«Col Calangianus vinciamo e poi ci divertiremo»
Il Selargius ha iniziato la volata salvezza, Piras: «Dietro si corre, battere il La Palma ha cancellato la delusione del ko col Tortolì»
Sconfitta inattesa in casa col Tortolì e vittoria a sorpresa sul campo del La Palma. Il Selargius inizia l'anno e il girone di ritorno senza mezze misure ma con la consapevolezza di avere una consistenza di squadra molto più importante rispetto all'inizio del campionato. I granata sono quartultimi in classifica ad un punto dalla salvezza diretta, il tecnico Pier Paolo Piras è fiducioso per il futuro: «Col mercato di dicembre abbiamo aggiustato la squadra e ci siamo messi meglio specie con gli anziani, ora posso cambiare modulo tattico mentre prima eravamo in undici contati». Sono arrivati in difesa Pietro Cibelli, scuola Siena ed ex Vibonese e Sulmona, a centrocampo è tornato il regista Simone Farci (dopo la parentesi tra Castiadas e Monastir) e in attacco è arrivato l'esperto Omar Floris (gol a grappoli con Sant'Elia, Castiadas). «Il club è intervenuto nei punti giusti - dice il tecnico selargino - in tutti i reparti e dove c'erano carenze importanti ma c'è da dire che i ragazzi stavano crescendo dopo un girone, mentalmente ci siamo, il gruppo è eccezionale sia nei giovani che negli anziani, coi primi che si fanno trascinare dai secondi. È un gruppo molto forte di testa, intelligente negli anziani come Cossu, Mingoia, Berlucchi, Floris, Farci che sta dando molto, è arrivato con tante motivazioni per cercare nuovi stimoli e li sta trovando, si è inserito bene e nel vederlo si sta divertendo».
Dopo il ko col Tortolì è stato importante trovare subito una vittoria su un campo difficile come quello del La Palma
«Ci voleva per dare morale ai ragazzi che erano abbattuti per la sconfitta contro il Tortolì. Siamo stati molto bravi in fase difensiva a differenza della gara persa con gli ogliastrini, giocata molto meglio da parte nostra,costruendo 10-12 palle-gol e poi persa per la troppa voglia di vincerla. Domenica siamo stati cinici, abbiamo colpito nel momento giusto, il nostro primo gol è arrivato dopo che loro avevano colpito l'incrocio dei pali, si sa che per ottenere certi risultati ci vuole anche un po' di fortuna»
Gol decisivo di Marco Pilloni, classe 1997, e prima gara da titolare di Matteo Pandori che è del '98
«Pilloni è un trequartista ma ci sto lavorando per farlo diventare seconda punta, ha piedi buoni e fa belle giocate, però a volte si estranea dalla gara e non sa ancora leggere bene l'evolversi dell'azione. Sta imparando a fare meglio gli inserimenti in verticale e, mentre prima si fermava a metà, domenica in occasione del gol ha chiuso bene sul primo palo l'azione di Cossu e l'ha buttata dentro. Quando hai 18 anni e segni il gol ti fa sentire importante e più al passa coi "grandi". Pandori era molto sereno e ha fatto una buona prestazione, seguendo alla lettera le indicazioni date nel pre-gare, non ha fatto niente di più ma neanche niente di meno, sono soddisfatto della sua prova»
Domenica ospitate il Calangianus che arriva da una striscia di 5 sconfitte di fila
«Stiamo preparandola bene, confidiamo nel dara ai galluresi il sesto dispiacere. D'altronde dietro stanno correndo tutte, si vince di più perché un po' tutte si sono attrezzate perciò dico che chi si era convinto di lottare per altri traguardi si deve ricredere, La Palma, Calangianus e Tergu non possono stare tranquilli, ci vuole poco per essere risucchiati nelle retrovie»
Si vince di più anche perché c'è meno distacco tra le squadre di vertice e quelle che lottano per non retrocedere?
«Parlando del mio Selargius, io non vedevo tutta la differenza che si diceva esserci tra noi e le squadre che comandano. Sono rimasto realmente impressionato solo dal San Teodoro, le altre sono state sempre alla nostra portata, anche con il Latte Dolce pur perdendo 3-0 non ho visto un avversario così superiore, è stata più fortunata negli episodi perché loro concretizzavano le occasioni e noi no, prima avevamo una palla gol noi e invece loro facevano gol, c'era un rigore per noi che non è stato concesso mentre a loro sì. Con l'Atletico Uri in casa abbiamo avuto la palla del pareggio nei minuti conclusivi»
La favorita per la vittoria del campionato?
«Per me il San Teodoro, in assoluto. Puo perderlo solo lei il campionato, ci hanno "maltrattato", per come li ho visti io sono di un'altra categoria»
Chi retrocede insieme con il Porto Corallo?
«Difficile dirlo, giù è una lotta durissima, siamo in tanti a lottare e chi riesce a beccare il filotto giusto si toglie fuori dai guai. Potevamo farlo noi quel filotto se avessimo battuto il Tortolì, abbiamo cercato la vittoria dal primo minuto con una squadra a trazione anteriore e spregiudicata. Abbiamo giocato molto bene ma concesso quel poco a due "furbi" e bravi come D'Agostino e Nieddu e ci hanno fregato, loro hanno fatto differenza»
Il Selargius, invece, sta facendo il campionato che doveva fare?
«Abbiamo iniziato la stagione con un solo giocatore dell'anno scorso, ne abbiamo preso altri 20 e prima di trovare un'amalgama è passato del tempo. Questo dovevamo pagarlo in termini di risultati ma il gruppo è unito e penso che raggiungeremo bene la salvezza. Poi c'è da dire anche che all'inizio ci è girato tutto male, bastava riuscissimo a fare qualche punto in più e ora staremmo parlando di un altro campionato. Contro Ghilarza, Taloro, La Palma e Ferrini è mancata un pizzico di fortuna, avremmo potuto avere 5-6 punti in più ed eravamo lì a lottare nei playoff»
Dopo Calangianus andate a Castelsardo e ricevete il Taloro
«Sono tutti scontri diretti importanti, lì vedremo di che pasta siamo fatti, se possiamo divertirci per il resto della stagione o se dovremo solo soffrire. Spero intanto di giocare al Virgilio Porcu contro i gavoesi, il campo del Progetto Sant'Elia è troppo stretto e ci ha penalizzato contro il Tortolì, se l'avessimo giocata nel nostro campo vincevamo. Domenica giochiamo sul campo della Ferrini, più grande e lì possiamo esprimerci al meglio»