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La matricola Lanusei è partita bene, Angheleddu: «Punti fatti con carattere e incoscienza ma questa serie D è la più dura che abbia fatto»
Gol e vittoria storica: «Bella soddisfazione»

La matricola Lanusei è partita bene, Angheleddu: «Punti fatti con carattere e incoscienza ma questa serie D è la più dura che abbia fatto»

Implacabile dagli undici metri per entrare nella storia del Lanusei come colui che ha regalato la prima vittoria in serie D al club ogliastrino. Marcello Angheleddu, centrocampista dai piedi sopraffini e freddo nell'esecuzione dal dischetto, si gode il primo e importante gol ufficiale della stagione in biancorossoverde: «È una bellissima soddisfazione, il mio nome sarà sempre associato alla prima vittoria del Lanusei in serie D ma, soprattutto, ci tenevamo tanto a fare bene e gratificare tutte le persone, dai dirigenti ai tifosi, che ci stanno seguendo con affetto e che sentono forte il peso di rappresentare l'Ogliastra in un campionato nazionale». Ma il 30enne regista di Decimoputzu individua anche un altro artefice che ha permesso che la gara col Trastevere si chiudesse sull'1-0: «Io ho solo portato il foglio e la penna poi la firma sulla vittoria l'ha messa Maurizio Floris, ha fatto almeno tre o quattro interventi decisivi che hanno ribadito il suo enorme valore tecnico e professionale. In queste categorie centra ben poco, purtroppo subisce il duro destino dei portieri legato al regolamento dei fuoriquota che ammazza il ruolo. Avere un portiere come lui non è fortuna ma è una precisa scelta tecnica visto che altri allenatori preferiscono mettere un senior in più di movimento».

 

Marcello Angheleddu in gol nella prima vittoria in D del LanuseiC'era curiostà nel vedere come si sarebbe comportato il Lanusei, matricola assoluta, in serie D. L'inizio è buono, 4 gare, 6 punti e ancora imbattuti

«Dovevamo un pochino scoprire chi siamo in questa categoria, ci stiamo affacciando ad una realtà tutta nuova per questa piazza e, sinceramente, non l'abbiamo ancora scoperto chi siamo. Dobbiamo capire la nostra reale identità, c'è tanto da migliorare e lavorare per eliminare qualche peccatuccio di inesperienza ma l'entusiasmo è alto, il gruppo è unito e c'è tanta voglia di metterci in gioco in un girone difficilissimo»

La vittoria di domenica ha dato valore ai tre pareggi fatti in precedenza

«Sì è vero, soprattutto dovevamo vincere in casa, il Lixius dev'essere il nostro fortino dove costruire la salvezza. Contro la Flaminia c'eravamo andati vicino ma la vittoria è sfumata all'85' per una disattenzione collettiva, ecco quel gol subito rappresenta uno di quei peccatucci che dobbiamo eliminare»

I due pareggi in rimonta, a Nuoro e Grosseto, invece mostrano già una caratteristica della squadra, cioè che non molla mai

«Con la Nuorese eravamo in dieci dalla mezzora del primo tempo e sotto di un gol ma l'abbiamo raddrizzata, a Grosseto eravamo all'intervallo con due gol al passivo ma abbiamo avuto la forza di reagire e rimettere la gara in piedi. In due stadi difficili, contro due società che per blasone hanno dovuto costruire una squadra importante che, specie per i toscani, punta a vincere, strappare i pareggi in quel modo è motivo d'orgoglio»

Anche perché, visto il primo tempo a Grosseto si rischiava poi l'imbarcata

«E ci è andata bene chiudere solo sul 2-0 perché loro avevano preso anche una traversa. Ma siamo riusciti tirar fuori il carattere e annullare il doppio svantaggio per poi cercare di vincerla, colpendo un palo. A Grosseto, visto la forza dell'avversaria, è normale pure che subisci la loro iniziativa, però col giusto mix di carattere e incoscienza abbiamo strappato un bel punto. Nella nostra squadra non ci sono tanti giocatori che sono stati in grandi piazze, perciò siamo stati bravi a trasformare il timore iniziale nel desiderio di dimostrare che anche noi non sfiguravamo nel confronto»

Col Rieti altra importante verifica, non c'è tregua in questo campionato e non si può abbassare la guardia un attimo

