belle dell'anno con il sontuoso e larghissimo 8 a 1 rifilato al Villamassargia: tre punti preziosissimi per i bianco-verdi, che mantengono tre lunghezze di vantaggio nei confronti della zona calda della classifica. Il pomeriggio si mette subito nel migliore dei modi per i locali, con Farci che la sblocca in favore dei suoi con una bella rasoiata; poco dopo, arriva il raddoppio di Argiolas. Alla mezz'ora i locali calano il tris con Perinozzi, direttamente su punizione; il Sant'Elena dilaga e poco prima del riposo serve il poker con Marongiu che brucia in velocità l'intero pacchetto difensivo avversario. Per il Villamassargia è notte fonda, ma Milia ad inizio ripresa accorcia con un magistrale calcio di punizione, ma Mulas ripristina le distanze. I padroni di casa a quel punto infieriscono sull'avversario: arrivano le reti di Mboup, Perinozzi, dagli undici metri, poi ancora Mboup, doppietta per lui, a segno dopo una discesa inarrestabile.

Si chiude invece in parità, con il più classico degli 0 a 0, il confronto tra Arborea e Villasor: i giallo-blu ormai hanno ben poco da chiedere al campionato, discorso diverso per gli uomini di Cossa, sempre in piena corsa per la salvezza, con il terzultimo posto che resiste all'assalto del Vecchio Borgo e il Seulo staccato sempre di appena due lunghezze. Gli ospiti badano per prima cosa a non subire gol, come è giusto che sia in una trasferta contro una squadra di assoluto livello come quella guidata da mister Firinu, ma alla mezz'ora si affacciano dalle parti di Cadoni con Mingoia, Cadoni però disinnesca la minaccia. Sull'altro fronte ci prova Musu, ma la sua mira è alta. L'ultimo pericolo della prima frazione parte ancora dai piedi di Mingoia, su punizione, ma Cadoni fa buona guardia. Nella ripresa l'Arborea cerca di sfondare con Ferraro, conclusione fuori bersaglio; i sorresi replicano con Jatta, che non riesce a superare il portiere locale. Al 20' Palla dice no a Ferraro che si libera bene per la conclusione ma il punteggio non si sblocca; l'occasione migliore del match però capita al sempre generosissimo Mura che con una staffilata dalla distanza fa tremare la traversa della porta difesa da Cadoni. Allo scadere, Cammarota ha la palla giusta che potrebbe regalare ai suoi i tre punti, ma Palla è decisivo per l'ennesima volta e chiude tutto.
Continua senza intoppi la cavalcata verso la salvezza dell'Andromeda di mister Casula, che in casa non fa sconti e supera il Gonnosfanadiga con un secco 2 a 0, per la vittoria numero nove in stagione: i punti in classifica ora sono 36, con un margine di ben sette lunghezze sulla zona play-out: con tre giornate ancora da giocare la missione per Olla e soci è quasi completata. I giallo-neri spingono sin dai primi minuti con Olla e Anedda, ma il punteggio si sblocca solo ad un minuto dal riposo con Olla che dalla distanza lasci partire una conclusione praticamente perfetta, e la palla che termina la sua corsa all'incrocio. Nella ripresa Pinna cerca il riscatto per i bianco-verdi ma senza successo; sull'altro fronte invece è il turno di Addis, palla fuori; nel finale, da un'idea di Diop nasce la palla gol per Demuro che salta Galliano e deposita in rete.

Il Seulo non molla, anzi rilancia le proprie quotazioni per la permanenza in Promozione grazie ai tre punti, davvero pesantissimi, conquistati nel match diretto contro l'Idolo: l'1 a 0 finale premia i padroni di casa, che difendono così il quartultimo posto, e con esso la possibilità di giocare gli spareggi tra le mura amiche, con il Gonnosfanadiga nel mirino, lontano appena una lunghezza. I locali partono con il piede pigiato sull'acceleratore: prima occasione per Tore Boi, con Salis che anticipa l'avversario all'ultimo; al 13' però ancora Tore Boi protagonista e questa volta fa centro mandando la palla alle spalle del portiere avversario. Il Seulo non si accontenta: alla mezz'ora Jacopo Boi su punizione chiama al miracolo Salis, che si salva anche grazie alla traversa; nella ripresa il copione è simile, con l'Idolo che cerca di difendersi dagli assalti dei padroni di casa, pericolosissimi con Piredda. Di Mascia, su punizione, la replica degli ogliastrini, ma non basta.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2018/2019
Tags:
Promozione
Girone A