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Latte Dolce in testa e con la miglior difesa, Garau: «Ci piace stare così in alto ma vincere sarà dura. Solo 3 gol subiti? Merito dei compagni e del preparatore Pinna»
Il portiere: Rifare la serie D sarebbe bellissimo

Latte Dolce in testa e con la miglior difesa, Garau: «Ci piace stare così in alto ma vincere sarà dura. Solo 3 gol subiti? Merito dei compagni e del preparatore Pinna»

Il portiere è come il vino, più invecchia e più è buono. Pierpaolo Garau non fa eccezione, a 32 anni si conferma tra i migliori interpreti del ruolo, lo dicono i numeri perché è il meno battuto del campionato e perché lo dicono le prestazioni, sempre all'altezza di una squadra come il Latte Dolce che non per caso è al vertice dell'Eccellenza insieme con l'Atletico Uri. Nell'ultimo turno i sassaresi sono andati a vincere il big-match in casa del San Teodoro, reduce dalla vittoria di Tonara e dal ritorno in vetta dei galluresi. Un 2-0 secco che rilancia le quotazioni dei biancocelesti per il salto di categoria. «Con questa vittoria abbiamo lanciato un messaggio forte - ammette Garau - anche se resto dell'idea che avevo ad inizio di campionato e cioè che siamo tranquilli, che la società non ci ha mai chiesto di vincere o mai messo dei paletti». Il gruppo è giovane e potrebbe subire scompensi a lungo andare: «Stiamo facendo bene con tanti ragazzi e pochi grandi. Ci piace stare così in alto ma la stagione è ancora lunga e, con tre o quattro squadre che hanno 9 o 10 grandi in rosa, alla 7ª giornata non posso dire se possiamo vincere. A parte il Porto Corallo vedo un campionato difficile ed equilibrato, dopo la gara col Castelsardo abbiamo avuto sempre scontri diretti, ogni domenica ci sono impegni tosti e sarà così dura sino alla fine. Ciò non toglie che stiamo facendo un buon lavoro come testimoniano i risultati»

 

Pierpaolo Garau è stato al Latte Dolce anche in serie DInfatti il Latte Dolce ha la miglior striscia positiva: dopo il ko a Calangianus, solo il Ghilarza è riuscito a bloccarvi sul pari

«Attraversiamo un bel momento, il mister Paba prepara bene le gare in settimana, la classifica è corta e noi siamo in testa, con la gara della Ferrini avremo incontrato sei squadre che sono tra le prime otto posizioni, ci manca solo il La Palma»

Il San Teodoro si è lamentato su alcune decisioni arbitrali ma la vittoria è indiscutibile?

«Qualche episodio ha suscitato un po' di clamore ma non mi sento, in questo momento, di dover parlare delle decisioni arbitrali che avrà pure sbagliato come è capitato in altre gare o come capiterà in futuro. So che è stata una partita intensa, ben giocata da noi contro degli ottimi avversari, vincere a San Teodoro è stata una bella gioia e ha confermato che siamo belli tosti ma stiamo coi piedi terra e non pensiamo ad altro se non al prossimo avversario di domenica»

Che è la Ferrini, un'altra matricola che viene da un ottimo periodo come d'altronde lo era il Monastir due giornate fa

«Conosco diversi giocatori della squadra cagliaritana, è temibile e ben organizzata guidata da un buon allenatore come Franco Giordano. Sarà dura, ma lo è stato anche contro il Monastir, incontriamo un altro avversario che arriva con l'entusiasmo di una promozione e che ha in Fabio Argiolas, Dessì, D'Agostino e Diana dei giocatori importanti per la categoria. Non potrà essere una gara facile ma noi sappiamo di dover affrontare ogni domenica squadre attrezzate e siamo pronti ad affrontare anche la Ferrini» 

Ora prepara ogni tipo di scongiuro ma i numeri dicono anche che il Latte Dolce ha la miglior difesa e in casa ha subito zero gol

«Un bell'inizio senza dubbio. Personalmente sono contentissimo, questo score mi fa molto piacere, ed è merito di tutto il reparto difensivo perché se una squadra subisce 3 reti in 7 giornate vuol dire che il pacchetto arretrato va bene. Ringrazio i miei compagni, subire pochi tiri da parte degli avversari non è male. È un primato che va condiviso perché il portiere è solo l'ultimo baluardo difensivo e va condiviso col mio preparatore Sergio Pinna, che è stato un grandissimo portiere e dal quale imparo sempre un qualcosa in ogni seduta dall'allenamento, con lui ho un bellissimo rapporto»

