Ripartono Ghilarza e Lanusei, colpaccio Arbus con la Tharros
La Ferrini sgambetta il Budoni, il Latte Dolce si sbarazza dell'Ossese e si allontana, il San Teodoro è quarto
Il Budoni cade a Cagliari contro la Ferrini, il Latte Dolce cala il poker all'Ossese e si avvicina al titolo platonico di campione d'inverno. La coppia di testa si scoppia coi galluresi ko di fronte all'ex Manis mentre i sassaresi vincono in rimonta dopo lo svantaggio dell'ex Patacchiola evitando un'ammucchiata al vertice, bensì un trenino con vagoni distanziati, con l'ultima carrozza che se la prende il San Teodoro, vittorioso con l'Iglesias, e passato davanti al Taloro sconfitto a Lanusei. Di conseguenza il quinto posto lo vedono da vicino anche il Carbonia, vittorioso nell'anticipo col Sant'Elena, e il Ghilarza tornato al sorriso dei tre punti col tris calato alla Nuorese. Non così per il Bosa rimontato a Monastir che guida la pancia della classifica in cui c'è la Villacidrese, ai box per calendario, il Lanusei in fase di rilancio ed entrambe le squadre sono ora a sei punti dal quinto posto ma anche dalla zona playout. Poi c'è chi guarda ancora sotto col Calangianus che pareggia in casa del Li Punti, la Ferrini che piazza il colpo di giornata e sorpassa la Tharros, ko in casa con l'Arbus che ora vede la salvezza diretta ad un punto.
Il rush finale verso il giro di boa vede un improvviso sdoppiarsi delle capolista con una doppia sorpresa. Perché se il Latte Dolce rischiava tanto in casa dell'Ossese che voleva avvicinare la vetta sfruttando proprio lo scontro diretto, il Budoni faceva visita alla Ferrini quasi doppiata nei punti in classifica e con sole 4 vittorie in sedici tentativi. Invece accade che i sassaresi calano il poker al Walter Frau ribaltando l'iniziale svantaggio di Patacchiola (incornata sull'angolo di Demartis) pareggiando con Tuccio 6' dopo e passando a condurre con Saba prima dell'intervallo. Ad inizio ripresa l'accelerazione con l'ex Scognamillo che insacca la palla respinta sul tiro di Saba, i bianconeri tornano in gara con la rete di Demartis 4' dopo facendo secco Congiunti, ma poi la squadra di Giorico mette il sigillo al risultato con Scognamillo e si accorge di stare da sola in vetta dopo che il Budoni rimedia la quarta sconfitta esterna al cospetto di una Ferrini tornata ai livelli dello scorso anno quando a dicembre festeggiava il titolo d'inverno. La gara l'accende subito Satta con una incornata sugli sviluppi di un angolo battuto da Lancioni. La risposta cagliaritana è quasi immediata: prima Podda coglie la traversa (ma c'era fuorigioco sulla spizzata di Camba), poi non aggancia per un pelo un traversone al volo di Cuccu e, infine, il giovane Pisano insacca da dentro l'area la palla del pareggio. La gara è combattuta e scorre sul filo dell'equilibrio, Manis è attento sul colpo di testa di Villa. Ad inizio ripresa il sorpasso lo firma Podda che insacca di testa la palla respinta dalla traversa colpita in precedenza da Cogoni. Cerbone getta nella mischia prima Meloni e poi Tissone cambiando assetto, Pinna ordina l'ingresso di Usai e Aresu per fare densità in mezzo. I galluresi mettono in area una infinità di palloni ma con un Manis in forma e la coppia Bonu-Piselli attenta non si passa. Santoro non aggancia per un pelo una palla a pochi passi dal portiere ex compagno. Il sigillo al match arriva dal gran filtrante di Pisano per Camba, Farris non ci arriva e l'attaccante supera in pallonetto Faustico e doposita la palla a porta vuota. Il gol di Meloni arriva sul triplice fischio e non c'è neanche modo per l'ex capolista di rimediare un pari.
