Il Carbonia passa con Todde e Serra, Monteponi nel segno di Curreli; Gonnosfanadiga corsaro
La San Marco rispetta il pronostico: Carloforte spazzato via dalla tripletta di Flumini; La Palma di misura con Sarigu
La San Marco rispetta in pieno il pronostico della vigilia e fa abbondantemente il suo dovere nel testa coda casalingo contro il Carloforte, si gode la giornata di grazia di bomber Flumini e colleziona altri tre punti pesantissimi per la corsa al titolo; il La Palma tiene il passo, con i cagliaritani che riescono a spuntarla, di misura per 1 a 0, nell'attesissimo confronto con il Villamassargia di Murru. Non sbaglia nemmeno il Carbonia, che tra le mura amiche batte l'Idolo con un secco 2 a 0. La Monteponi continua a dettare legge e si riscatta immediatamente dalla sconfitta di otto giorni fa rifilando due sberle all'Idolo. Vincono anche il Selargius, corsaro sul campo del Sant'Elena, e l'Orrolese, che non fa sconti al Villasor. In ottica salvezza, pesano i colpi grossi piazzati in esterna dall'Andromeda, sul Seulo, e del Gonnos di Incani, che va a vincere in casa del Vecchio Borgo Sant'Elia.
Impegno agevole, almeno sulla carta, per la battistrada guidata da mister Spini, in campo contro il fanalino di coda del torneo Carloforte: tanto il divario in classifica, oltre che sul piano tecnico-tattico tra le due squadre, con il campo che ha confermato i pronostici della vigilia e non ha regalato grosse sorprese, anche se gli ospiti resistono bene per una mezz'ora buona prima di arrendersi allo strapotere dei leoni. Protagonista assoluto dell'incontro è Flumini, che si presenta in ottima forma e ingaggia il suo personalissimo duello contro Grosso sin dai primissimi secondi: dopo appena un minuto, infatti, il bomber della San Marco colpisce il palo su corner; lo stesso fa centro per il vantaggio alla mezz'ora con una deviazione acrobatica che beffa il portiere avversario. La San Marco continua a spingere e ci prova ancora con Incani e Serra, ma per il raddoppio bisogna aspettare gli ultimi minuti della prima frazione, con Flumini ancora protagonista, questa volta con un preciso colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Nella ripresa il copione non cambia: Flumini continua a seminare il panico tra le maglie della difesa dei tabarchini e fa tremare il palo della porta difesa da Grosso con una bella stoccata da dentro l'area, poi all'ottavo corregge in rete per la sua personalissima tripletta il bell'assist di Nenna. A quel punto la San Marco non deve fare altro che gestire al meglio l'incontro, con la quattordicesima vittoria che diventa realtà.
Il La Palma rimane in scia grazie al successo strappato nel confronto, tra i più attesi ed importanti della giornata, contro il lanciatissimo Villamassargia: la partita si conferma equilibrata per tutti i 90', con i padroni di casa che faticano più del solito a trovare la rete e gli ospiti che si difendono con ordine e determinazione ma non disdegnano improvvise sortite in avanti, come quando Caddeo, dopo appena due minuti, mette i brividi a Sanna con una girata improvvisa che si perde sul fondo. I cagliaritani replicano con Ligas, innescato da Loi, ma la sua mira non è precisa. La partita si infiamma grazie agli episodi: a metà primo tempo sale in cattedra Carpentieri, a cui manca però quel pizzico di lucidità al momento della conclusione. Lo stesso Carpentieri ci riprova ad inizio ripresa su suggerimento di Ligas, ma l'esito non è felice. I ragazzi di Madau con il passare dei minuti aumentano i giri del proprio motore: Marongiu chiude in extremis sul tentativo di percussione di Loi, poi il portiere ospite viene salvato dalla traversa sul tiro a botta sicura di Sarigu, ma lo 0 a 0 non si sblocca. A meno di dieci minuti dal novantesimo però, i cagliaritani passano: Siddu serve Sarigu in profondità, diagonale chirurgico e palla in fondo al sacco alle spalle di Marongiu per il punto che spacca la domenica (nella foto Sarigu esulta con Siddu).
