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Lanusei, Tortolì, derby
Con Graziani in panchina la grande rimonta dei biancorossoverdi

Lanusei-Tortolì, il derby d'Ogliastra che entrambe vogliono vincere: i rossoblù puntano al playout che i "cugini" hanno in pugno

È un playout anticipato che né il Lanusei e né tantomento il Tortolì possono permettersi di perdere. Il derby d'Ogliastra è tanto bello quanto drammatico perché in caso di sconfitta dei primi si rimetterebbe in discussione la possibilità di giocarsi in casa la sfida secca per la salvezza del prossimo 20 maggio mentre se dovessero perdere i rossoblù la retrocessione sarebbe dietro l'angolo. Domenica al Lixius (fischio d'inizio ore 15) ci sarà il pubblico delle grandi occasioni, un evento come e di più di quello che fu mandato in onda a Girasole lo scorso 3 dicembre, per non andare ancora più indietro al prologo della Coppa Italia. Una seconda gara storica per il calcio ogliastrino che toccherà ora Lanusei dopo che l'ha vissuta quattro mesi e mezzo fa il Tortolì e se la mente viene rivolta alla sfida d'andata sembra un altro campionato.

 

In panchina c'erano altri comandanti, Gianluca Hervatin per i biancorossoverdi e Francesco Loi per i rossoblù. Perse il primo e fu esonerato, vinse il secondo (decise il rigore di Mattias Meloni nel recupero) e gli fu dato il benservito ugualmente: il tecnico di Porto Torres condannato dai 4 punti conquistati in 8 partite, l'allenatore del "triplete" - con il 12° posto e i 15 punti in 15 giornate - da una voglia di rivoluzione cavalcata dalla società che volle portare Virgilio Perra e il suo staff in panchina. Il cambiamento di dicembre sta premiando il Lanusei che è passata in un girone dal -7 al +5 sui cugini, dal penultimo posto che fa retrocedere direttamente al 14esimo che permette di giocare il playout in casa col vantaggio del doppio risultato. Grande merito al mister Archimede Graziani, professionista e combattente che ha ridato anima e gioco ad una squadra giovane e di talento (Demontis, Masia, Ladu, Floris, Papini, Camilli) capace di conquistare 23 punti in 17 giornate, di legnare corazzate come l'Sff Atletico (3-1) e il Latina (4-0), di far soffrire la vice-capolista Albalonga (1-1 con rammarico), di vincere a Roma col Trastevere, di ottenere il pieno dai match contro Flaminia, Anzio, Monterosi e Ostia ma, probabilmente, di non avere la possibilità di centrare la salvezza diretta per le accelerate impresse da Monterosi, Flaminia, Budoni e anche Latte Dolce.

 

Dall'altra parte non è invece andata bene con Perra che ha dovuto gestire il cambio di dodici giocatori in rosa (Floris, Vignati, Gutierrez, Bergese, Figos, Spinola, Nieddu più i giovani De Iorio, Ceccucci, Puddu, Diolaiti, Battaglia) non vincendo mai in casa (1 pareggio e 6 sconfitte), ottenendo tre exploit esterni quando ha battuto Latte Dolce e Sff Atletico e fermato la vice-capolista Albalonga, fino a rassegnare le dimissioni dopo la sconfitta di Anzio che ha fatto il paio con il ko interno contro il San Teodoro. I rossoblù avevano preventivato 6 punti negli scontri diretti e, anziché, trovarsi ora davanti al Lanusei sono lì all'ultima spiaggia. Una sfida delicatissima che verrà preparata dalla nuova coppia di allenatori - Giorgio Todde e Mariano Murino - visti in altri ruoli e ora chiamati a tentare di salvare la stagione. L'entusiasmo della vittoria pirotecnica (4-3) contro il non irresistibile Aprilia di sabato scorso è svanito il giorno dopo quando il Monterosi ha vinto sull'imbattuto campo del Rieti. Perché i rossoblù contavano nello scontro diretto del prossimo turno di accorciare proprio sui viterbesi per rientrare nella forbice dei 7 punti di distacco che permette di disputare il playout contro la sest'ultima. Il nuovo e ultimo obiettivo, a questo punto, diventa quello di guadagnare una posizione, con la Nuorese a -3 e messa già nel mirino. Se il sorpasso riuscirà negli ultimi 270' di campionato il derby di domenica potrebbe non essere l'ultimo in serie D.

In questo articolo
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2017/2018
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15 Ritorno