In panchina dopo due anni: «Nessuna ruggine»
Il Pula si affida a Poncellini: «Ho entusiasmo e fame, squadra e piazza importanti, si può fare bene»
Il Pula ha un nuovo allenatore. Dopo le dimissioni di Sergio Fadda, in seguito alla partita persa 3-0 contro l'Atletico Elmas, la società biancorossa ha trovato l'accordo con Walter Poncellini, ex tecnico di Carloforte, Terralba e Atletico Decimomannu. Ieri il 46enne tecnico di Gonnesa ha svolto il primo allenamento e ora avrà due settimane di tempo per preparare lo scontro-salvezza del 26 in casa contro il Valledoria. Poncellini mancava da due anni in panchina, da quando nel febbraio del 2010 concluse l'esperienza a Carloforte (Promozione): «È stato come il primo giorno in bicicletta che non usi da due anni, ora ha le ruote bucate ma ti ricordi sempre come usarla visto che nel fare prima il giocatore e poi l'allenatore ci sono 30 anni nel mondo nel calcio».
Perché dire sì alla proposta del Pula?
«Perché avevo voglia di tornare, dopo aver fatto il padre a tempo pieno con i miei due figli per due anni. In 48 ore ho dovuto organizzare tre famiglie per dire sì ad una opportunità grossa che mi ha offerto il Pula. Qui c'è una società giovane e ambiziosa, un gruppo importante formato da giocatori che conosco come Antinori, Erriu, Porceddu, Lantieri, Floris, Dentoni, c'è un bell'impianto e una buona classifica. Insomma, ci sono tutte le premesse per fare bene visto che comunque vengo dopo un lavoro fatto da Sergio Fadda, tecnico esperto e preparato che conosce bene la categoria»
Che cosa sta lasciando mister Fadda?
«Sergio è uno che lavora benissimo sotto l'aspetto tattico e fisico, non penso abbia fatto un passo indietro sul piano del lavoro perché era dentro l'obiettivo di inizio stagione. La società probabilmente ha valutato la pericolosità di un trend negativo che stava avendo la squadra e, col fatto che dietro le avversarie come Atletico, Castiadas e Carbonia stanno correndo, ha accettato le dimissioni pensando che un allenatore nuovo susciti uno scossone all'interno della squadra. D'altronde, in un periodo di mercato chiuso non puoi cambiare i giocatori e l'allenatore diventa sempre il capro espiatorio»
Cosa porta Poncellini a Pula?
«Arrivo con tanto entusiasmo e tanta fame, spero di dare ciò che serve alla squadra e ciò che serve lo devo ancora capire. Ho fatto un solo allenamento e, perciò, mi sto guardando ancora intorno per capire cosa sta mancando. L'unico problema è quello psicologico e motivazionale, io darò un'impronta caratteriale alla squadra, sono abituato a vivere il calcio con poche chiacchiere, con tanto sacrificio e con dei compiti precisi, su queste piccole regole non transigo senza tralasciare spazio al divertimento. Non chiederò l'impossibile, cercherò di ottenere il massimo dai singoli calciatori, solo che ora devo vedere chi sto incontrando specie in un campionato particolare con l'obbligo di schierare dall'inizio i 4 fuoriquota, giocatori che non hanno una storia dilettantistica alle spalle e coi giovani si sa, oggi vedi una cosa e domani ne vedi un'altra»
Nel primo allenamento c'è stata un po' di ruggine?
«Devo dire che c'è stato un momento in cui ho pensato non fosse davvero il mio primo allenamento. Dopo 30 anni di calcio ininterrotto mi sono fermato volutamente l'anno scorso e quest'anno ho lasciato perdere proposte che ho ritenuto non interessanti. Riprendo un discorso che si era interrotto nel febbraio 2010 senza problemi di inattività»
La sosta è un bene per permettere di preparare meglio l'esordio contro il Valledoria del 26
«Assolutamente sì. Ben vengano queste due settimane, perché il Valledoria è una squadra quadrata che ha un discreto rendimento sia in casa che fuori e ha un attaccante pericoloso come Ferreira capace di segnare 20 gol. Le difficoltà saranno date più dall'incognita della prima uscita della squadra col nuovo allenatore che dall'impegno stesso, che dobbiamo assolutamente vincere per mantenere quel distacco dalla zona playout che è andato riducendosi nelle ultime giornate»