Il Carbonia dunque ne approfitta e consolida il proprio terzo posto in classifica allungando a +5 nei confronti del Villamassargia: pesano, e tanto, i tre punti conquistati nel match interno contro l'Idolo, sconfitto con un secco 2 a 0. La partita stenta a decollare, con i minerari che cercano di esprimere il loro gioco, ma gli ospiti si chiudono bene a protezione della porta difesa da Salis. La prima vera occasione dell'incontro capita sui piedi di Fabrizio Casu che sciupa da buona posizione; poi sale in cattedra Giacomo Sanna, che prima fa la barba alla traversa e poi ci prova da posizione impossibile. L'Idolo, dal canto suo, tiene botta ma non riesce ad impensierire più di tanto Bove. Il copione cambia nella ripresa: vantaggio dei padroni di casa al 10' con Todde che di sinistro batte Salis e spiana la strada ai suoi. Il Carbonia a quel punto si butta in avanti a caccia del raddoppio: ci provano Lazzaro, che calibra male l'ultimo passaggio per Casu, e Sanna, in acrobazia su suggerimento di Contu. Per il secondo gol occorre aspettare la mezz'ora: Serra trasforma in oro un calcio di punizione dal limite, con la palla che termina la sua corsa all'angolino.
La Monteponi archivia immediatamente il passo falso rimediato nello scorso turno ad opera del Gonnosfanadiga e si aggiudica, con un netto 3 a 1, il confronto con l'Arborea, al sesto stop stagionale, e continua a scavalcare posizioni verso le zone più tranquille della classifica. La partita inizia con il botto: occasione in avvio per Nonnis, sull'altro fronte arriva la replica di Amendola, ma i due portieri non si fanno sorprendere. Al 10' però la Monteponi mette freccia e sorpassa: Curreli si procura e trasforma il calcio di rigore che vale per il vantaggio, ma dieci minuti più tardi gli ospiti rimettono tutto in equilibrio con Fogliana, che con una prodezza trassforma in rete l'assist di Murru. Rubbiani protagonista poco dopo sulla punizione di Frongia, poi ci pensa Garau a lanciare l'assedio alla porta avversaria, con la difesa dei giallo-blu messa costantemente sotto pressione dai tentativi di Curreli e dello stesso Garau. Nella ripresa gli equilibri cambiano: Mureddu rimedia il secondo cartellino giallo della sua domenica e lascia gli ospiti in inferiorità numerica; spetta a Curreli dunque firmare il sorpasso al 17': l'attaccante ruba bene la palla alla retroguardia avversaria e non perdona. Per l'Arborea piove forte sul bagnato con l'espulsione diretta rimediata da Doukourè: a quel punto la Monteponi rischia di dilagare, con Curreli e Valluzzi che falliscono il punto del 3 a 0 per un soffio. Allo scadere però, ancora Curreli protagonista che arrotonda definitivamente il punteggio: ancora una sbavatura per la difesa ospite, con l'attaccante che non si fa pregare e piazza il tris.
Fa festa anche l'Orrolese, che spezza così il suo digiuno di vittorie, durava da ben sei giornate, e riprende la sua marcia grazie al 3 a 1 rifilato al Villasor: gli ospiti riescono a contenere bene le sfuriate dei bianco-rossi di casa per tutto il primo tempo, in cui si mette in mostra Nascimento, ma Palla e soci non concedono nulla. Ad inizio ripresa i sorresi passano addirittura in vantaggio con il gol messo a segno da bomber Mingoia, ma la gioia per i campidanesi dura davvero poco perchè Vitellaro brucia la difesa avversaria al termine di un'azione caparbia. Alla mezz'ora, i ragazzi di Falco passano ancora: Laconi mette sotto scacco la difesa del Villasor, che deve ricorrere alle maniere dure e concede un calcio di rigore che Tabares non fallisce. Il Villasor perde anche due pedine per espulsione, fuori Contu ed Eriu, e rimedia pure la terza rete, siglata da Stocchino che da pochi passi ribadisce in rete dopo la corta respinta di Palla.
