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La baby Ferrini di Coppa sfiora l'impresa, mister Giordano: «Ad un passo dalla finale, i ragazzi ci hanno messo entusiasmo»
Quinti in campionato: «Tutto fieno in cascina»

La baby Ferrini di Coppa sfiora l'impresa, mister Giordano: «Ad un passo dalla finale, i ragazzi ci hanno messo entusiasmo»

Ad un passo dalla finale con i ragazzini terribili. La Ferrini ha vivacizzato il ritorno delle semifinali di Coppa Italia contro il Taloro pareggiando il 3-0 rimediato all'andata quando mancavano 24' al termine e i cagliaritani erano con l'uomo in più (espulso Schieda). Poi il mago Doukar ha tolto fuori dal cilindro la punizione della qualificazione che ha smosciato un finale reso quasi insignificanti dalle espulsioni gratuite dell'arbitro Scifo nei confronti di Spanu e Fabio Argiolas per i padroni di casa e di Satta per i barbaricini. 

 

Il tecnico Franco Giordano con il '99 Tommaso BiondoFranco Giordano ha schierato otto fuoriquota, tra cui un '99 (il regista Tommaso Biondo), due '98 (il portiere Andrea Tronci e l'attaccante Matteo Argiolas), tre '97 (l'esterno sinistro Matteo Sitzia, il centrale di difesa Claudio Fiori e il trequartista Alessandro Mainas) e due '96 (l'esterno destro Francesco Sculco e la punta Gianluca Podda, autori dei gol dell'1-0 e 3-0), tutti bravi e all'altezza dell'impegno importante. «Non posso essere che contento della prestazione dei ragazzi - dice il tecnico della Ferrini - hanno dato tutto, giocando con un entusiasmo caratterizzato dalla loro giovane età ma anche i grandi che li hanno sorretti in tutto e per tutto sino alla fine. Ci abbiamo provato, sul 2-0 ho provato a mettere dentro Fabio Argiolas e appena è entrato ha dato la palla del 3-0, creando così i presupposti per agguantare la finale». Nel momento in cui il Taloro stava per essere messo al tappeto definitivamente è arrivata la giocata di Doukar: «Ha calciato una punizione di astuzia dimostrando la sua grande attenzione nel momento topico di una partita così delicata. Sapevamo bene che era molto difficile ma siamo contenti di essere arrivati sino a questo punto, gestendo le forze per la Coppa Italia senza mai pagare dazio nelle gare di campionato, cosa che magari è capitato ad altre squadre che hanno lasciato qualche punticino per strada».

 

In panchina i giovani Secci, Nicola Sitzia, Murgia, Corellas, Nicola Argiolas e Sigismondo

Chiusa la parentesi di Coppa Italia, si può pensare nuovamente al campionato che sta grande soddisfazione alla matricola rossoblu-cerchiata, issatasi in piena zona playoff dopo 13 giornate. «Il quinto posto in classifica ci soddisfa - continua Giordano - il nostro obiettivo è salvarci, abbiamo messo fieno in cascina perché sappiamo che arriveranno momenti molto più difficili. Nel girone di ritorno molte squadre cambieranno marcia e noi qualcosina la lasceremo per strada, speriamo di saper gestire adeguatamente questo accumulo di punti in maniera tale da non soffrire nella parte finale di campionato». Domenica scorsa la squadra ha battuto la vice-capolista Calangianus, al termine di un incontro caratterizzato da tre rigori (uno sbagliato e due segnati) e quattro espulsioni (di cui tre per i galluresi). La Ferrini si è dimostrata ancora una volta all'altezza di un avversario forte. «Paradossalmente - evidenzia l'ex tecnico della Frassinetti - sia dal punto di vista numerico del risultato che del gioco soffriamo in questo momento le squadre che lottano per non retrocedere, dobbiamo capire e lavorare sul perché in quel tipo di partite abbiamo difficoltà a gestirle. Invece, contro le squadre di alta classifica le abbiamo sempre gestite bene, a posto con la testa e concentrati. Ecco, dobbiamo registrare qualcosa nelle gare apparentemente più abbordabili». La Ferrini sta comunque incassando attestati di stima per come gioca e sta in campo coi giovani e i più "anziani". «I complimenti che riceviamo dagli avversari fanno sempre piacere e inorgogliscono la società e me. Mi paice sottolineare che stiamo uscendo col sorriso sulle labbra da tutti i campi, lo spirito che ha contraddistinto tutta questa prima parte è di grande sportività sia con allenatori, giocatori e dirigenti di squadre avversarie in casa come fuori. Questo per noi è un bel biglietto da visita e vorremmo continuare su questa strada». Occhi puntati sui tanti gioielli della squadra che si sono messi in luce in questi mesi (uno su tutti il terzino classe '96 Lorenzo Giuliani), se resteranno o meno in rosa sarà una decisione che compete esclusivamente alla società. «Io metto i ragazzi nelle condizioni di esprimersi al meglio - chiarisce Franco Giordano - spero di riuscire a farlo e di tirar fuori da loro tutto ciò che hanno dentro. Poi se la loro storia sarà caratterizzata da un percorso di crescita in categorie superiori sarà il tempo a dirlo».

In questo articolo
Squadre:
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2015/2016
Tags:
Sardegna
13 Andata