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Serie D
Il ds Zucchi: «Gruppo eccezionale, risaliremo»

L'Arzachena vuole vincere la sfida degli ex: «Il derby col Budoni l'ideale per ripartire»

La vittoria manca da 5 turni, la classifica piange e, alle porte, c'è il derby al Biagio Pirina contro il Budoni dei tanti ex. L'Arzachena attraversa il suo momento più critico della stagione ma, nonostante il terzultimo posto e i 14 punti, la positività non viene meno in seno alla società biancoverde. Come si evince dalle parole del direttore sportivo Antonello Zucchi, super attivo in questa fase di mercato aperto con partenze e arrivi: «Il gruppo è eccezionale, lavora con dedizione e spirito di sacrificio da agosto. Noi ora non dobbiamo guardare la classifica, né pensare che cinque giornate fa eravamo noni, ci sono ben 19 partite ancora da giocare e il girone di ritorno, come sempre, sarà un altro campionato. Due anni fa il Palestrina era quinto alla 20esima, a fine campionato fece i playout».

 

Che vi è successo dopo il 2-0 col Selargius della nona giornata?

«Su qualche gara non possiamo non rilevare che abbia inciso l'arbitraggio. Senza voler creare alibi ai giocatori alcune direzioni di gara hanno influito sui risultati negativi. A Sora facemmo un'ottima prestazione senza Hasa e Spano e fummo sconfitti per una punizione inesistente; con l'Astrea il gol-vittoria loro è arrivato ancora su una punizione - peraltro deviata - fischiata a Balleello che fu pure espulso; il culmine contro il Fondi, una gara nella quale si è proprio visto quanto incidano gli arbitri in un risultato. Quella era una gara vinta che si è trasformata in sconfitta, con 3 punti in più saremmo a 17 e ora l'analisi sarebbe probabilmente diversa»

Su quali aspetti invece dovrete comunque migliorare?

«Bisogna essere più concreti sottoporta e meno distratti, ma quando una rosa è giovane si pecca in concentrazione e si difetta in carattere, in questo senso è importante aver riportato ad Arzachena un centrocampista come Manzo, esperto e di qualità» 

Una squadra in continua evoluzione, a luglio come a dicembre

«Lo sapevamo fin dall'estate che cambiando molto, tra giocatori e staff tecnico, ci sarebbe voluto del tempo per trovare un assetto tattico e creare un'identità. In questo senso mister Alvardi ha lavorato bene, perché l'unica gara sotto tono è stata col Terracina in casa e forse contro il Mole Marino anche se ha inciso non poco aver giocato quasi un'ora con l'uomo in meno. Per il resto dobbiamo sottolineare che gli avversari non ci hanno mai messo sotto, in casa e fuori abbiamo offerto sempre un buon gioco, perciò siamo fiduciosi e ancora vigili sul mercato»

Ci saranno altri arrivi dopo quelli di Cro e Manzo?

«Stiamo lavorando per portare un attaccante nel rispetto di un budget limitato. Se qualcuno è arrivato o sta arrivando è perché qualche altro è andato via»

La gara di domenica contro il Budoni è la migliore o la peggiore per ripartire?

«Incontriamo una squadra in salute reduce da una rotonda vittoria contro un avversario forte come il San Cesareo ma è un derby sentito che farà aumentare le motivazioni e riporterà ad Arzachena alcuni protagonisti della scorsa stagione»

Che effetto farà rivedere ex come Pinna, Palazzo, Steri 

«Il calcio è questo, al di là della bravura ti affezioni ai giocatori e con molti di loro nascono rapporti di amicizia. Sarà una sensazione strana che abbiamo già provato incontrando il Selargius di Figos e Bonacquisti, comunque emozionante perché parliamo di giocatori che l'anno scorso hanno dato l'anima e sputato sangue fino all'ultimo allenamento per raggiungere l'obiettivo salvezza seppur in condizioni di estrema difficoltà. Sono affezionato a tutti loro, Pinna era il vice-capitano e, a volte, in assenza di Bonacquisti ha pure indossato la fascetta»

Non ci sarà in campo lo squalificato Mastinu

«Giuseppe è stato da noi sei anni, è arrivato giovanissimo e l'abbiamo visto crescere. Mi è dispiaciuto che non abbia avuto la considerazione che meritava alla Torres perché lui in serie D non ci fa nulla, deve giocare in Lega Pro. Sta facendo un grande campionato, meglio per noi che non ci sia ma credo che sia l'anno della svolta, è pronto mentalmente per il grande salto»

Discorso a parte va fatto per mister Cerbone e i suoi collaboratori Scirpoli e Mascaro

«Beh sì, tecnico e staff hanno lasciato un bellissimo ricordo ad Arzachena. Raffaele è un grande uomo e un grandissimo allenatore, ha lavorato in condizioni difficili senza mai far mancare serietà e competenza contribuendo alla crescita dei giovani. Tutte qualità che sta confermando anche a Budoni. Da noi non è stato solo un allenatore, ma anche un padre e un amico»

Il prossimo 12 gennaio ci sarà Arzachena-Olbia, i fatti tragici dell'alluvione renderanno meno acceso il derby?

«Giocando spesso in categorie diverse non c'è una grandissima rivalità, noi come Arzachena abbiamo avuto sempre tanto rispetto per una società blasonata come l'Olbia, la loro dimensione non è certo la serie D come la storia insegna. In questo periodo, l'alluvione ci ha accomunato nel disastro e nel dolore, visto il loro problema al Nespoli non abbiamo esitato un attimo a ospitarli al Biagio Pirina per le gare di campionato. Sarà una bella gara ma prima dobbiamo pensare al Budoni e alle trasferte con Lupa Roma e Latte Dolce»

Uno sguardo all'Eccellenza, chi vince?

«Pur lodando il bel campionato che sta facendo il Fertilia, credo che la lotta sia tra Nuorese e Porto Corallo, entrambe costruire per vincere. I barbaricini possono contare sull'appoggio di una città e sulla voglia di tornare in un campionato nazionale dopo l'esclusione dalla C2 del 2008, i sarrabesi sono un club emergente e hanno fatto benissimo ad affidarsi ad un allenatore esperto e competente come Virgilio Perra, lui potrà fare la differenza in questa volata per la serie D»

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2013/2014
Tags:
15 Andata
Girone G