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«Il Porto Corallo è ambizioso e non vuole fermarsi»
Il tecnico Cossu: «Secondi? Continuamo così»

«Il Porto Corallo è ambizioso e non vuole fermarsi»

Ha iniziato con una sconfitta (4-2) sul campo di una delle favorite del girone, il Quartu 2000, e poi ha pareggiato in casa contro l’Asseminese, dopodiché ha dato un’accelerata impressionante al suo cammino con sette vittorie e un pareggio. Il Porto Corallo di Marco Cossu si sta confermando, a suon di gol e risultati, la terza incomoda per il salto di categoria, oltre ai già citati biancoverdi di Piras e al superfavorito Pula di Zaccheddu. Lo dice il campo nell’ultimo mese e mezzo e lo ha confermato il posticipo di ieri contro il Barisardo vinto 3-1 dai gialloneri.

 

Mister Cossu, un’importante vittoria contro un avversario di valore

«Direi di sì, abbiamo disputato una bella partita, specie nel primo tempo giocato a ritmi intensi sin dall’inizio, mettendo in difficoltà un avversario solido che in trasferta aveva vinto 3 delle 4 partite fin qui giocate fuori casa. Il Barisardo si può considerare a tutti gli effetti la vera rivelazione del campionato. Nel secondo tempo c’è stata la loro reazione, che ha portato a un gran gol, ma è anche vero che noi potevamo arrotondare il punteggio»

Tre punti che vi riportano al secondo posto dietro l’irresistibile Pula

«Ma alla decima giornata cambia poco, essere secondi o terzi va bene lo stesso. L’importante è che la squadra continui così in questo suo percorso di crescita costante»

In effetti, le ultime 8 partite dicono che il Porto Corallo ha lo stesso andamento del Pula

«Sì, aver conquistato 22 punti su 24 a disposizione è un ottimo bottino. La squadra sta bene, è palese, stiamo raggiungendo un livello di amalgama molto buono»

Può allora il Porto Corallo lottare con Pula e Quartu 2000 per il salto di categoria?

«Siamo un gruppo ambizioso che non vuole fermarsi ma che ancora non conosce i propri limiti. Noi abbiamo solo il portiere Palumbo che faceva parte della rosa dello scorso anno e lo stesso allenatore è nuovo. Il Quartu 2000, come noi ha cambiato tanto, compresa la guida tecnica, anche se ha tenuto qualche elemento (Carta, Palmas, Madau, ndr). Invece il Pula, ad un’intelaiatura già forte, ha aggiunto elementi di categoria superiore mantenendo lo stesso allenatore, questo sta facendo la differenza»

Il big-match contro il Pula fra due settimane potrà dire qual è il vostro reale livello?

«Innanzitutto penso alla partita di domenica contro il Capoterra, una trasferta difficile contro una squadra dall’attacco importante. La gara contro il Pula ci darà grandi motivazioni e sarà il primo step del nostro lavoro; un confronto importante ma che però non emetterà ancora sentenze definitive»

La vostra vittoria contro il Barisardo ha già spaccato un po’ la classifica, è già corsa a tre?

«Ritengo che alcune squadre come Cardedu, Lanusei, La Palma e Arbus possano inserirsi nel gruppo di vertice. Ecco, magari il Pula probabilmente si staccherà dal resto della comitiva; la squadra di Zaccheddu può davvero uccidere il campionato, ha gente di esperienza e la rabbia di un traguardo sfumato all’ultima giornata dopo una rincorsa fantastica»

L’attacco è il vostro punto di forza: 26 gol fatti, secondo sola al Pula che ne ha realizzati 37. Con la doppietta di capitan Viani state recuperando nella classifica marcatori un elemento importante

«Cristian ha segnato 4 reti ma finora è stato importantissimo nel far segnare tutti. È un motivatore, un trascinatore, uomo assist sì ma che sa anche segnare. A me poi non interessa quanti gol fa ognuno dei miei ragazzi ma quanto ciascuno di loro riesce a dare in termini di prestazione. E nessuno ha deluso»

Siamo a dicembre, il Porto Corallo farà operazioni di mercato?

«Penso nessun movimento importante in entrata. Sono contento del tipo di rosa che ho a disposizione, al massimo prenderemo un giovane. Poi col mercato aperto non si sa mai, si possono creare occasioni che valuteremo insieme con la società»

Mister, nel lavoro finora fatto con la squadra c’è dentro anche po’ di rabbia per quell’esonero di due anni fa a Sanluri, con una squadra lanciata verso l’Eccellenza?  

«Assolutamente no. L’esperienza a Sanluri si è conclusa nel momento in cui sono andato via. Da lì in poi per me è iniziato un altro film. Restano due annate splendide con la vittoria di due Coppe Italia. A me non interessano i risultati in sé, il mio traguardo è il tipo di lavoro che faccio e il ricordo che lascio e che mi lascia quella esperienza. In cuor mio penso comunque di aver vinto quel campionato di Promozione»

Fabio Salis

In questo articolo
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Stagione:
2010/2011
Tags:
Sardegna
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