«Li abbiamo battuti due volte ma ora si azzera tutto»
La Gialeto è ancora in gioco, Ruggiero: «Da due mesi stiamo dando tutto, pronti allo spareggio con l'Arbus»
Tutto in 90' o forse 120'. La Gialeto ha tenuto fieramente accesa la fiammella della speranza in ottica salvezza con un finale di campionato da alte sfere: 16 punti nelle ultime sette uscite, aggancio al terzultimo posto dell'Arbus e ora i serramannesi guidati da mister Mariano Ruggiero sono attesi dallo spareggio coi granata di Agus: chi perde saluta scende in Prima categoria, chi vince conquista il pass per giocarsi il tutto per tutto nel playout contro il Guspini.
I rossoverdi si presentano al confronto con l'umore al massimo, dopo l'importantissimo successo ottenuto nel match contro il Castiadas, con il risultato finale di 4 a 3. Il tecnico argentino è ben consapevole che a fare la differenza sarà la testa dei giocatori, più delle gambe, e si aspetta una prestazione gagliarda da parte dei suoi.
«La sfida contro il Castiadas è andata esattamente come avevamo previsto – dichiara mister Mariano Ruggiero – si è trattato di una partita molto difficile, abbiamo dovuto affrontare una squadra che non aveva più niente da chiedere a questo campionato, avendo raggiunto l'accesso ai playoff, già da qualche settimana».
Il tecnico poi aggiunge: «Quando incontri squadre che non hanno più nulla da perdere spesso le cose diventano ancora più difficili: i nostri avversari cercavano frequentemente la bella giocata e per noi le cose si sono messe subito in salita, considerando che siamo passati in svantaggio. Per fortuna, però, siamo stati bravi a sfruttare le rare occasioni in cui hanno avuto delle incertezze, così abbiamo strappato i tre punti che ora ci permettono di giocarci lo spareggio per conquistare l'accesso ai playout».
Il tecnico si concentra sul match contro l'Arbus.
«Mentalmente ci arriviamo molto bene; l'unico problema è che la nostra rosa è molto corta e dunque ci sono diversi giocatori che sono un po' al limite; stanno facendo fatica proprio perché non hanno la possibilità di tirare il fiato. Ma del resto non avevamo alternative: dovevamo giocarci tutte le nostre carte, perchè se avessimo perso contro l'Arborea, così come nelle sfide in casa con Gonnosfanadiga e Verde Isola, saremmo stati definitivamente condannati alla retrocessione».
La Gialeto sta buttando, letteralmente, il cuore oltre l'ostacolo.
«Ē da circa due mesi che stiamo dando tutto quello che abbiamo in corpo, in ogni situazione. La testa fa tanto, soprattutto in queste partite; le gambe a volte non girano come dovrebbero, e si capisce bene che, arrivati a questo punto della stagione, bisogna mettere in conto un po' di stanchezza. Tutti quanti stanno andando in ferie, invece noi abbiamo ancora tanto da fare».
Avere la possibilità di giocare lo spareggio contro l'Arbus è già un piccolo, grande traguardo.
«Sapevamo, sin dall'inizio, che sarebbe stata un'annata particolarmente difficile per noi; abbiamo allestito una rosa con 26 elementi, ma solo due di questi negli ultimi quattro anni hanno giocato in Promozione: parliamo di Perinozzi e De Santis; gli altri arrivano dalla Seconda e Prima categoria, ma ci sono pure ragazzi che sino a due anni fa giocavano negli Allievi. La squadra è stata costruita con un budget bassissimo: essere riusciti a mettere da parte 42 punti è già una piccola impresa perché negli altri gironi, con quel tanto di punti, ottieni la salvezza tranquilla. Noi, invece, rischiavamo di retrocedere senza poter nemmeno passare dai playout».
Il torneo è stato tra i più equilibrati ed entusiasmanti degli ultimi anni.
«Anche le altre squadre, le nostre rivali, hanno dato tutto: ogni domenica potevi vincere e perdere con chiunque; non è stato facile arrivare a questo punto, siamo ancora in corsa e faremo davvero il massimo per sfruttare questa possibilità. Abbiamo tanto rispetto per l'Arbus, una squadra buona guidata da un ottimo allenatore, ma noi proveremo a dire la nostra».
In campionato la Gialeto ha vinto sia il match dell'andata che quello del ritorno contro i granata.
«Però la prossima è una partita secca: in questi casi si azzera tutto quello che hai fatto in passato; non possiamo commettere l'errore di pensare di aver già vinto solo perché li abbiamo già battuti due volte».
La tensione giocherà un ruolo importante.
«La paura di perdere ti limita nelle giocate, la paura di vincere ti impedisce di esprimerti con sicurezza: magari non pressi gli avversari come potresti per paura di scoprirti troppo e di subire una ripartenza. Io credo che le situazioni critiche vadano gestite al momento: per questo cercheremo di allenare più la testa che le gambe; il discorso tattico ha sempre la sua importanza, è importante stare in campo con ordine, ma se la testa non gira non funziona nulla».
La Gialeto arriva agli appuntamenti decisivi con un Perinozzi in gran forma: l'attaccante nell'ultima partita ha segnato ben tre reti.
«Conoscevamo bene tutte le qualità migliori di Valentino: inizialmente ha fatto un po' di fatica ad ambientarsi, ma con il passare del tempo ha preso confidenza e ora il nostro assetto in avanti si basa su di lui, è un grande giocatore, non lo scopro di sicuro io, è uno dei pilastri della squadra. Gli ho chiesto una mano, considerando che ci mancava un elemento di spessore e di esperienza, e ci sta ripagando al massimo per la fiducia che abbiamo riposto in lui».