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Arborea
Il La Palma brilla tra le grandi, blitz del Seulo a Carbonia; il Vecchio Borgo continua a correre

La San Marco stoppa la corsa dell'Arbus: Mura a segno dal dischetto, la capolista non riesce a sfondare; colpo grosso del Carloforte con l'Idolo: Lazzaro e Sanna firmano i tre punti

Il mese di ottobre si chiude con il botto: la super sfida al vertice tra San Marco e Arbus si rivela, come da premesse, entusiasmante e combattuta, vuoi per l'altissima posta in palio, con la capolista che in caso di vittoria avrebbe potuto dare continuità alla sua fuga, vuoi per l'eccellente stato di forma con cui le due compagini si presentano alla sfida. A spuntarla sono i ragazzi di Ledda, che riportano sulla terra i granata di Agus, al primo ko stagionale, e danno contemporaneamente nuovo ossigeno per la rincorsa del gruppetto delle seconde, tutte staccate di un punto dalla capolista, a partire dal Carloforte, che passa sul difficilissimo campo dell'Idolo, di misura, mandando in scena un finale thriller, arrivando quindi al La Palma di Madau, che batte con un secco 2 a 0 l'Andromeda.
Ritorna a vincere il Seulo, che rifila un cocente 2 a 0 in esterna sul campo del Carbonia, mentre si accontentano di un punto Siliqua, pari a reti bianche a Gonnosfanadiga, e Sant'Elena, fermato sull'1 a 1 dal Selargius.

Tutte le luci erano puntate sul big-match di giornata tra San Marco e Arbus: in campo due tra le principali pretendenti per il salto di categoria, in una sfida che non sarà decisiva per gli esiti del torneo ma può già spostare gli equilibri sul piano del morale: in questo senso, i padroni di casa viaggiano al top dopo l'impresa messa a segno ieri, in una partita tutt'altro che facile, vinta con cuore e grinta, oltre che con gli schemi tattici e la tecnica.
L'Arbus inizia con buona personalità e prova a pungere con Flumini, su palla inattiva, la replica dei locali parte dai piedi di Farci, che in area trova il tempo per battere a rete ma la sua conclusione si spegne sul fondo. Al 20' mister Ledda è costretto a sostituire l'infortunato Pilleri, problema muscolare per lui, con Mastromarino. Le due squadre non riescono a spezzare l'equilibrio: nel finale occasione ancora per l'Arbus con una punizione di Rais, ma Muccione si salva con un pizzico di fortuna e l'aiuto del palo. Nella ripresa la San Marco cerca di aumentare la pressione, ma il gran vento non aiuta la precisione della manovra: le iniziative di Mura e Farci vengono ben neutralizzate dalla difesa ospite, che mantiene alta la concentrazione e concede poco ai pericolosissimi attaccanti avversari. I granata sfiorano ancora il colpo grosso con Falciani, clamoroso palo per lui, ma la San Marco non crolla. Al quarto d'ora, l'episodio che potrebbe cambiare la gara: Serra colleziona il secondo giallo della sua partita e viene spedito anzitempo negli spogliatoi. Per l'Arbus è un'occasione più unica che rara ma la superiorità numerica non procura i vantaggi che ci si aspetterebbe, anzi: è il 20' quando Farci fugge rapidissimo in contropiede sfruttando l'unica sbavatura della difesa ospite, si presenta a tu per tu con Toro che in uscita disperata commette fallo sull'attaccante; dal dischetto Mura trasforma un calcio di rigore pesantissimo. L'Arbus, colpito nell'orgoglio, non ci sta e cerca di reagire in tutti i modi, ma la difesa di casa controlla bene, nonostante la tensione in campo incominci a crescere a vista d'occhio; la situazione non cambia nemmeno con la San Marco ridotta in nove, espulso Farci dopo un battibecco verbale con un avversario. Il finale, condito da un recupero extra-large di sei minuti, propone un autentico assalto da parte dell'Arbus ma Muccione e soci si salvano, ancora con un pizzico di fortuna, e mettono a segno la vittoria forse più importante dall'inizio della stagione.

