«Santadi e Iglesias sono avversarie temibili»
Il Tratalias continua il suo inseguimento, Marco Locci: «Pensiamo solo a noi stessi»
La scaramanzia nel calcio, come in ogni altro sport, è una componente essenziale: l'ultima intervista con Marco Locci risale al 5 ottobre scorso, a pochi giorni quindi dal match poi perso contro il Santadi; da allora il Tratalias ha ottenuto due pareggi e ben dieci vittorie, tra cui, ultima in ordine cronologico, il brillante 5 a 0 inflitto in trasferta al San Sperate del neo tecnico Carlo Atzori.
E' lo stesso tecnico a ricordare questo episodio, alla vigilia della delicatissima trasferta contro il Real Porto Pino, un match che può risultare determinante per la vittoria finale del campionato soprattutto perchè la capolista Fermassenti si troverà di fronte all'Iglesias, altra squadra che, secondo Locci, ha tutte le carte in regola per poter puntare al salto di categoria.
Mister Locci, siete reduci dalla bella vittoria di San Sperate; come ha visto la sua squadra? Immagino sia soddisfatto.
«La squadra si sta esprimendo bene in questo periodo, domenica abbiamo fatto una buona partita, nonostante avessimo tre squalificati, tre giocatori di assoluto valore come Murroni, Riep e Devid Pinna.
Sono soddisfattissimo per la prestazione e per i tre punti, ovviamente».
Tre punti fondamentali per mantenere il passo con la capolista Fermassenti; possiamo dire che ormai la lotta per la vittoria del campionato è una questione a due?
«No, io penso che il Santadi e lo stesso Iglesias possano rientrare tranquillamente in gioco; da qui sino alla fine del torneo ci sono ancora tantissimi scontri diretti che potranno cambiare radicalmente gli equilibri del girone; domenica ad esempio si affronteranno proprio la Fermassenti e l'Iglesias, noi invece saremo impegnati in trasferta contro il Porto Pino, un match difficilissimo; è ancora tutto in bilico, anche se credo che la vittoria finale sia un discorso che riguarderà quattro, al massimo cinque squadre».
Il match all'andata contro il Real Porto Pino si chiuse sullo 0 a 0; in quella circostanza c'è un errore particolare che avete commesso e che magari cercherete di non ripetere?
«In quell'occasione non abbiamo sfruttato tutte le occasioni che abbiamo avuto, che sono state davvero tantissime.
Domenica sarà un'altra partita, prima di tutto perchè giochiamo in casa loro; sono una squadra in salute, che lotta con grande caparbietà su ogni pallone; sarà assolutamente fondamentale per noi affrontarli con la massima determinazione, proprio come stiamo facendo ultimamente; siamo consapevoli del fatto che se ci rilassiamo un attimo facciamo delle bruttissime figure».
Mi sembra che il Tratalias costruisca tantissimo in attacco ma spesso, come è accaduto nel primo tempo a San Sperate, non sia letale e cinico; conferma questa impressione?
«Noi lavoriamo quotidianamente su tutto, cerchiamo di curare ogni più piccolo particolare, cercando di migliorare costantemente.
Sino a questo momento abbiamo l'attacco più prolifico, segniamo con una discreta regolarità quindi per il momento le cose vanno benissimo così; molto dipende anche dall'avversario che ci troviamo ad affrontare, dalla fortuna e da una molteplicità di fattori che incidono in definitiva sul risultato.
Io sono comunque assolutamente soddisfatto del lavoro che stiamo facendo assieme ai miei ragazzi: si impegnano tutti con grande volontà, non ho niente da recriminare.
Il rammarico, se proprio vogliamo, c'è per l'episodio del rigore che ci hanno prima concesso e poi annullato, nella partita contro l'Atletico Villaperuccio; in quell'occasione abbiamo perso tre punti.
Ci sono delle partite che vanno bene, altre che, anche se le prepari al meglio, vanno male: il calcio è così, le cose più semplici a volte si rivelano le più difficili, per questo noi dobbiamo affrontare una partita alla volta con il massimo della concentrazione, a prescindere dall'avversario di turno; alla fine tireremo le somme e vedranno se gli altri avranno fatto meglio di noi.
Fermassenti e Iglesias hanno due organici assolutamente competitivi, di altissimo livello per questo campionato; gli avversari dicono che noi siamo la squadra più forte, non so se sia vero, potrebbe anche essere ma ciò non toglie che è un torneo molto equilibrato da questo punto di vista; la Fermassenti ad esempio ha parecchi giocatori di categoria superiore in rosa, quanto noi».
State attraversando un bel momento, come confermano le cinque vittorie ottenute nelle ultime sei partite; cosa è successo nella partita contro il Buggerru, che rappresenta l'unico neo in questo mese e mezzo di campionato?
«L'incontro è stato giocato alla pari da entrambe le formazioni; nella ripresa loro hanno trovato due gol mentre noi abbiamo fallito un mare di occasioni; il calcio, come ti dicevo prima, è anche questo: se sbagli ti castigano.
Quando si riesce a concretizzare al massimo tutte le palle-gol che si costruiscono va benissimo; se si incomincia a sciupare, a sprecare una, due, tre, quattro occasioni può capitare, come appunto è successo, di tornare a casa a mani vuote».
Cosa servirà al Tratalias per vincere il campionato? C'è un aspetto particolare della sua squadra che può fare la differenza?
«Servirà tanta buona volontà, tanto sacrificio e un pizzico di fortuna: se tutti questi tre elementi collimano si può tentare di raggiungere un traguardo così importante come la promozione; noi proseguiamo nel nostro percorso con tanta umiltà, per adesso siamo secondi alle spalle della Fermassenti, pensiamo a giocare le nostre partite senza pensare a chi ci sta davanti o a chi ci sta immediatamente dietro».