L'Arbus beffa il La Palma: Flumini da tre punti; il Selargius stoppa il Siliqua; Konatè risolve per il Carbonia
Il Seulo cade in casa dell'Andromeda: Olla colpisce e affonda la banda di Floris; la San Marco batte l'Arborea con Fanni e si prende il primo posto; tris del Carloforte con Curreli, Corona e Sanna
Come ripetono tutti gli addetti ai lavori, quello di quest'anno è un torneo assolutamente equilibrato, in cui i colpi di scena non mancano di certo: chiedere pure conferma all'ex capolista Seulo, che lascia le penne nella delicatissima trasferta contro il fanalino di coda Andromeda in un testa-coda che nei pronostici riservava poche chance all'undici di Desogus ma che poi in realtà ha premiato proprio i giallo-neri, che conquistano così la prima vittoria in campionato e agganciano a quota 5 Barisardo e Quartu 2000. Domenica amara per mister Floris e soci, che devono così incassare il sorpasso della San Marco Assemini, che batte in casa l'Arborea di Firinu di misura, 1 a 0 il finale, e si prendono la vetta; al secondo posto il Carloforte di Comparetti, con i tabarchini che passano contro il Sant'Elena con un sontuoso 3 a 1. Riparte la corsa dell'Arbus, che si aggiudica lo scontro verità in casa del Sant'Elena. Perde invece il passo il Siliqua di Titti Podda, beffato dal Selargius; continua il buon momento del Carbonia, che di fronte al proprio pubblico doma il Vecchio Borgo Sant'Elia.
Mister Ledda si gode il successo numero sei in campionato della sua San Marco, che ieri ha superato l'Arborea in uno dei match più delicati di questa prima parte di stagione: i giallo-blu si presentavano alla sfida in buono stato di forma e con il chiaro intento di mettere i bastoni tra le ruote agli avversari, riuscendoci sino al 40' del secondo tempo, quando un guizzo del solito Fanni non ha fatto definitivamente pendere il piatto della bilancia dalla parte dei padroni di casa che ora schizzano al comando in solitaria. Per l'Arborea rimane il rammarico per non aver messo le mani su un pareggio che sembrava alla portata.
La partita si infiamma sin dalle prime battute: incursione di Tosi, senza esito, con l'Arborea che replica subito con Marco Atzeni, tra i più propositivi, ma la sua conclusione non è fortunata. La San Marco cerca di fare la partita: l'obbiettivo è quello di innescare Mura e Fanni, ma la difesa degli ospiti è sempre attenta. Occasione per Serra, conclusione alta, poi ci prova Pilleri direttamente da calcio piazzato, ma senza esiti. Alla mezz'ora è il turno di Ginesu, di testa, ma la sua mira non è delle migliori; sull'altro fronte Fanni tenta la giocata individuale e manca il bersaglio grosso per una questione di centimetri. Serve il miglior Carta per negare la gioia del gol a Meloni, con la difesa dell'Arborea che si salva, seppure con qualche affanno di troppo. L'ultima occasione del primo tempo capita sui piedi di Ramohito che conclude una bellissima azione di contropiede con un tracciante di sinistro controllato a fatica da Muccione. Nella ripresa la San Marco cerca di aumentare i giri del suo motore: occasioni per Fanni e Mura, ma il punteggio non si sblocca. Sull'altro fronte, il solito Marco Atzeni mette i brividi alla difesa di casa. Pilleri ci prova ancora sempre su punizione, ottima la risposta di Carta. A dieci dalla fine, la San Marco perde per doppio giallo Serra: per gli ospiti, in superiorità numerica, le cose sembrano mettersi in discesa, ma i padroni di casa buttano il cuore oltre l'ostacolo: risolve la sfida bomber Fanni, che di testa corregge in rete una punizione di Pilleri. Per completare l'impresa alla San Marco non resta altro da fare che controllare gli ultimi tentativi degli avversari, per tre punti che potrebbero risultare pesantissimi.
