«Fondamentale il contributo della società»
La Pineta Sinnai, Corona è raggiante: «La salvezza è il frutto del nostro grande lavoro»
Per La Pineta Sinnai la salvezza ha un sapore del tutto particolare: il traguardo raggiunto, con ben due giornate d'anticipo sulla fine del campionato, dalla compagine allenata da mister Corona è una piccola grande impresa, soprattutto se si considera che la squadra ha chiuso il girone d'andata al penultimo posto con soltanto 13 punti.
Anche nei momenti più difficili e delicati, almeno per quanto riguarda i risultati, il La Pineta ha fatto intravedere sprazzi confortanti di bel gioco, confermandosi come una delle formazioni più interessanti dell'intero girone.
Mister Corona, domenica avete festeggiato la salvezza, pur incassando una dura sconfitta ad opera del Sarroch.
«Si in effetti nelle due gare con il Sarroch non ci siamo espressi sicuramente al massimo; probabilmente domenica i ragazzi si sentivano già salvi, anche se di fatto non era così.
Abbiamo raggiunto questo traguardo soltanto grazie ai risultati degli altri campi, anche se avevamo tutta l'intenzione di offrire una buona prestazione, ma di fatto le cose sono andate in maniera completamente diversa».
Siete stati in grado comunque, a partire dal girone di ritorno, di reagire ad una situazione non facile, evidenziando tra le altre cose grande carattere e personalità.
«La società mi ha messo a disposizione una squadra, composta prevalentemente da giovani calciatori locali: io non ho avuto modo di strutturare l'organico, ho semplicemente messo tutto il mio impegno per sviluppare questo progetto e devo ammettere che sono molto contento.
Per centrare un obbiettivo come la salvezza risultano importanti numerosi fattori, primo fra tutti la presenza di una società seria, sana e solida che riesca a supportarti al massimo e, aspetto non secondario, un gruppo di giocatori che accettino di sposare l'idea calcistica del proprio mister; quest'anno a Sinnai le cose sono andate al meglio, i dirigenti sono stati molto presenti, anche nei confronti del sottoscritto, cosa che mi ha fatto peraltro molto piacere, soprattutto nei momenti in cui le cose non ci andavano particolarmente bene.
Un ringraziamento va anche ai ragazzi, che si sono impegnati costantemente con il massimo della disponibilità, agevolandomi notevolmente il compito».
Quali sono i segreti che stanno dietro ad una rimonta eccezionale come quella messa in atto dal La Pineta?
«La squadra si regge su un'ossatura davvero molto buona, che ha contribuito in maniera decisiva al raggiungimento di questo traguardo; vorrei comunque ringraziare tutti i ragazzi che magari hanno trovato meno spazio nel corso della stagione ma che sono sempre stati disponibili al sacrificio e si sono fatti trovare pronti ogni qualvolta venivano chiamati in causa.
A gennaio sono arrivati poi alcuni elementi che hanno completato l'organico e ci hanno dato una grossissima mano, con la loro qualità e il grande carisma, ad uscire da una situazione decisamente critica».
C'è da sottolineare il fatto che non avete mai perso la calma e la lucidità, nemmeno nei momenti più difficili: immagino che riuscire comunque ad esprimere un buon calcio, nonostante i vari problemi, vi abbia aiutato, e non poco, anche dal punto di vista del morale e della convinzione.
«I ragazzi si sono sempre allenati con grande voglia e intensità; i progressi della squadra erano evidenti, così come la grande determinazione. A parte le due partite che ho citato prima, abbiamo sempre offerto prestazioni importanti e c'era la convinzione che prima o poi le cose sarebbe girate diversamente, perchè il lavoro paga sempre.
Mi permetto di fare una citazione al nostro capitano perchè, oltre ad essere un esempio per carisma e grinta, si è appena laureato all'ISEF e mi ha aiutato a stilare una programmazione per quanto riguarda il lavoro atletico. Volevo ringraziare inoltre il preparatore dei portieri e tutto lo staff tecnico, con cui mi sono trovato benissimo; per finire volevo ringraziare il mio collaboratore, che ho conosciuto meglio, nonostante fossimo compaesani, durante questa avventura e sono molto contento per come abbiamo lavorato assieme; gli faccio i miei complimento più grandi perchè è stata un'ottima spalla per il sottoscritto».
In che modo proseguirà lo sviluppo del progetto La Pineta?
«Stiamo già lavorando per quanto riguarda il futuro; quest'anno, come ti ho detto primo, ho trovato l'organico già definito e sono contentissimo di tutti i miei ragazzi, ma per la prossima stagione dobbiamo pianificare meglio qualche innesto, con la speranza di riuscire a fare ancora meglio.
Ci incontreremo con calma con il Presidente e con tutti i suoi collaboratori per vedere dove e come intervenire; dipenderà molto dalla società, è ovvio, ma io ho tutta la voglia di lavorare al massimo e di impegnarmi, perchè pur essendo un campionato di Seconda Categoria lo affronto con molta professionalità e molta umiltà, per me è un'esperienza importantissima».