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«Contro la Masullese non voglio cali di tensione»

Il Sant'Antioco riparte di slancio, Mileddu avvisa i suoi: «Ci aspettano tre sfide decisive»

La vittoria ottenuta domenica dal Sant'Antioco è una di quelle che vale doppio, sia perchè è arrivata contro un'avversaria diretta per la salvezza, obbiettivo che al momento è lontano soltanto una lunghezza, e sia perchè ha interrotto un digiuno che durava da ben sette turni.
Si è trattata quindi di una bella boccata d'aria fresca, soprattutto sul piano del morale, per gli uomini allenati da mister Mileddu, pronti ora ad affrontare un trittico di fuoco decisivo per l'intera stagione.

 

Nonostante i risultati raccolti nell'ultimo mese e mezzo non fossero proprio positivissimi, il tecnico dichiara di aver tenuto sempre la situazione sotto controllo.
«Sono sempre stato tranquillo, perché guido un gruppo di ragazzi eccezionale: sono tutti giovani, anche domenica ad esempio abbiamo finito la gara con sette fuori quota in campo; i ragazzi ci stanno mettendo l'anima, che in sostanza è quello che chiedo io.
La partita è andata benissimo: in campi così pesanti non puoi pensare più di tanto agli schemi, devi soltanto mettere più grinta degli avversari.
Alla fin dei conti ci è andata bene, abbiamo messo in cassaforte tre punti importantissimi».

 

Mileddu si toglie subito un sassolino della scarpa e attacca:
«Dovrei essere arrabbiato, perché hanno fatto un gol che non mi è piaciuto: queste cose le nota e mi danno proprio fastidio; avevamo due giocatori in terra e loro invece di fermarsi hanno continuato.
Fortunatamente la maggior parte delle volte troviamo degli avversari che interrompono l'azione, proprio come facciamo noi; la sportività ci deve essere sempre, peccato che a volte non sia così».

 

Sei sconfitte consecutive sono un fardello pesante da portare sulle spalle: ha mai avuto paura che i suoi non riuscissero a rialzarsi?
«Con una squadra di giovani il rischio c'è sempre, ma i ragazzi non mollano.
A volte abbiamo pagato a caro prezzo i nostri errori, ma mi son reso conto che non serve a niente caricare l'ambiente con pressioni eccessive; i miei giocatori devono avere la possibilità di stare tranquilli, con il calcio si devono divertire.
Anche loro vogliono uscire da questa situazione che non è bellissima, sapevamo sin dall'inizio che avremmo potuto incontrare delle difficoltà ma stiamo già facendo tanto a mio parere».

 

L'allenatore è consapevole che il gruppo a sua disposizione può ancora crescere tanto; una condizione peraltro necessaria se si vuole tenere testa alle rivali.
«Si può e si deve migliorare: tutte le squadre si sono rinforzate a dicembre, mentre noi ci siamo indeboliti; avevamo il difensore più forte della categoria ma è voluto andare a giocare Sanluri. Stiamo cercando di curare meglio proprio quella fase, e i risultati si sono visti in queste due partite».

 

I prossimi impegni, mi riferisco in particolare alle prossime tre gare, saranno decisive per la vostra stagione.
«Si, per noi domenica inizia un altro campionato.
Abbiamo superato il primo ostacolo, rappresentato dalla sfida contro il Sant'Elena, adesso ci concentriamo sulla Masuellese: secondo me sarà una gara difficilissima, perché c'è il rischio che qualcuno dei miei si monti la testa e prenda la partita sottogamba, chiederò concentrazione a mille, non voglio brutte sorprese.
Dopodiché ci sarà il Su Planu, il Narcao in casa e poi il Siliqua: tutti impegni fondamentali che determineranno il nostro campionato».

Affronterete anche, in rapida successione, tutte le maggiori candidate alla vittoria finale: chi la spunterà secondo Lei?
«Penso il Lanusei, e faccio anche il tifo per loro.
Il motivo è semplice: secondo me dovrebbe vincere il campionato una squadra che abbia la possibilità di dare continuità al progetto anche in Eccellenza, e in questo senso mi pare che abbiano tutte le carte in regola, visto che a livello finanziario stanno benissimo».

In questo articolo
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2013/2014
Tags:
Sardegna
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Girone A