Va decisamente peggio, lo si accennava già in precedenza, al Seulo di Floris che torna a mani vuote dalla trasferta contro l'Andromeda: primi tre punti per i giallo-neri che rialzano prepotentemente la testa nel momento più delicato, al cospetto di una delle formazioni più competitive del torneo: oltre alla prestazione dunque arriva anche la sostanza. Che per il Seulo sia una domenica complicata lo si capisce subito: bastano infatti due minuti a Congiu per creare il primo pericolo verso la porta difesa da Pili; i padroni di casa riescono ad imbrigliare le fonti di gioco degli avversari. Al 20' Cardia è costretto ad uscire per infortunio, rimediato in un'uscita disperata su Boi. Alla mezz'ora ancora Andromeda in avanti, sempre con Congiu, ma Pilleri vince il duello e si rifugia in calcio d'angolo. La replica del Seulo è affidata ancora una volta a Boi, che non inquadra il bersaglio da buona posizione. Il finale di frazione vede in avanti i giallo neri, prima con un piazzato di Addis, fuori bersaglio, e poi con una bellissima incursione di Casti, fermato con decisione dal portiere avversario. La ripresa continua a scorrere sui binari dell'equilibrio: il Seulo si affida ancora a Boi, ma la difesa di casa si salva; l'Andromeda non sta a guardare: Olla carica il tiro e calcia a botta sicura ma la sfera si spegne sul fondo. Il gol è nell'aria e arriva alla mezz'ora: il grande protagonista, ancora, è Olla, che fulmina con una sassata dalla distanza Pili e manda in orbita i suoi.
Al secondo posto il Carloforte, che continua a correre dimostrando ottima continuità, sia nelle prestazioni che nei risultati, per il terzo successo di fila, e aggrava il periodo di magra, almeno in campionato, per il Sant'Elena. Mister Comparetti alla vigilia era stato piuttosto chiaro: il Carloforte avrebbe cercato di chiudere la partita nei primi 45', e in campo i tabarchini hanno rispettato in pieno le consegne del loro tecnico, facendo registrare un avvio praticamente perfetto: primo squillo del match con Medda che fa tremare il montante alto della porta difesa da Atzeni; cinque minuti più tardi, arriva il gol del vantaggio per gli ospiti con Curreli; la replica del Sant'Elena non si fa attendere; Mboup semina il panico nella difesa avversaria, la palla termina dalle parti di Perinozzi che però non trova il varco giusto, da buona posizione, per siglare il pari. Scampato il pericolo, il Carloforte raddoppia alla mezz'ora con Corona e si concede di andare al riposo con il pieno di tranquillità. Nella ripresa il Sant'Elena trova la rete che riapre il confronto con Marongiu, bello il suo tocco sul quale Grosso non può nulla. Il Sant'Elena potrebbe addirittura pareggiare ma Mboup non è abbastanza lucido al momento della conclusione, così il Carloforte può controllare agevolmente la gara sino al finale, quando Lazzaro piazza la ciliegina sulla torta e mette definitivamente la parola fine alla contesa.
Dopo due turni di digiuno l'Arbus ritorna alla vittoria nel confronto verità contro il La Palma di Madau, beffato per 1 a 0: un successo importante per i ragazzi di Agus che agganciano così il terzo posto, a sole due lunghezze dalla vetta. I cagliaritani partono fortissimo con l'intento di lasciarsi alle spalle un periodo piuttosto avaro di soddisfazioni: il primo squillo parte dai piedi di Siddu, con Toro che compie un autentico miracolo e si salva con l'aiuto della traversa. Alla mezz'ora Festa cerca di mettersi in spalla i suoi con una caparbia azione personale, palla in mezzo ma Sanna anticipa tutti ed evita il peggio. Nel finale di tempo, ennesimo capitolo del duello Siddu – Toro, con l'estremo difensore ospite che esce ancora vincitore. Nella ripresa l'Arbus trova la combinazione giusta per scardinare l'attenta difesa dei locali: Flumini dalla distanza beffa Sanna con una conclusione velenosissima. Il La Palma, colpito nell'orgoglio, non ci sta e si riversa in avanti: Toro è superlativo in almeno due occasioni, su Sitzia e nel finale su Sarigu, con il punteggio che non cambia più.
Vittoria importantissima per il Selargius, che riparte immediatamente dopo il ko rimediato otto giorni fa in casa dell'Arborea e conquista il terzo successo nelle ultime quattro gare, grazie all'1 a 0 rifilato al Siliqua. Confronto verità fra le due formazioni, con il Siliqua che conferma di stare bene e si rende protagonista di un buon avvio, con Chessa che ci prova da piazzato, ma senza esito. I padroni di casa si affidano alle giocate di Mura, tra i migliori, con Pillittu chiamato agli straordinari. Ci prova anche Secci, che manca il bersaglio grosso per una questione di centimetri dopo una buona azione corale; il Siliqua è sempre in partita, con Meloni, in acrobazia, e Munzittu che mettono più di un brivido a Dessalvi. Nella ripresa le due squadre cercano di superarsi, con gli ospiti che cercano di innescare la scintilla giusta, ma Cacciuto è ben controllato e non riesce a pungere con efficacia; dall'altra parte Aresu ci prova su punizione. Il risultato sembra bloccato, ma a dieci dal termine Stefano Mura pesca dal cilindro una giocata spettacolare trafiggendo dal limite Pillittu con una rasoiata imparabile.