Il Selargius si prende tre punti pesantissimi nel confronto con il Quartu Sant'Elena: i ragazzi allenati da mister Ravastini sono costretti ad ingoiare il decimo boccone amaro dall'inizio della stagione e rimangono a tre lunghezze dalla zona caldissima della classifica; discorso diverso per i ragazzi di Piras, che volano a quota 25. Gli ospiti fanno capire sin dalle prime battute di voler puntare ai tre punti: il tentativo di Cossu è più di un biglietto da visita in questo senso, ma il Sant'Elena replica immediatamente sull'asse Mulas – Perinozzi, conclusione fuori per un soffio. Sull'altro fronte, brividi per Aramu nell'incursione di Minerba, che non riesce però ad inquadrare il bersaglio.
Alla mezz'ora, il gol del momentaneo vantaggio dei locali con Perinozzi che si libera bene alla conclusione dopo il bello scambio con Mulas; il Selargius non sta a guardare e riporta tutto in parità poco prima del riposo, con Minerba che completa nel migliore dei modi la sua ripartenza servendo a Frau un pallone d'oro. Nella ripresa le due squadre si affrontano a viso aperto: Perinozzi cerca direttamente su calcio piazzato gli inserimenti di Mulas e Motzo ma il tutto si conclude con un nulla di fatto, va decisamente meglio al Selargius, con Frau che segna su invito, direttamente da calcio d'angolo, di Cossu. A quel punto il Quartu Sant'Elena cerca di buttare il cuore oltre l'ostacolo, ma il fortino degli ospiti regge bene all'urto: ci pensa Casti, quasi allo scadere, a salvare i tre punti con un intervento provvidenziale sulla punizione battuta da Perinozzi.
Staccato di una sola lunghezza dai selargini, con 24 punti all'attivo, continua la marcia verso la salvezza del Gonnosfanadiga, che passa di misura, 1 a 0 il finale, in casa del Vecchio Borgo Sant'Elia: tappa fondamentale per la stagione dei bianco-verdi, che confermano tutti i progressi evidenziati nell'ultimissimo periodo. Primo tempo all'insegna dell'equilibrio e del grande agonismo, ma le occasioni da gol, seppur poche, non mancano di certo: i padroni di casa ci provano con Placentino, che fa tutto bene ma poi spedisce la palla non lontano dal palo della porta difesa da Galliano; sull'altro fronte arriva la replica degli ospiti, al tiro con Mocci, ma la sua conclusione viene disinnescata incredibilmente dall'ottimo Berosi. Ad inizio ripresa il Gonnos sigla la rete che poi deciderà il confronto: ancora Mocci protagonista con una sassata dalla distanza che si insacca all'incrocio. Il Vecchio Borgo Sant'Elia non ci sta e si butta in avanti a caccia del pari, ma Pancotto e soci non arretrano nemmeno di un millimetro e si oppongono con forza alle iniziative degli avversari. Nel finale però i cagliaritani hanno l'occasione più ghiotta della domenica per portarsi sull'1 a 1, ma Galliano è provvidenziale nel parare un calcio di rigore.
Punti pesantissimi, in chiave salvezza, anche per l'Andromeda di mister Casula, che sbanca il campo del Seulo e vola a quota 22, portandosi a sole due lunghezze nei confronti degli avversari diretti: il match si sblocca soltanto a dieci dal novantesimo, quando Diop trova il guizzo giusto per battere Tore, dopo un confronto tutto sommato equilibrato.