«Contro l'Arborea prestazione fantastica. Iesu può crescere tantissimo»
Il Villamassargia vive un sogno ad occhi aperti, Murru: «Ho sempre creduto in questo gruppo: siamo in alto grazie al lavoro»
Parlare ancora di squadra rivelazione sarebbe riduttivo: a dire il vero le parole sembrano insufficienti per descrivere il cammino fantastico che il Villamassargia ha fatto nelle prime tredici giornate; non c'è niente di meglio, dunque, che affidarsi ai numeri, a partire proprio dai 24 punti già messi al sicuro in cassaforte che valgono per il terzo posto in coabitazione con il quotatissimo Carbonia, frutto di sette vittorie e tre pareggi, con i rosso-blu che hanno sventolato bandiera bianca soltanto in tre occasioni e sono diventati, rapidamente, una delle più belle e solide realtà del torneo.
Nell'ultima uscita, per l'appunto, i ragazzi di mister Giampaolo Murru hanno offerto l'ennesima prestazione di spessore, in casa di un cliente tutt'altro che abbordabile come l'Arborea: una vittoria strappata con le unghie e con i denti, che ha il sapore di un vero e proprio esame di maturità superato a pieni voti. Il tecnico può ritenersi assolutamente soddisfatto per quanto espresso dai suoi sino a questo momento, ora non resta altro da fare, quindi, che continuare con il lavoro intrapreso un anno e mezzo fa e che regalerà, c'è da scommetterci, altre pagine importanti.
Le ultime due partite in programma per questo intensissimo 2018 si annunciano entusiasmanti, a partire dall'impegno casalingo con il Seulo, arrivando poi all'ultimo appuntamento contro la Monteponi Iglesias nuova di zecca targata Marongiu.
«Siamo contenti — dichiara Giampaolo Murru —, l'entusiasmo è alto, come è logico, perchè stiamo andando oltre le più rosee aspettative, anche se noi siamo sempre stati consapevoli del nostro valore. Per questo, forse, ad essere più sorpresi sono gli altri».
Domenica scorsa il Villamassargia ha piazzato un blitz da urlo in casa dell'Arborea.
«Si tratta sicuramente di un'ottima squadra, con un'esperienza maggiore in questo campionato rispetto a noi che ci arriviamo da matricola; si sono rinforzati sensibilmente nell'ultimo periodo e credo che faranno registrare ancora tante belle cose da qui alla fine».
Il tecnico analizza la sfida. «I miei sono stati bravi a concretizzare le occasioni create, segnando peraltro due gol bellissimi; purtroppo l'arbitro ci ha complicato un po' le cose, lasciandoci in dieci alla mezz'ora del primo tempo, così abbiamo dovuto giocare in inferiorità numerica per quasi un'ora. Per questo la prestazione mi lascia ampiamente soddisfatto, ho raccolto tutte le indicazioni che mi servivano per capire meglio il nostro valore, si è trattata di una vera e propria prova di maturità, i ragazzi hanno fatto il massimo, meritano un applauso».
I rosso-blu continuano a correre fortissimo, grazie alla settima vittoria nelle ultime otto gare. L'unico neo: il ko rimediato in casa del Gonnosfanadiga.
«Gli schiaffi molto spesso fanno bene: in quell'occasione non siamo entrati in campo con la concentrazione necessaria, riprendendoci soltanto nella ripresa, ma non è bastato per porre rimedio a tutti gli errori commessi durante i primi 45'. Eppure non ho nulla da rimproverare, in questo senso: teniamo presente che siamo l'unica squadra che non ha fatto nessun movimento in entrata in questa finestra di mercato, anzi, paradossalmente abbiamo perso qualche pedina per strada, per motivi personali».
Murru, comunque, non cerca alibi: «Continuiamo dritti con la nostra politica, cercando di tirare fuori il massimo dallo stesso gruppo che ha vinto il campionato nella passata stagione, con un occhio di riguardo per i giovani della rosa. Per il resto, la società non ci mette pressioni di nessun tipo, non ci sono assilli particolari, un po' come è successo l'anno scorso, un aspetto sicuramente importantissimo».
Tra i talenti più promettenti, brilla la stellina di Andrea Iesu, un classe 2001 che ha già siglato la bellezza di sette reti.
«Ho puntato personalmente sul ragazzo, credo che se saprà ascoltare i consigli che gli danno potrà crescere davvero tantissimo, come peraltro sta già facendo. Le sue grandi qualità sono sotto gli occhi di tutti».
Il terzo posto è assolutamente meritato, anche se l'allenatore ci tiene a fare una precisazione.
«A dirla tutta, probabilmente ci manca qualche punto all'appello, direi quattro, per volare bassi. Contro il Carbonia abbiamo subito il pari, su rigore, al 91'; una vittoria che ci stava tutta ma che è sfumata sul più bello. Anche con l'Orrolese ci è costato carissimo un errore, ma se avessimo conquistato l'intera posta in palio nessuno avrebbe potuto dire nulla. La San Marco invece ha fatto gol sull'unico tiro in porta. Con le compagini più quotate abbiamo raccolto molto meno di quanto seminato, con un pizzico di attenzione in più e di cattiveria sotto porta forse staremmo commentando una situazione diversa».
Il Villamassargia balla tra le grandi. «Noi siamo gli ospiti non invitati alla festa, non c'entriamo niente, è evidente. In rosa non c'è nessun giocatore dal nome altisonante, quello che sta facendo davvero la differenza è la nostra organizzazione di gioco, ma non cambierei questo gruppo per niente al mondo: per me rimane in assoluto il più forte».
I margini di crescita sono ampissimi. «Il mio è un progetto triennale, siamo appena a metà percorso. Sono davvero curioso di vedere come si svilupperanno le cose».
A partire dalle ultime due sfide in programma per questo 2018 a dir poco galattico.
«Concentriamoci su una partita per volta, anche perchè il torneo è decisamente equilibrato, puoi vincere e perdere con chiunque: il girone di andata è stato piuttosto chiaro in questo senso, se si esclude la San Marco che sta riuscendo a strappare punti con continuità, a prescindere dall'avversario che si trova davanti, discorso che vale anche per il La Palma. Prima della sosta, poi, incontreremo la Monteponi: in questo momento vantano un organico profondamente rinnovato, che non è secondo a nessuno. Hanno investito ingenti risorse per trasformare la squadra e ora sono temibili quanto le prime della classe».
Murru è comunque molto fiducioso. «Dal punto di vista atletico ci arriviamo bene, senza particolari problemi, anzi; aver tenuto botta con un uomo in meno in casa dell'Arborea è un dato sicuramente incoraggiante. Purtroppo la rosa è un po' ristretta, una cosa che potrebbe farsi pesante a lungo andare, ma faremo di necessità virtù, chiamando in causa i nostri ragazzi più giovani che potranno così fare esperienza; del resto sono il capitale più importante per il futuro».