Continua la rincorsa alle prime posizioni del Carbonia, che supera il Sant'Elia di misura, 1 a 0 il finale, al termine di una partita delicata, soprattutto per la buona tenacia messa in campo dai cagliaritani, che riescono a respingere gli assalti dei padroni di casa per settantacinque minuti di gioco, per poi arrendersi nel finale. Il Carbonia parte forte come un treno: la prima occasione capita a Lintas, che da buona posizione non inquadra la porta; poi sale in cattedra De Gradi che conquista un calcio di rigore, si incarica della battuta ma non riesce a battere l'attentissimo Berosi, che respinge e salva i suoi. L'assedio del Carbonia non si arresta: ci prova Loi con un bel diagonale ma la sfera termina sul palo, sulla palla ancora De Gradi che spreca clamorosamente da ottima posizione e poi colpisce l'ennesimo palo dell'incontro con un tocco di fino. Occasione per Lintas, su assist al bacio di Boi, ma la combinazione non si chiude per un pizzico; il Sant'Elia si fa vivo nel finale di gara con Lampis, ma Bove non si fa sorprendere. Nella ripresa il Carbonia preme forte a caccia del gol del sorpasso, con Berosi che si conferma in giornata di grazia; break per gli ospiti con Floris che ci prova dal limite, poi è ancora Carbonia con Foddi, Milia, murato in extremis da un difensore, e Mameli, che chiama in causa Berosi, il quale si salva con un'autentica prodezza. Ci provano pure Cogotti e Giovagnoli, ma la porta sembra stregata; alla mezz'ora, il Carbonia sfonda: Konatè capitalizza un'azione confusa in area di rigore avversaria e regala il vantaggio ai suoi; contemporaneamente saltano i nervi di Ferraraccio e Siddu, che rimediano un rosso e annullano le residue speranze di rimonta degli ospiti. Nel finale, Foddi per due volte vicino al raddoppio, che però non arriva.
Terza vittoria stagionale per l'Idolo che continua a navigare nelle acque tranquille di centro classifica e firma l'ennesima pagina importante di questa prima parte di campionato, battendo con un sontuoso 6 a 1 il malcapitato Quartu 2000. Partita praticamente perfetta per gli ogliastrini di Piras che mettono a segno uno dei colpi più grossi della giornata: il vantaggio arriva dopo dieci minuti, con Giolitti che trasforma in gol un calcio di rigore; sempre dagli undici metri il momentaneo pareggio ospite con Melis. I quartesi prendono le misure ai padroni di casa, che non riescono a rendersi pericolosi dalle parti di Mainas. Nella ripresa però l'Idolo prende in mano il pallino del gioco e si riporta in avanti con una bellissima conclusione di prima intenzione di Jurado; al 20' Lancioni semina il terrore nella retroguardia avversaria e trova il tris da pochi passi, poi sale in cattedra il baby Cannas che realizza due reti di ottima fattura, mostrando grandissime potenzialità. Il gol di Farci, su assist dello scatenatissimo Cannas, chiude una giornata da favola per i bianco-azzurri.
Seconda vittoria stagionale per il Gonnosfanadiga, la prima di fronte al pubblico amico, che batte per 2 a 0 il Barisardo in un autentico spareggio salvezza: fanno festa i ragazzi di Zaccolo, che partono fortissimo, che ci provano subito con Vaccargiu; la replica degli ospiti è puntuale: Semino, Lotto e Staffa si affacciano dalle parti di Petucco che fa comunque buona guardia. Alla mezz'ora Vaccargiu colpisce la traversa, poi lo stesso serve a Pinna l'assist perfetto per il colpo di testa che vale per il sorpasso. Il Gonnos cerca il raddoppio sin dalle prime battute della ripresa, con Pinna, Carta e Deidda; ci pensa Vaccargiu, che capitalizza al massimo il regalo di Pinna e confeziona il secondo gol.