«Assolutamente sì, siamo tutti consci del fatto che non ci sarà una gara che non potremo affrontare senza il coltello tra i denti, siamo in un girone che in 12 anni di serie D è il più difficile che abbia mai visto, ci troviamo con tante piazze importanti, nessuna squadra materasso e tutte ben attrezzate perciò ogni domenica sarà battaglia. Come col Rieti, che è formato da parecchi giocatori di alto livello, ci sarà da soffrire tanto ma la mentalità dev'essere sempre quella»

Con due gare in casa di fila, per statistica è sempre difficile che chi vince la prima riesca poi a fare il bis 

«Proveremo a sfatare questa statistica, l'unico modo è tenere alta l'attenzione, sapendo di non dover mollare di un centimetro perché contro giocatori di alto livello rischi di esser punito sempre e proveremo ad esser cinici nello sfruttare le nostre occasioni stando al top nella fase difensiva e sfruttando la bravura del nostro portiere»

Come vedi il campionato per la prima volta con 8 squadre sarde? Tutte sono partite abbastanza bene tranne il Castiadas reduce da tre ko di fila

«Il Castiadas è stato in ritardo col mercato e ha trovato un calendario particolare, in un derby difficile col Muravera ha fatto un bel pareggio; a Olbia ci può stare che perda perché è una squadra giovane e ha un gruppo quasi tutto nuovo rispetto all'anno scorso; contro Arzachena e Cynthia ho letto che è stata poco fortunata sottoporta. Io non la vedo affato male, come tutte le altre squadre sarde, nessuna delle quali è stata costruita con improvvisazione ma sapendo bene che si andava ad affrontare la quarta serie del calcio»

Parliamo in particolare di due tue ex squadre, la Torres che vuole il primo posto e l'Arzachena che in testa c'è già

«L'Arzachena è una piazza importante, non stai per caso in serie D da 13 anni di fila, la considero una società veterana della categoria, ben strutturata e composta da dirigenti che sanno bene dove mettere le mani per puntellare la rosa. Non c'è niente di strano nel vederla lì in alto, è una squadra di assoluto valore con giocatori esperti in ogni reparto. La Torres ha vissuto e sta vivendo dei mesi di incertezza per una categoria che doveva essere la Lega Pro, tuttora regna questa incertezza per via del ricorso al terzo grado di giudizio. Per la serie D è stata costruita una squadra con giocatori di grande qualità, alla lunga verrà fuori e lotterà per vincere il campionato»

Ultime due stagioni con 3 gol all'attivo, ora la prima rete è già stata messa a segno, vuol dire che stai nuovamente riprendendo le solite medie da 6-7 gol a campionato?

«Speriamo che possa fare altri gol. Per le stagioni a Selargius e Lanusei, se non sono stato all'altezza degli altri campionati, la responsabilità non vado ad attribuirla a fattori esterni ma è soltanto mia anche se ho fatto due campionati non da buttare, raggiungendo una salvezza in serie D in condizioni impossibili e una promozione con tante gare fatte al mercoledì in Coppa Italia in un percorso difficoltoso ma che ci ha premiati arrivando in semifinale. Cercherò comunque di ritornare ai vecchi livelli realizzativi»

Magari smentendo chi dice che Angheleddu non avrebbe potuto fare la serie D

«Ma fa parte del gioco, in carriera un giocatore attraversa degli alti e bassi, è normale che chi vede che il rendimento scende al di sotto degli standard abituali poi commenti così. Da parte mia non c'è nessuna voglia e desiderio di rivalsa, mi sono sempre allenato al massimo e a quasi 31 anni si può sempre migliorare. Le critiche non hanno influito negativamente nelle prestazioni come magari tanti altri fattori che possono essere relativi alla vita privata o alla condizione fisica. Ho giocato sette-otto gare senza poter calciare col destro ma non è stato un problema, anche io che guardo le gare di serie A sono critico con certi giocatori, faccio i miei commenti e le mie analisi, poi è giusto che quando uno smette si guardi al fatto che abbia giocato più di 400 partite e segnato 70-80 gol, che abbia vinto 3-4 campionati, che sia retrocesso una volta. Quelli sono i numeri che ti dicono alla fine che giocatore sei stato»

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna
5 Andata
Girone G