Trasferta delicatissima per il Carloforte che si presenta ad Arzana in ottima forma ma trova sul proprio cammino una squadra arcigna e coriacea come l'Idolo, che dimostra tutto il suo valore tenendo ottimamente il campo per tutto l'arco dei novanta minuti ma dopo una prova sicuramente gagliarda rimane a mani vuote: a fare la differenza, il maggiore tasso tecnico dei tabarchini che alla distanza è venuto prepotentemente fuori, ma per i ragazzi allenati da Comparetti, al primo successo dal suo arrivo, non è stata assolutamente una passeggiata, anzi.
Come era lecito aspettarsi, i padroni di casa scendono in campo ben abbottonati in difesa e si preparano a reggere l'urto del forte attacco avversario: il primo brivido parte dai piedi di Lazzaro, con Salis che è decisivo e salva i suoi. Il numero uno di casa si ripete poco dopo sul tentativo di testa di Corona. Il Carloforte continua a spingere: ancora Lazzaro protagonista con una deviazione acrobatica dal centro dell'area con la palla che si perde alta, di poco, sul fondo. Nel finale di tempo, l'Idolo commette un'ingenuità che poi costerà cara: Salis interviene con le mani su un retropassaggio di un compagno, l'arbitro assegna la punizione da dentro l'area: sugli sviluppi della stessa la palla termina dalle parti di Lazzaro che senza pensarci troppo scarica a rete trovando il varco giusto che vale per il vantaggio. Nella ripresa l'Idolo scende in campo con la chiara intenzione di ristabilire l'equilibrio: Pistis e Pusceddu suonano la carica, il Carloforte è costretto ad abbassare il suo baricentro, lasciando campo ai locali che alla mezz'ora impattano: Arras conquista il calcio di rigore che Pistis trasforma nel provvisorio 1 a 1. Incassato il colpo, gli ospiti cercano di ripartire ma Medda non riesce a superare l'attento Salis. La partita si infiamma: ci prova Pusceddu, di testa sugli sviluppi di un corner, ma il pallone termina a lato; va decisamente meglio a Sanna nel finale, con l'attaccante che semina il panico tra le maglie della difesa avversaria con una discesa travolgente, intervento irregolare di Pusceddu che vale per il penalty: Sanna si incarica della battuta e non sbaglia, mandando in paradiso i suoi, che negli ultimi minuti devono solo pensare a mettere il punto all'opera.

Terza vittoria stagionale per il La Palma di mister Madau che continua a correre e mantiene la seconda posizione in classifica, a quota 11 punti, una delle conferme più importanti sull'ottimo lavoro svolto dal tecnico sino a questo momento. L'Andromeda ha giocato la sua onesta partita ma è andata a sbattere contro la difesa migliore del torneo. Il copione del match è chiaro sin dalle prime battute: locali in avanti a caccia del gol, ospiti più attenti e coperti ma pronti a schizzare in contropiede. Il gol che spezza in due il match arriva al 23', quando Sarigu castiga Angioni; l'Andromeda accusa il colpo e cinque minuti più tardi rischia di crollare di nuovo, ma la capocciata di Zucca si spegne sulla traversa. Il La Palma sfiora il raddoppio ancora nel finale di tempo con una bella combinazione tra Sarigu e Siddu, con quest'ultimo che non trova il momento giusto per concludere a rete. Nella ripresa, Olla cerca di mettersi in spalla i suoi ma la difesa del La Palma è ermetica; in avanti invece, i bianco-azzurri si dimostrano eccellenti per quanto riguarda il cinismo: il raddoppio nasce ancora da calcio d'angolo, la sfera arriva a Nepitella che scarica in rete.
La reazione dell'Andromeda è veemente ma si spegne con il passare dei minuti: capitan Casti prova a riaprire il match, ma Sanna non concede praticamente nulla e i padroni di casa mettono al sicuro il bottino.

Il Seulo piazza uno dei colpi grossi più succosi della giornata, imponendosi con un secco 2 a 0 sul campo del Carbonia: una sfida non facile, pesantemente condizionata dal vento, con i locali che non sono riusciti ad esprimersi in maniera efficace come al solito e pagano a caro prezzo due episodi. I ragazzi di Floris possono sorridere e tornano a casa con tre punti pesantissimi, tutt'altro che scontati, ma conquistati con il cinismo che contraddistingue le grandi squadre. La compagine guidata da Marongiu cerca di prendere in mano il pallino del gioco sin dalle prime battute, ma gli ospiti concedono pochi spazi; ci prova Foddi, da ottima posizione, ma la sua conclusione è troppo centrale e Pili ci mette una pezza. Al 25' break del Seulo: sugli sviluppi di un corner Cogotti entra in contatto con Atzeni, il direttore di gara decreta il penaltuy che Jacopo Boi non sbaglia. Nella ripresa il copione cambia di poco: Carbonia, con il vento contro, che cerca il pari ma senza la giusta intensità, il Seulo tiene in ansia Bove e soci con il solito Tore Boi; padroni di casa vicinissimi al gol con Konate, ma la sua conclusione dalla distanza non inquadra il bersaglio. Per i locali non è giornata e al 25' della ripresa arriva la doccia gelata: gol di Mura, che devia fortunosamente la sfera dopo un intervento incompleto di Bove.

Pari a reti bianche per il Siliqua di Titti Podda che non sfonda il muro messo in piedi da Zaccolo, che presenta un Gonnosfanadiga praticamente perfetto dietro e capace anche di mettere in difficoltà la difesa ospite con buone sortite in avanti, ma il punteggio rimane inchiodato sullo 0 a 0.
Nei primi minuti si assiste al botta e risposta tra Vaccargiu, per i locali, e Dessì, sull'altro fronte. Il Gonnosfanadiga non soffre di complessi di inferiorità e gioca a viso aperto: ci provano ancora Aru e il solito Vaccargiu, poi è il turno di Corda e Pinna, ma Pillittu è praticamente perfetto. Il Siliqua, dal canto suo, non sta di certo a guardare: bella iniziativa di Dessì, che impegna un attento Petucco. Finale di tempo in favore dei bianco-verdi, che cercano il guizzo giusto con Pinna e Atzeni, ad un passo dal gol ma non basta. Nella ripresa, il Siliqua prova a sfondare: occasionissima per Dessì, che si deve però accontentare di una clamorosa traversa, poi ci prova Meloni, con il portiere di casa che controlla agevolmente. La partita si mantiene viva: ci tenta ancora il Gonnos con Pinna e Vaccargiu, poi nel finale si vede anche bomber Cacciuto che prova a risolvere il match con una giocata delle sue ma Petucco, tra i migliori, dice ancora no.