Si potrebbe dire, un primato scontato perché la difesa è la stessa della serie D con Garau, Chessa, Congiu, Delrio e Cocco

«Sì è vero, siamo quasi gli stessi di due anni fa e perciò molto affiatati. Facemmo bene allora e anche adesso ma ricordo che per le prime tre giornate di campionato abbiamo giocato senza Cocco, sostituito da Daga che è un '97, a destra ha giocato anche Fideli, altro giovane del '97, quando Chessa ha sostituito al centro Delrio. Diciamo che chi subentra fa sempre bene, di questo dobbiamo esserne tutti contenti»

L'anno scorso Garau è stato, con il Ploaghe, il portiere meno battuto dell'Eccellenza, chi temere per quest'anno?

«Non è una mia sfida contro gli altri portieri del campionato. Ce ne sono di molto bravi, poi nell'Eccellenza di quest'anno nel mio ruolo ci sono i più importanti della Sardegna, da Deliperi, Corsi, Zani, Trini, Zanda, Secchi, Murgia, mancano solo Manis, Floris e Arrus che sono in serie D. Purtroppo giocano sempre meno giovani, solo l'Atletico Uri mette il '96 ma Walter Frau è molto bravo»

Il vero limite del Latte Dolce può essere quello di avere pochi senior in rosa?

«Averne di più potrebbe essere un'arma a doppio taglio. Mister Paba è bravo a lavorare coi giovani, non è neanche tanto bello vantarsi ma credo che in nostri under sono più bravi del campionato. I giovani sono il grande tesoro di questo Latte Dolce, e se manca qualche "grande" non so se ci potrà penalizzare, perché il giovane di dà entusiasmo e crea sorpresa. Io ne vedo molti in rosa con le potenzialità giuste e quella voglia in più di fare, sono tutti rispettosi e il mister li fa lavorare bene»

Altro vostro pregio: Usai e Panai si riconfermano sottoporta però poi mandate anche altri sei giocatori a segnare

«A dimostrazione bella struttea di gioco arriviamo a conlusoone tante volte, grande gruppo bellissimo tra gli esperti e i ragazzi, bel clima»

Per chi la serie D l'ha fatta, un giudizio su come stanno andando le sarde

«Sembra campionato molto equilibrato rispetto ad altre stagioni non ci sono quelle corazzate che, a questo punto del torneo, avevano già preso il volo. L'Arzachena non è partita per vincere ma intanto è in testa con merito, spero la spunti una squadra sarda se poi sarà la Torres mi farebbe un enorme piacere perché è la squadra della mia città, sono cresciuto con quei colori e sarebbe come cancellare la grande amarezza per una retrocessione ingiusta. Ci sono dei giocatori importanti come Scotto e Demartis che fanno la differenza, e giovani sassaresi come Masala e Chelo per i quali mi farebbe piacere possano conquistare i professionisti»

La presenza di otto club isolani in questo campionato oscura un po' l'Eccellenza?

«Io sono felicissimo che ci siano sempre più squadre in serie D, perché è un trampolino di lancio per i giovani che possono sfruttare una vetrina che l'Eccellenza non ha. In Sardegna, però, resta in ogni caso un campionato molto interessante, che non perde il suo seguito perché se è vero che non sono state promosse realtà importanti come Muravera e Castiadas o come l'ambiziosa Lanusei sono arrivate 4 matricole assolute, 4 società serie che lavorano bene con i giovani, che hanno tanto entusiasmo e con un notevole seguito di tifosi come può essere Tonara»

Per Garau, infine, cosa significherebbe recuperare quella serie D persa due anni fa?

«Sarebbe bellissimo, una categoria che ci è stata portata via dopo un campionato incredibile, chiuso con 43 punti nella stagione regolare. Per me sarebbe una ferita che si chiuderebbe, il momento più triste della mia carriera calcistica verrebbe cancellato da una gioia immensa. Fare ancora la serie D a 32 anni è il massimo ma sarebbe un giusto approdo per una sodcietà modello come il Latte Dolce che valorizza i giovani, che ha una struttura importante e che, soprattutto, mantiene sempre ciò che promette»

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna
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