Si ferma la striscia positiva del Taloro a 9 risultati utili di fila dopo che i gavoesi cadono a Lanusei, tornato al successo dopo cinque turni. La gara è equilibrata e ci prova l'ex Musso a punire col sinistro il suo ex compagno Fadda, la palla esce di poco. La risposta rossoblù è con Pusceddu ma la sua deviazione a colpo sicuro viene sventata da Mastrangelo. Il match si sblocca prima del riposo dal colpo di tacco sottoporta di Carboni sul rasoterra di Mainardi. La risposta rossoblù è quasi immediata e il pari arriva dal sinistro dell'argentino Castro su calcio piazzato che lascia immobile il connazionale Mastrangelo. Al ritorno dagli spogliatoi arriva la prodezza di Mainardi con un destro a giro che fa pendere la bilancia dalla parte dei biancorossoverdi di Masia che rischiano solo sul colpo di testa di Mele e sulla botta di Delussu ma prendono vantaggio dalla zona bassa e ripuntano il mirino verso i playoff. I barbaricini vengono superati al quarto posto dal San Teodoro che sfrutta il rendimento interno infilando la sesta vittoria di fila ai danni di un Iglesias in perenne crisi con il tecnico Marongiu ancora a secco di punti dopo la settima sconfitta di fila (ottava per i rossoblù considerando anche l'ultima gara della gestione Cuccu). Se si prende una giornata di riposo la coppia di bomber Ruzzittu-Mulas, ecco il bomber aggiunto Malesa, autore del gol del pari a Carbonia, a sbloccare il match a fine primo tempo con un inserimento puntuale in area sul cross da destra di Ruzzittu. Il sigillo lo appone, prima del triplice fischio, Molino che la confidenza col gol non la perde specie quando batte i calci piazzati: palla all'incrocio dei pali imprendibile per Bigotti. E ora i galluresi di Marini sono chiamati all'esame di maturità nella sfida di domenica a Sassari con la capolista Latte Dolce.
Si rimette a correre il Ghilarza tornato al successo dopo 4 turni in cui aveva sommato solo due punti. Nel delicato match contro la Nuorese la squadra di Cirinà ci mette i primi dieci minuti per incanalare la sfida sul binario giusto. La sblocca subito Rancez e raddoppia Atzei su assist di Caddeo con l'esterno che ritrova la via del gol dall'ultimo successo interno dei giallorossi contro la Villacidrese. Nel finale di gara arriva il sigillo con l'autogol di Di Nardo sul colpo di testa di Caddeo e, in più, il portiere Mereu nega il gol della bandiera ai verdazzurri sul calcio di rigore di Cocco. Botta e risposta dagli undici metri tra Monastir e Bosa ma la gara ha detto anche altro. I planargiesi sfiorano il vantaggio all'inizio con la conclusione Pucinelli e il colpo di testa di Di Angelo. Poi anche Romanazzo si avvicina al gol a metà tempo. I padroni di casa si vedono con Pilloni ma, prima del riposo, c'è l'episodio che sblocca la gara: punito col rigore il contatto in area tra Cossu e Romanazzo, quest'ultimo realizza il penalty dopo le proteste dei padroni di casa. Nella ripresa la squadra di Madau insegue a lungo il pari che arriva dagli undici metri: capitan Melis si procura e segna il rigore. Nel finale le due squadre cercano la vittoria con Faye e Floris ma l'1-1 non si schioda.
Finisce con un ko l'esordio in casa di Nulchis sulla panchina della Tharros. Gli oristanesi cadono contro l'Arbus che piazzano il micidiale uno-due a cavallo della metà della prima frazione con la doppietta di Galloni. Il bomber granata sfrutta il traversone di Ibba per il colpo di testa del vantaggio, passano 8' e l'attaccante fa il bis sull'assist di Scanu. I biancorossi tornano in gara grazie allo spunto di Bebo Atzori che entra in area e batte Manfredi in diagonale. Nella ripresa i padroni di casa cercano di impattare il match con il nuovo acquisto Usai, e poi con Andrea Sanna e Bebo Atzori ma i mediocampidanesi resistono e portano in porto il preziosissimo successo che li manda ad un punto dalla salvezza diretta. Ancora a secco di vittorie il Li Punti che, nel match interno col Calangianus, non va oltre lo 0-0. Per i sassaresi del riconfermato tecnico Salis pesa il cartellino rosso a Cardone a fine primo tempo che ha reso più difficile la strada per la ricerca del primo successo in campionato, rischiando anche il ko interno alla mezzora della ripresa quando Secchi dice non a Vinicius. I galluresi ripartono con un punto dopo la sconfitta interna di domenica scorsa col Monastir subendo tre gol in rimonta.