Il Sant'Elena si deve accontentare soltanto di un punto dalla trasferta contro il Selargius, ma per come si erano messe le cose mister Piras non può che essere contento, considerando che i padroni di casa hanno fallito il rigore decisivo nel finale. Gli ospiti devono fare la partita, in palio tre punti pesantissimi utili per rimanere agganciati al treno di testa, ma a passare in vantaggio sono i ragazzi di Maricca, in gol con Elias. La reazione del Sant'Elena non è efficace come ci si aspetterebbe, con il Selargius che prende facilmente le misure all'avversario e arriva al riposo in avanti.
La ripresa si apre subito con un brivido per Atzeni: Mura innesca Aresu che conclude alto sulla traversa per una questione di centimetri. Ci prova anche Secci, che conclude a rete ma Abachisti salva i suoi in extremis. Il Sant'Elena si risveglia grazie a Perinozzi, che entra rapidamente in clima partita, serve Mulas che trova la deviazione giusta. Il finale è incandescente, con il Selargius che confeziona un'occasione nitidissima per mettere le mani sull'incontro: Mura si libera della marcatura di Testa, costretto a fermarlo con le cattive; dagli undici metri si presenta Secci che però perde il duello decisivo con un super Atzeni, che regala ai suoi un punto d'oro.

Secondo successo di fila per il Vecchio Borgo Sant'Elia che sta prendendo confidenza con la dimensione della Promozione e si porta così a quota 6, archiviando la difficile partenza: mister Murgia può incominciare a sorridere, perchè i suoi stanno dando importanti risposte sul piano del temperamento, come racconta il successo esterno maturato in casa del Quartu 2000, una diretta concorrente alla salvezza. Gli ospiti partono fortissimo: bastano appena dieci minuti a bomber Floris per siglare la rete che spacca in due il confronto, con una bella conclusione ad effetto che beffa Mainas. Il forte vento complica la reazione dei locali, così i cagliaritani possono controllare agevolmente e cercare il raddoppio con insistenza: ci provano Sollai e Floris, che prova a servire il bis ma questa volta non è fortunato. Il Quartu si fa vedere in avanti nel finale di frazione, con Demurtas che lanciato a rete non trova il colpo giusto per trafiggere Berosi. Il Quartu 2000 si presenta alla ripresa con il coltello fra i denti: Melis per Sanna che lascia partire un siluro che fa tremare il montante alto della porta difesa da Berosi. Il portiere ospite è di nuovo protagonista poco dopo, quando Sanna cerca di trasformare nel gol del pari l'ottimo assist di Melis. Il Vecchio Borgo si copre per resistere alle ultime sfuriate degli avversari: occasione nel finale con Pichiri, ma la sua punizione non impensierisce la difesa ospite, con i cagliaritani che possono fare festa.

L'Arborea non riesce ancora a spezzare il suo digiuno di vittorie, con mister Firinu costretto ad attendere ancora la prima gioia nel campionato di Promozione: va a vuoto anche il tentativo nel match contro il Bari Sardo, con i ragazzi di Cannas che offrono una prestazione gagliarda e riescono a tenere testa ai padroni di casa, che partono fortissimo, in maniera brillante: bell'intuizione di Amendola che serve in verticale Paolo Atzeni, controllo magistrale dell'attaccante che poi converge verso il centro seminando il panico nella retroguardia avversaria, per poi lasciar partire un rasoterra chirurgico che non lascia scampo a Murru. Ancora Atzeni grande protagonista, prima con il servizio per Marco Atzeni che chiama all'intervento Murru. Poco dopo ancora una grossa occasione per Atzeni che questa volta però pecca di altruismo, e gli ogliastrini si salvano.
L'Arborea spinge forte a caccia del raddoppio: nel finale di tempo Loru prende la mira e fa partire una sassata diretta all'incrocio, serve l'intervento provvidenziale di Ferreli per evitare il peggio agli ospiti. Nella ripresa il Bari Sardo torna in campo con rinnovata grinta e nel giro di dieci minuti strappa il pari: magia del solito Magari che inventa una traiettoria velenosissima dalla lunga distanza e batte Ullasci. Gli ospiti, galvanizzati dal gol, passano ancora: proiezione offensiva di Cotto che si incunea in area e trova la rete per il clamoroso sorpasso. L'Arborea trova però la forza per reagire: ci prova Costella, con il suo tiro murato in extremis sulla linea; serve un colpo di testa di Peddoni, a cinque dalla fine, per siglare il definitivo 2 a 2.
 

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2017/2018
Tags:
Promozione
Girone A