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Archimede Graziani, allenatore, Lanusei
«In difficoltà ma potevamo pareggiare col Budoni, non mi è piaciuto l'arbitraggio»

Il Lanusei si ferma sul più bello, Graziani: «Le sabbie mobili sono il nostro habitat ma avrei firmato per arrivare alla sosta con 24 punti. Orgoglioso dei ragazzi»

Mesi e mesi d'apnea, poi una spinta incredibile nella risalita ma per il Lanusei non è ancora tempo di mettere la testa fuori dall'acqua. La gara col Budoni, quella che poteva regalare l'aggancio al sest'ultimo posto, si è trasformata in uno stop, un po' fuori dal pronostico per la maggior parte ma non per il tecnico degli ogliastrini Archimede Graziani che spiega il perché temesse l'esito del derby: «Sapevo che sarebbe stata la partita più difficile per noi, perché nella programmazione del lavoro, e coi carichi di lavoro fatti, questa partita arrivava nel nostro livello più basso, quello col cedimento fisico». Il tecnico spiega meglio: «Abbiamo dovuto dosare in settimana i ritmi, Bonu lo recuperiamo fra due settimane, Camilli va ringraziato perché non doveva giocare per dei problemi all'addome, Floris ha fatto con una infiltrazione, Oggiano ha il ginocchio sottosopra. Chi ha giocato ha fatto bene ma la squadra aveva preso un certo equilibrio, nei reparti e coi fuoriquota che si compensano coi grandi, e in questa settimana ho dovuto cancellare tutto. Ma tutto ciò non giustifica il risultato».

 

Il Lanusei è stato molto vicino a prendersi il pareggio: «Queste partite possono finire 0-0 o 1-1, con 12 punti in 4 partite se poi le dividiamo per 5 va bene lo stesso. Se avessimo aggiunto uno o tre punti in più sarebbe stato meglio per l'umore». Sul risultato hanno influito le decisioni arbitrali, il gol annullato a Fatta e l'espulsione di La Gorga in occasione del rigore al Budoni: «Sono stati proprio gli episodi che non mi sono piaciuti. Siccome combattiamo a grandi livelli con gli errori arbitrali allora è meglio non parlarne perché tanto loro fanno come gli pare, più hanno potere e peggio è, le interpretazioni nel calcio non vanno bene. A me dispiace andare a giocare una gara importante a Nuoro senza La Gorga, Mithra, ora arrivano quelle gare nelle quali bisogna avere quell'equilibrio che abbiamo sempre cercato e che non avremo ma non per colpe nostre ma per chi è venuto a Lanusei e ha fatto disastri. Nel mio lavoro settimanale c'è anche lo studio dell'arbitro e come indirizza le partite, ha confermato le percentuali che ha in tre anni che arbitra in serie D. Col Trastevere avevamo un arbitro alla quarta partita in serie D e ha fatto benissimo insieme con gli assistenti».

 

Graziani elogia la prova dei suoi: «C'è da essere orgogliosi dei ragazzi, perché con mille difficoltà hanno cercato di portare a casa un risultato positivo. Quando sono arrivato avrei firmato per arrivare alla sosta con questa classifica, perciò bene così con 24 punti. A forza di fare questa rincorsa ho strozzato i miei giocatori, come se avessi tirato il collo ad una gallina, tant'è che per la prima volta concedo ai miei giocatori due giorni di riposo, necessari per ripartire». L'allenatore toscano non si era illuso nell'aver accorciato la strada per la salvezza: «Per una settimana abbiamo fatto la bocca buona pensando di andare fuori dalle nostre sabbie mobili. Invece io sono stato sempre della idea che ci staremo fino alla fine perché è il nostro habitat, se saremo bravi a sfruttare delle situazioni favorevoli ne usciremo fuori all'ultimo minuto dell'ultima partita, farlo prima sarebbe un miracolo sportivo perché stiamo richiedendo uno sforzo enorme ai giocatori. Il nostro obiettivo è pensare di dover fare i playout in casa, la voglia di volerci tirare fuori ci può far perdere il senso della misura, se anche dovessimo chiudere sest'ultimi ma con un distacco di 8 punti dalla terz'ultima sarebbe sempre un miracolo sportivo. Io guardo sempre alla squadra che più mi sta vicina, il resto non lo guardo».

 

In questo articolo
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2017/2018
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9 Ritorno