Salta al contenuto principale
Pietro Ladu, centrocampista, Lanusei
«La presenza di mister Gardini per me è una garanzia»

Ladu sfoglia la margherita ed è Torres: «Tante richieste ma questa è la scelta giusta»

La certezza l'aveva data lasciando il Lanusei dopo cinque stagioni (140 gare e 22 reti) e ringraziando il club che gli ha permesso di diventare un top player della serie D (leggi qui) ora Pietro Ladu ha scelto la prossima tappa della sua carriera e che lo porta a Sassari ma sponda Torres, nonostante il pressing continuo del Latte Dolce. Vestirà la maglia rossoblù come quando il regista classe 1995 esordiva in Eccellenza a 15 anni con il Taloro Gavoi per poi fare il salto in serie D al Porto Torres (60 presenze tra il 2011 e 2013).

 

E così, dopo settimane di riflessioni e continue proposte, dice sì alla Torres ritrovando il tecnico Aldo Gardini che più di tutti ha fatto emergenza l'essenza del calcio di Pietro Ladu: estetica e concretezza. Un sinistro vellutato, gestione dei ritmi e palla in cassaforte.

«Ringrazio davvero Lanusei per quello che mi ha dato in questi anni che mi hanno fatto molto crescere sul piano umano e sportivo – le parole di Ladu sul sito del club rossoblù ma oggi le motivazioni che mi portano alla Torres sono tante. Innanzitutto è una sfida personale arrivare in una bella piazza come Sassari e ho voglia di portare le mie qualità e la esperienza al servizio della squadra. Poi ho davvero la curiosità di scoprire se posso fare bene e dimostrare il mio valore, dopo tanti campionati di serie D, in un contesto che ha così tante attenzioni mediatiche, così seguito e che ha tanta ambizione. Poi la presenza di mister Gardini per me è una garanzia perché so come lavora e con lui ho sempre avuto un ottimo rapporto».

 

Sì alla Torres in mezzo a tante richieste: «Io arrivo a Sassari in punta di piedi. Quando riuscirò a dimostrare qualcosa anche qui allora potrò dirmi soddisfatto. È vero che ho avuto richieste ma ho capito subito che questa era la scelta giusta. La Società ha la volontà di fare una buona squadra, a prescindere dalla categoria, e sono entusiasta di questa nuova sfida. Una mia caratteristica è l’entusiasmo, se non ti diverti non ci sono i risultati. Mi piace giocare la palla, impostare, ma col tempo ho imparato anche a difendere. Fare gol è bello ma ciò che amo di più è vivere le gare con intensità, sempre, fino al 90’. Non voglio fare promesse ai tifosi ma posso dire con certezza che da parte mia ci sarà sempre il massimo impegno».

In questo articolo
Squadre:
Giocatori:
Campionato:
Argomenti:
Stagione:
2019/2020